Non c’è niente di più forte e intrigante della paura, c’è poco da fare: lo hanno dimostrato prima i romanzi, poi il cinema, e adesso giustamente è il mondo dei videogiochi ad appropriarsene; e fa bene, dato che vendono quasi sempre abbastanza bene, il recentissimo Resident Evil Village l’ha dimostrato di recente. Ma veniamo al punto, e il punto è la recensione di Maid of Sker su PlayStation 5, la quale – facile immaginarlo – ha innanzitutto bisogno di una brevissima presentazione che funga allo stesso tempo da premessa. Innanzitutto il videogioco in questione è già stato pubblicato di recente su PlayStation 4, Xbox One e PC: si tratta in fin dei conti della nuova produzione di Wales Interactive dopo l’horror Don’t Knock Twice, che pure venne accolto abbastanza bene da pubblico e critica. Di nuovo ci sono però tantissime migliorie tecniche e grafiche, oltre a (e questo non era affatto scontato) modalità di gioco completamente inedite, prima assenti nell’avventura base. Scopriamo allora se vale la pena o meno spendere i 25 euro del pacchetto completo per next gen.
La versione Enhanced di Maid of Sker
Maid of Sker approda in questi giorni su next-gen, incluso un aggiornamento previsto anche per PC: tutti coloro che possedevano già la versione precedente del titolo, dovranno semplicemente mettere in download, in forma gratuita, la patch specifica. Chiaramente la versione Enhanced di Maid of Sker prevede una ricca serie di migliorie, cui dedichiamo questo breve paragrafo: benché siano le stesse su PlayStation 5 ed Xbox Series X, è sulla prima che abbiamo avuto modo di recensire il titolo.
Tanto per cominciare, next-gen che vai, grafica che trovi: adesso potrete modificare, in qualsiasi momento, i parametri di risoluzione e frame rate del titolo. Le scelte sono fondamentalmente due: c’è la “modalità fedeltà” che prevede il 4K accompagnato dai 30 fps, e la “modalità prestazioni” (performance) con 1440p compensati però dai 60 fps. Le abbiamo provate entrambe sugli stessi scenari di gioco, per farci un’idea migliore della distanza tra le due: a meno che non siate in possesso di una TV 4K, il nostro consiglio è il solito, ovvero optare per i 60fps che possono davvero fare la differenza nella fruizione del titolo. Per il resto, Maid of Sker era già visivamente gradevolissimo di suo su PlayStation 4: su PlayStation 5 la situazione migliora, ma addirittura pretendere il 4K forse è eccessivo (soprattutto se ciò significa penalizzare il frame rate).
Ma non è tutto: difatti la versione next-gen di Maid of Sker mostra anche texture notevolmente migliorate, e con loro il colpo d’occhio complessivo (soprattutto negli ambienti chiusi, dove si fa più evidente), infine tempi di caricamento sinceramente ridicoli. Basta davvero un secondo per caricare un intero scenario in tutti i suoi dettagli: ciò in parte ci ha stupito, dal momento che i livelli del titolo non sono pochi, e sono ricchi di oggetti e (appunto) di dettagli. Qualche incertezza dal punto di visata tecnica c’è ancora, ma è molto sporadica e non compromette mai l’esperienza di gioco: sbavature minime che comunque potranno essere correte al volo da una piccola patch.
Gameplay: hotel infestati
Abbiamo accennato poco fa a contenuti inediti per la versione PlayStation 5 (e in generale next-gen) di Maid of Sker: è il momento di approfondire la questione. Come ricorderete o come dovreste ricordare, il titolo di Wales Interactive è molto guidato: il protagonista esplora una serie di livelli uno dopo l’altro, su binari ben definitivi. L’esplorazione è cioè guidata, bisogna seguire determinate azioni in un certo ordine per poter proseguire. Ma, soprattutto, il protagonista è inerme: la regia pretende che subiate la pressione psicologica assistendo a distanza dai vari pericoli, correndo per mettervi in salvo, infine nascondendovi laddove lo ha previsto. Avete presente Outlast? Bene, come Outlast, ma con più narrazione.
Questa era e resta la base, cioè l’avventura principale di Maid of Sker. Però la versione next-gen porta con sé dei pacchetti aggiuntivi, il principale dei quali consiste nella modalità FPS. Facile intuire in cosa consista: si torna negli stessi scenari, ma armati. Molto armati: per una volta tanto saranno i mostri a doversi nascondere. O comunque i rapporti di forza vengono riequilibrati, almeno parzialmente. Tra l’altro Wales Interactive ce l’ha messa tutta per arricchire il più possibile l’arsenale del protagonista, che è ora armato di tutto punto; il problema è che i nemici sono creature ultraterrene, ispirate al folklore gallese. Del resto in qualche modo bisognava pur preservare l’atmosfera generale. Dal punto di vista del contesto narrativo e delle implicazioni di queste novità sulla trama, preferiamo tacere, perché ogni parola rappresenterebbe lo spoiler: sappiate comunque che la vicenda (cioè la storia d’amore tra il protagonista e la cantante rapita) è ancora fondamentale per comprendere gli eventi.
Notate come tutto questo comporti anche un’estensione notevole delle ore di gioco. Inizialmente avreste avuto bisogno di appena tre ore, o tre ore e mezza, per completare Maid of Sker; non era affatto un titolo longevo o particolarmente corposo. Ma con l’introduzione della nuova modalità di gioco e le modifiche al gameplay, le cose vanno un po’ meglio. Aiuta anche la presenza di molti collezionabili nascosti nei vari livelli (e imprescindibili per l’ottenimento del trofeo di platino, in caso): in verità non sono particolarmente celati allo sguardo, ma insomma: meglio averli che non averli. Alcuni, tra l’altro (è il caso dei documenti) arricchiscono il contesto narrativo della stessa produzione; altri sono utili in termini pratici, come la mappa dell’area di gioco che state visitando; altri ancora, infine, restano semplicemente inutili.
Piattaforme: PlayStation 5, Xbox Series X/S
Sviluppatore: Wales Interactive
Publisher: Wales Interactive
Maid of Sker non è un horror particolarmente innovativo, ma sa attingere con intelligenza agli stilemi tipici del genere videoludico in questione. Wales Interactive offre dunque (ad un prezzo onesto) un’avventura che può essere portata a termine in circa tre ore, ora però arricchita con modalità di gioco inedite (di fatto si passa dallo stealth game all’FPS senza soluzione di continuità). L’atmosfera è perfetta, complice anche il folklore gallese che ci mette del suo; peraltro la versione per PlayStation 5 permette di scegliere tra due modalità di gioco, la prima in 4K e 30 fps, la seconda in 1440p e 60 fps. Se fino ad oggi non avete mai notato l’esistenza di Maid of Sker, beh, è il momento di correre ai ripari. Tutti gli altri possono mettere in download l’aggiornamento gratuitamente.