Fullbright Studios: Steve Gaynor fa un passo indietro dopo le accuse di comportamento tossico

Fullbright Studios Open Roads

Un recente report da parte di Polygon è andato ad indagare la situazione lavorativa interna dello studio di sviluppo  Fullbright Studios (quelli di Gone Home) e di come l’atteggiamento del co-fondatore Steve Gaynor nei confronti dei dipendenti, delle donne in particolare, abbia portato più di una dozzina di essi a lasciare lo studio, tutto durante un periodo in cui lo sviluppo di Open Roads sembra avere diverse difficoltà.

Secondo quanto riferito, Steve Gaynor tendeva a controllare eccessivamente, mostrando poco o nessun rispetto per il suo staff e le loro opinioni. Le donne, in particolare, sembrano avere avuto più problema per questa situazione, dal momento che 10 dei 15 membri del team che hanno lasciato lo studio sono donne. Una fonte anonima cita: “Sembrerà uno scherzo, ma sono serissimo: lavorare per lui era come lavorare con una ragazza cattiva del liceo. La sua arma preferita era ridere delle opinioni delle persone e metterle in imbarazzo di fronte ad altri”.

Steve Gaynor non è stato coinvolto in alcuna forma di cattiva condotta sessuale, a differenza delle cause a Ubisoft e Activision-Blizzard che hanno fatto notizia in questo periodo. A seguito di questo, Gaynor ha fatto un passo indietro, passando dal ruolo di lead designer e manager a quello di writer.

Qui sotto potete leggere il tweet pubblicato sull’account di Open Roads, dove viene fatto sapere che il team ci tiene a fare giochi story-driven che abbiano un impatto positivo, e che credono in un posto di lavoro che sia salutare e collaborativo, dove si possa lavorare in trasparenza, autonomia e fiducia. Per questo è stato deciso il passo indietro di Gaynor all’interno di Fullbright Studios, consegnando giorno per giorno la responsabilità al team di completare Open Roads. Gioco questo che ha una data d’uscita prevista comunque per il 2021, su Steam e PS4.

https://twitter.com/OpenRoadsGame/status/1423071532952080386