Il gaming su mobile non è sempre stato florido come oggi. Anche ASUS lo sa bene e infatti il primo modello di ROG Phone è comparso sul mercato nel 2018, proponendosi come soluzione flagship per tutti coloro che cercavano una soluzione alternativa tra i modelli di smartphone hi end ma in grado anche di reggere la nuova ondata di videogiochi mobile che stavano lentamente invadendo il mercato. Poco meno di tre anni dopo lo scenario è decisamente cambiato: la casa giapponese ha saputo intercettare decisamente bene il trend del mercato, cogliendo in tempo quello che ad oggi possiamo definire quasi uno standard, ovvero il gaming su smartphone e in totale mobilità.
Sempre più publisher pubblicano i loro giochi su Google Play e App Store e proprio Big G con Stadia sta cercando di spingere sempre di più verso il concetto di cloud gaming, con il giocare sempre più in mobilità e senza nessun tipo di barriera legata ai device fisici. Non stupisce dunque che ASUS abbia deciso di continuare a spingere sulla sua linea dedicata al gaming proprio su Android e in questo 2021 ha deciso di offrire la quinta incarnazione del suo device di fascia alta dedicato, appunto, al gioco, ovvero il ROG Phone 5. Nel corso delle ultime settimane abbiamo avuto modo di poter mettere mano al telefono, provando alcune delle sue peculiarità e non solo, per capire esattamente dove si è spinto il colosso cinese per la nuova proposta.
ASUS ROG Phone 5: Caratteristiche tecniche
- Processore Qualcomm® Snapdragon™ 888 5G Mobile Platform
- Display AMOLED da 6.78”
- Refresh Rate fino a 144Hz
- Frequenza di campionamento al touch a 300 Hz e 1ms di tempo di risposta
- Batteria ad alta capacità da 6000 mAh con ricarica HyperCharge a 65W (fino al 60% di ricarica in 18 minuti)
- Sensori ultrasonici AirTrigger
- Tecnologia audio certificata Diract HD Sound
- Fotocamera posteriore: sensore principale Sony IMX686 da 64MP, camera ultra-wide da 13MP e camera macro Fotocamera anteriore: 24MP
Apple ha insegnato molto bene come confezionare i prodotti e questa filosofia è stata scelta anche da ASUS per il suo ROG Phone 5. Come potete vedere dalle foto, infatti, lo smartphone è stato confezionato in una scatola con chiusura magnetica. Il “fumetto” che in realtà si vede all’interno ha anche come obiettivo quello di completare la configurazione iniziale.
Aperta la confezione, al suo interno troviamo una custodia, che mettere in risalto il retro del device, che è decisamente di grande impatto, dal design accattivante. Fornito anche un set di adesivi, il manuale di istruzioni e ovviamente la classica spilla per inserire la SIM. Poco più sotto, invece, troviamo un charger USB Type-C, con supporto alla ricarica rapida.
Il tutto si presenta ovviamente confezionato ad hoc, come ci si aspetta da un flagship di una casa come ASUS. Una volta riposto tutto sul tavolo è giunto il momento di analizzare lo smartphone, a partire dalle sue dimensioni, che sono davvero molto, molto generose. Circa 17 centimetri in lunghezza, con uno spessore di 10,3 millimetri. Il display è di 17,46 centimetri ed è costruito interamente in vetro, con Gorilla Glass Victus ed è di tecnologia AMOLED. La differenza con altri telefoni posseduti in precedenza, soprattutto in gaming e in multimedialità (come ad esempio Netflix o YouTube) si fa sentire praticamente subito: i colori sono più vividi, più chiari e gli occhi non risultano neanche troppo affatticati durante una lunga sessione di utilizzo.
Il retro è la parte sicuramente più curiosa dell’interno telefono. Il motivo richiama il logo della Republic of Gamers ed ha un design decisamente aggressivo, con la possibilità di attivare i led RGB e destinarli a funzioni specifiche. La fotocamera trova spazio in alto a sinistra ed è sistemata in orizzontale e non in verticale. Presenti su tutta la cornice anche le zone dedicate agli AirTriggers, che permettono di memorizzare e riprodurre le gesture più comuni. L’intero retro è anch’esso in vetro, più precisamente il Gorilla Glass 3. La cover, una volta montata, lascia liberi solamente il logo e alcune sfumature più aggressive, permettendo comunque una buona protezione in caso di cadute accidentali (no, tranquilli: non abbiamo effettuato nessun test crash).
Il lancio del telefono è stato corredato da diversi accessori: nello specifico parliamo di un gamepad, di una custodia adatta a combinare il gamepad e un sistema di raffreddamento che aiuta nella dissipazione del calore, di per sé già ottima ma con qualche piccolo picco che può risultare fastidioso.
Un vero concentrato di potenza
ASUS ROG Phone 5 è un device di fascia alta, dedicato a chi cerca in un telefono solamente il meglio. Questo equivale dunque a scegliere componenti top di gamma, che siano in grado di offrire prestazioni superiori alla media. Non stupisce affatto la scelta di ASUS dunque di montare una CPU Octa-core di marca Snapdragon, che affiancata agli 8GB di RAM ci permettono di avere tra le mani un vero e proprio gioiello, utile per poter giocare ma anche per gestire più operazioni in una sola volta.
Il riconoscimento facciale, ad esempio, è uno dei più rapidi mai visti in un telefono: basta davvero un solo secondo per poter essere operativi e tornare ad utilizzare il device. Inutile dire che la differenza si fa davvero sentire, soprattutto in ambito gaming ma anche in caso di utilizzo normale, con la gestione di più applicazioni senza riscontrare nessun tipo di rallentamento del device.
Proprio la CPU è una delle migliori che possiamo trovare in ambito gaming. Il chipset infatti è uno Snapdragon 888 (la prima scelta di altri telefoni Flagship, come ad esempio il brand OnePlus), che offre però tutte le modernità del caso. Stiamo infatti parlando di un chipset in grado di supportare la tecnologia 5G, che oramai si appresta a diventare lo standard per le connessioni Internet in mobilità.
Supporta anche il Wi-Fi 6 e la differenza si sente tutta: la mole di dati che è possibile scaricare, senza perdita di velocità in brevissimo tempo, supportando a pieno le connessioni più moderne e prestanti ma è sotto il profilo gaming che dà il meglio di sé: durante le nostre prove infatti le prestazioni sul nuovo ASUS ROG Phone 5 sono state decisamente migliori rispetto a device di fascia comunque alta come iPhone 11 e iPhone 12, permettendoci di godere di un’esperienza di gioco nettamente più fluida. Non solo su giochi installati direttamente all’interno del telefono ma anche in caso di esperienza streaming.
Un passo verso la multimedialità completa
Abbiamo approfittato del sample inviato da ASUS per metterci alla prova anche con servizi di Streaming quali Netflix e Prime Video, oltre che per la musica. L’assenza di un vero e proprio notch invasivo permette di avere una visione completa e un’esperienza decisamente migliore: lo schermo è infatti libero da qualsiasi tipo di ostacolo e la scelta del design, seppur effettuata per un ambito gaming si rivela azzeccata anche per la visione di film e serie TV. In questo caso è anche ben ottimizzato il consumo di batteria: l’utilizzo di applicazioni dedicate infatti ha un consumo decisamente minore, con tempi di utilizzo molto più lunghi rispetto alla media di altri dispositivi.
La qualità dell’ASUS ROG Phone 5 risiede però anche nel sonoro. Grazie ai due speaker stereo corredato di due amplificatori dedicati si possono cogliere svariate sfumature di brani, effetti sonori e passi in game. Sotto questo aspetto, in aggiunta, ottima la scelta del produttore di non eliminare il jack audio da 3,5mm, che oramai sembra essere sparito da quasi tutti i device mobile di ultima generazione: la sua implementazione permette agli audiofili di poter collegare auricolari e cuffie, senza dover necessariamente ricorrer a device wireless che rischiano di produrre una perdità di qualità audio.
Prestazioni fantastiche e comodità: ASUS ha fatto centro?
Pur avendo goduto di un’esperienza multimediale decisamente ottima, non dobbiamo dimenticarci che il nuovo ROG Phone 5 è un telefono costruito e progettato con un profilo in mente: il giocatore. D’altronde tutti gli elementi inseriti all’interno servono ad offrire un’esperienza di gioco molto migliore, appunto mirata a tutti coloro che vedono nel gaming tramite smartphone il loro focus. Su questo si basa la scelta dei componenti, le dimensioni e ovviamente l’intero design dello smartphone.
Abbiamo davanti un telefono “ingombrante”. Se è vero che lo standard si sta alzando in quanto a dimensioni, è anche vero che effettivamente il nuovo flagship di ASUS è molto grande. Fortunatamente questo non è un problema, anche grazie alla custodia infatti la comodità del telefono tra le mani è fantastica, l’impugnatura è solida e non c’è il rischio che il telefono sfugga. E sorprendentemente, il peso è poi molto basso: appena 283 grammi, che in tasca non danno il minimo fastidio. I led RGB, controllabili da un pannello apposito in base alle funzioni del telefono sono poi un tocco di classe, qualcosa che aumenta il valore percepito del device e soprattutto lo arricchisce a livello visivo. L’estetica, così come la comodità, sono dunque fattori su cui ASUS è riuscita a fare centro.
Anche le performance non sono affatto malvagie. Call of Duty Mobile riesce a tenere i 60 frame al secondo in maniera decisamente stabile, non abbiamo mai notato un rallentamento in merito. Anche il cloud gaming è letteralmente migliore, considerando che abbiamo avuto modo di provare xCloud, senza perdere nessun tipo di dettaglio a livello grafico e visivo. Il telefono è chiaramente pensato per questo motivo, anche grazie ai controller adattivi presenti sui lati, che permettono di eseguire azioni rapide in game e sistemati in una maniera tale da mettere il giocatore in primis.
Il telefono è davvero realizzato avendo in mente i gesti, i comandi e soprattutto a come possa reagire o comportarsi una persona che sa davvero come giocare su mobile. Ed è qualcosa di fenomenale, perché se è vero che Asus ha sempre strizzato l’occhio ai giocatori era davvero difficile pensare di poter proporre qualcosa di così ben progettato e strutturato, soprattutto in un mercato che è partito leggermente a stento ma che ora si sta imponendo. Da un lato commerciale questo permette al colosso cinese di avere un vantaggio non da poco sui competitor: sarà infatti difficile riuscire a fare nettamente di meglio, soprattutto senza il know how tecnico di ingegneri, designer e programmatori prestati al marchio Republic of Gamers.
Oltre però le modifiche a livello hardware e le implementazioni a livello fisico, oltre al design troviamo anche il Game Genie. Una vera e propria suite di controllo, che permette di ottimizzare le prestazioni in game, mostrare il counter degli FPS, abilitare i trigger e soprattutto velocizzare le componenti meccaniche come la CPU, per avere maggiori risultati effettivi. Un vero e proprio hub dal quale è possibile settare le nostre esigenze per ogni partita. Si tratta di un’implementazione decisamente utile, già vista nei modelli precedenti, che qui prende il volo sul livello successivo, riuscendo così ad offrire maggiore versatilità e ovviamente ancora più opzioni per ottimizzare al meglio l’esperienza di gioco completa.
Sotto la scocca, però, si nasconde anche un piccolo problema di raffredamento. Nonostante ci siano stati dei grossi passi in avanti, purtroppo l’ASUS ROG Phone 5 soffre ancora di qualche picco di temperatura. La dissipazione del calore è tale comunque da essere superiore a buona parte dei modelli flagship attualmente in circolazione.
Potente, leggero, con un’ottima batteria: ASUS ROG Phone 5 rappresenta la naturale evoluzione di un brand e di un modello che di anno in anno va a migliorarsi. Difficile riuscire ad immaginare un modello ancora migliore. Escludendo il prezzo, rappresentativo dell’hardware e della ricerca del produttore per migliore sempre di più il suo flagship, chi cerca un’esperienza di gioco libera e diversa troverà nell’ultima incarnazione del device il suo migliore amico.