Secondo il game director di Days Gone, ovvero John Garvin, Days Gone 2 non si farà perché il primo capitolo della serie ha venduto male al lancio, scagliandosi contro i giocatori che non acquistato i titoli al loro debutto sul mercato pagandoli a prezzo pieno. A dargli torto però, soprattutto sulla questione “vendite pessime al lancio”, ci ha pensato il noto analista del gruppo NPD Mat Piscatella.
Tramite il suo profilo Twitter, Piscatella ha specificato che le vendite al lancio non sono determinate dalla volontà dei giocatori, ma dal lavoro svolto dalle aziende, soprattutto in ambito marketing. Ecco il suo pensiero:
“Se un gioco non si è venduto bene al momento del lancio, è molto probabile che il gioco, il suo marketing o il suo prezzo non siano riusciti a incentivare i consumatori all’acquisto. Incolpare il consumatore per un gioco che non vende bene al lancio è un po ‘fuori dai binari.”
“Ho partecipato al lancio di centinaia di titoli e una buona parte di essi è fallita sul mercato. Le autopsie riguardavano tutto ciò che non avevamo fatto bene e cosa avremmo potuto fare meglio la prossima volta. Se qualcuno non ha comprato il gioco è stata colpa nostra, non sua.”
Intanto, i giocatori chiedono a gran voce Days Gone 2: la petizione per garantirne lo sviluppo sta andando a gonfie vele. Ma basterà?
https://twitter.com/MatPiscatella/status/1383768823237464067
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