World of Warcraft non sta passando un bel periodo, questo è poco ma sicuro. Ciononostante, la Blizzard continua a rilasciare contenuti per i propri giocatori per riconquistare l’onore perduto negli ultimi mesi, ma le erbe cattive sono difficili da uccidere, e anche i content creatore una volta fedeli al gioco ora lo guardano con disprezzo. Tra questi, uno dei più rinomati a livello competitivo è senz’altro Michael ‘shroud’ Grzesiek, il quale ora si è trasferito nel recente MMORPG di Amazon Game Studios, ovvero New World, e in un’intervista rilasciata di recente ha espresso il suo forte pensiero sulla Blizzard. Shroud ha quindi manifestato tutta la sua sofferenza rispetto alle sessioni di gioco che lo impegnano su WoW (che continua a frequentare anche se solo in off-stream), al punto che ha ammesso che partecipa ancora ai raid solamente perché tiene ai suoi amici e gildani, e sarebbe per lui imperdonabile se li “abbandonasse”. Solo un giocatore che ha fatto endgame su WoW può sapere quanto in alcune circostanze la presenza di un singolo raider possa essere fondamentale per il corretto svolgimento di una “serata di raid”. La cosa che quindi sorprende, è che non tornerebbe a giocarci per altri motivi, però si sente in dovere di aiutare la sua gilda e di conseguenza offre volentieri il suo aiuto. Questa posizione è molto forte, e si può notare molto bene quanto non approvi la recente politica della Blizzard. La speranza è che il 2022 porti importanti novità lato contenuti, su tutti l’ormai atteso annuncio relativo alla nuova espansione. Fino ad allora, state pur certi che non vedrete mai Shroud fare uno streaming con World of Warcraft, poiché non se la sente. Speriamo fortemente che la 9.2 riporti i giocatori ancora una volta nel gioco, ma la buona intenzione dovrà partire solamente dalla Blizzard stessa.
World of Warcraft: un grande streamer parla negativamente del gioco

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