Tomb Raider è un franchise che conosciamo tutti, chi più, chi meno. Le avventure esplorative di Lara Croft sono approdate su PlayStation verso la seconda metà degli anni Novanta e, dopo un periodo di pausa per la serie principale, si è deciso di continuare a narrare le vicende dell’esploratrice tramite un reboot, costituito da una trilogia che comprende i seguenti titoli: Tomb Raider, Rise of the Tomb Raider e Shadow of the Tomb Raider (di cui è disponibile un nuovo aggiornamento), rispettivamente usciti nel 2013, 2015 e 2018.
Al momento pare che Square Enix e Eidos vogliano mettere in pausa la saga per capire come prolungarla, tramite alcuni capitoli che possano collegare il presente e il passato glorioso che ha contraddistinto la serie videoludica. Tuttavia non è che il presente di Lara Croft sia stato esente da problematiche, anzi. Se ben ricordate, Rise of the Tomb Raider subì una deviazione rispetto al capitolo precedente e a quello successivo: per ben un anno uscì in esclusiva per le console di Microsoft.
Nonostante si trattasse di un’IP che ha fatto la storia del brand PlayStation, nel 2015 si prese la decisione di pubblicare il titolo per le sole console Xbox One, segnando così un cambiamento di rotta per la serie difficile da scordare. Ebbene, un anno dopo (ad ottobre 2016), il titolo ritornò all’ovile, riuscendo ad arrivare anche sulle PlayStation 4 che tanto bramavano questo secondo capitolo del reboot.
Ma perché questo cambio di rotta? La risposta è facile, e pare ci sia stata fornita da Fabien Rossini tramite un curriculum vitae pubblicato sul suo profilo di LinkedIn. In questo Cv (che è stato prontamente eliminato), Rossini, ovvero l’ex direttore della divisione Live Product Management di Eidos-Montreal e direttore dello sviluppo aziendale presso Square Enix, dichiarava di aver contribuito significativamente ad un accordo dal valore di 100 milioni dollari.
Fortunatamente, sebbene il Cv sia stato tolto dal social media, un utente di Twitter è riuscito ad effettuare uno screenshot che troverete in calce alla notizia. Questo immenso valore monetario, probabilmente starebbe ad indicare che questa è stata la somma che volle Microsoft per i diritti su Rise of the Tomb Raider. Chiaramente, essendo solamente un rumor, nulla di tutto ciò è stato confermato e, pertanto, la notizia andrebbe presa con le pinze, anche perché si stratta di un tipo di accordi che solitamente non trapelano, in quanto siglati in uno stato di segretezza.
The full bio(the second image) avoids the ambiguity. Also, I should note this was recently updated. https://t.co/4dbRGQRHzq
— Timur222 (@bogorad222) August 31, 2021