Anime: il regista Taiki Nishimura parla contro lo sfruttamento degli animatori

Anime

L’industria degli anime è una di quelle che ha fatto registrare la maggiore crescita negli ultimi cinque anni, ma con il grande successo commerciale di questi prodotti si sono accesi anche i riflettori su alcune delle criticità di questo mondo, tra cui quella che sicuramente fa più scalpore è il trattamento economico estremamente sfavorevole e al limite dello sfruttamento riservato agli animatori (tematica sulla quale anche il New York Times si è mosso, pubblicando un reportage). Ma non si tratta certamente dell’unica problematica: dal pay gap alle discriminazioni di genere, quello degli anime è un mondo che sembra avere parecchie zone oscure.

Ultimamente però i professionisti che lavorano in questa industria stanno cominciando ad alzare la voce, e a loro supporto si è mosso un vero veterano. Su Twitter infatti, Taiki Nishimura è intervenuto sulla questione, dicendo che desidera fortemente un cambiamento nell’industria e che spera di riuscire a fare qualcosa con il sindacato giapponese dei registi.

“Quando ho detto agli avvocati che il mio lavoro sugli anime non prevedeva un contratto, sono rimasti tutti scioccati. Voglio fare del mio meglio per aiutare a raddrizzare questa idustria così piena di molestie sessuali e di molestie di potere. Facendolo rimarrò senza lavoro.

Voglio rettificare i problemi con il Sindacato Registi del Giappone”

Non è la prima volta che Nishimura si distingue per alcune dichiarazioni di questo tenore, e del resto non ci si potrebbe aspettare di meno da un personaggio che da sempre è impegnato con il sindacato e che fa parte dell’industria anime da oltre 20 anni.

Gli appassionati conosceranno Nishimura in particolare per il suo lavoro in Mobile Suit Gundam Seed e altre serie minori come Glass Fleet o School Rumble. Nishimura è stato anche episode director per alcune puntate di Boruto Naruto Next Generations e di The Seven Deadly Sins.

Già nel 2017 Nishimura aveva parlato della natura abusiva dell’industria degli anime, colpendo tutti gli appassionati quando affermò che le sue entrate mensili erano pari soltanto a 900 dollari al mese, e questo per tutti i progetti a cui aveva lavorato. Un guadagno sicuramente molto basso per la mole di lavoro a cui gli animatori sono sottoposti.

https://twitter.com/taiki_nishimura/status/1396498830049234950