Xbox Game Pass: ecco cosa ne pensa l’ex CEO di PlayStation

Xbox Game Pass - 10 giochi imperdibili

L’Xbox Game Pass è stato, senza troppi dubbi, il protagonista indiscusso dell’E3 2021 tenutosi lo scorso mese. Non solo, esso si preannuncia essere anche il protagonista anche di questa nona generazione videoludica, in quanto ha dimostrato di volervi includere un’impressionante quantità di titoli esclusivi di Microsoft a partire dal loro day-one.

Questa strategia di Microsoft e Xbox potrebbe effettivamente cambiare la configurazione del mercato videoludico e disturbare non poco la concorrenza. C’è da dire che l’Xbox Game Pass non è una vera e propria novità, in quanto è stato introdotto alcuni anni fa e, sebbene non sia mai stato il servizio di gaming in streaming di punta del mercato, oggi in molti tendono a rivalutarne la validità, soprattutto grazie all’enorme pubblicità che si è fatta Microsoft durante l’E3.

Oggi il Game Pass vanta di molti videogiochi first party presenti in maniera definitiva all’interno del servizio, garantendo un parco titoli piuttosto vario e funzionale. Nonostante l’efficienza del servizio di Xbox è stato dato anche molto spazio alle varie speculazioni che mettono in dubbio la sostenibilità a lungo termine del servizio di gaming.

Uno di questi speculatori è l’ex CEO di PlayStation Shawn Layden, il quale si è recentemente intrattenuto con GamesIndustry per un’intervista. Layden ha ricoperto vari ruoli di rilievo nel settore videoludico, tra cui quello di capoccia di Sony Interactive Entertainment America e vice capo esecutivo di Sony Network Entertainment International. Parlando di Game Pass, Layden si è soffermato a riflettere sulla sostenibilità a lungo termine del servizio stesso, citando anche i probabili problemi di budget che i team first-party potrebbero ritrovarsi ad avere.

Secondo Layden, infatti, Microsoft potrebbe sentirsi in dovere di effettuare alcune modifiche al servizio per garantire un ritorno adeguato alle software house di prima scelta di Xbox:

É molto difficile lanciare sul mercato un videogioco da 120 milioni di dollari tramite un servizio che il cliente paga a $9,99 al mese. Puoi anche dedurlo da solo: avrai bisogno di circa 500 milioni di abbonamenti sottoscritti per recuperare i costi di produzione. Al momento, il problema risulta amplificato se si pensa al fatto che ci sono solo 250 milioni di console là fuori. Non ci si arriverà mai al mezzo miliardo di abbonati. Come fai a far quadrare il tutto? Nessuno lo ha ancora capito.

Layden, ad ogni modo, non è il primo che manifesta insicurezze riguardo alla sostenibilità economico-finanziaria di Game Pass e Phil Spencer si è sempre dimostrato alquanto sprezzante nei confronti di chi si dimostra scettico a riguardo. Spencer ha sempre affermato che il ritorno economico derivante dal servizio offerto risulta più che positivo, nonostante abbia dichiarato più volte che quello non sia nemmeno il suo obiettivo primario. Al contrario, reputa che l’obiettivo principale della piattaforma streaming di Xbox sia quello di creare coinvolgimento nei giocatori. Vedremo in futuro se saranno necessarie alcune modifiche al servizio: intanto, durante il mese di luglio sono stati implementati molti titoli interessanti.

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