Frost Giant Studios, in collaborazione con Dreamheaven, userà Unreal Engine 5

Frost Giant Studios

Ultimamente, Frost Giant Studios è stato alquanto occupato. Per chi non lo sapesse, il team è relativamente nuovo ed è fondato da veterani di un grande studio californiano: Blizzard. Proprio nelle ultime ore, comunque, la suddetta software house, fondata dall’ex co-fondatore di Blizzard, Mike Morhaime, ha portato l’attenzione a sé con un paio d’annunci.

Il primo è che, per il proprio primo progetto, un RTS, hanno preso in licenza il nuovo motore grafico di Epic, Unreal Engine 5 (entrato da poco in Accesso Anticipato, come potete vedere a questo indirizzo. Il secondo, invece, è relativo ad un’altra software house, d’ispirazione per il neonato team, in cui quest’ultimo ha dichiarato di aver stretto una collaborazione con Dreamheaven.

Siamo così fortunati di poter lavorare con i giganti del settore, Dreamhaven, che sono stati determinanti nella creazione dell’eredità RTS che ha ispirato Frost Giant. Mike Morhaime ha contribuito a impostare un punto di riferimento per i giochi di strategia in tempo reale che non è stato superato. Rimane impegnato con il genere e la comunità oggi, e il suo consiglio sarà incredibilmente prezioso mentre lavoriamo per portare i giochi di strategia in tempo reale (RTS) a un vasto pubblico.

Con l’utilizzo dell’Unreal Engine 5, Frost Giant Studios spera di poter rendere il genere RTS più accessibile e, in più, sta attivamente cercando di migliorare il gameplay coopearativo, senza tralasciare la competizione da esport e la creazione di contenuti dalla community.

All'età di sei anni, Fabio ha potuto mettere le mani su quella che sarebbe diventata, in estremamente poco tempo, la sua passione più grande: il videogioco. Dalla prima Playstation, vagando tra le terre simil-burtoniane di MediEvil fino a Crash Bandicoot e Tombi arriva, nel suo percorso di videogiocatore, a farsi appassionare da una moltitudine di generi e a crescere con loro, facendoli diventare parte integrante della sua vita e riconoscendo nel videogame una nuova forma di pura arte, oltre che di intrattenimento. Da quel momento, i suoi interessi mettono radici anche altrove, arrivando alla Settima Arte e alla musica, il gioco di ruolo e la lettura e tutto ciò che permette di sentire e immaginare mondi che ci sembrano, o sono effettivamente, lontani dalle nostre realtà.