Final Fantasy XIV Endwalker Provato: la conclusione di un lungo cammino

Final Fantasy XIV

Abbiamo parlato poco tempo fa del successo registrato dal MMO lanciato ormai diversi anni fa dalla software house nipponica che sforna JRPG per eccellenza, Square Enix, e torniamo ora alla carica con un’analisi un po’ più attenta grazie alla nostra prova dell’ultima espansione lanciata per Final Fantasy XIV. Stiamo parlando proprio di Final Fantasy XIV Endwalker, un DLC che va ad aumentare ulteriormente le dimensioni di questo mondo, proprio come avvenuto in tempi recenti anche per Final Fantasy VII Remake con The First Soldier (di cui potete leggere qui la nostra recensione). Ora però è bene tornare a calcare il suolo di Hydaelyn, tra qualche novità offerta anche per i giocatori più assidui, e dunque ancora più gustose per chi invece ha cominciato in tempi più recenti l’avventura in questo capitolo online della saga di Final Fantasy, che ha saputo regalare nuovi record grazie alle sue performance. Pare infatti che gli utenti online siano sempre di più proprio grazie anche a questa espansione, disponibile in Early Access da venerdì 3 dicembre per coloro che sono già in possesso del titolo completo. Le code sono diminuite nel frattempo? Non di certo quando abbiamo messo le mani anche noi su questo titolo, ma chiaramente tutto dipende dall’ora in cui vi collegate, anche se un po’ di attesa potrebbe valere la pena. Non ci rimane dunque che addentrarci nel nostro provato su PlayStation 4 e capire insieme a noi cosa ci attende in questo ricco DLC nuovo di zecca.

Final Fantasy XIV Endwalker: come si conclude un cammino decennale

Come suggerisce il titolo di questa espansione, siamo giunti al termine di un percorso iniziato oltre dieci anni or sono, portando ora la storia di Hydaelyn e Zodiark a un epilogo che ha richiesto secoli. Svelare i suoi misteri e vincere le sue sfide non sarà un’impresa comune. all’ombra del loro trionfo nel Primo, il Guerriero della Luce e i Discendenti della Settima Alba sono finalmente a casa. Una calamità ancora più grande sta sviluppandosi in loro assenza:  la miriade di conflitti che ora devastano la terra non può che preannunciare la fine della vita nella Sorgente. Questa parte di racconto vede  dunque come protagonista il Guerriero della Luce mentre naviga a nord verso Sharlayan e a est verso Thavnair, forgiare un percorso fino al cuore dell’Impero Garlean, e salire nei cieli per mettere piede sulla luna stessa. Questa immensa saga di Final Fantasy XIV si avvicina dunque alla sua conclusione, disponibile dal 14 dicembre con un’ampia gamma di contenuti, principalmente determinati dal livello e dalla progressione del personaggio guidato dal giocatore. Il DLC inoltre è ricco di nuove caratteristiche, tra cui i nuovi mestieri Sage e Reaper (di cui andiamo ad approfondire a breve alcuni dettagli), la razza maschile Viera, i cambiamenti al sistema di battaglia e altro ancora da approfondire con la dovuta calma. Rimane infatti la longevità di questa espansione, davvero ricca, e che conta almeno 40 o 50 ore di gioco per poterla esplorare per bene. Noi presentiamo qui infatti il nostro provato, per offrirvi comunque una nostra opinione su come ci è sembrato questo capitolo davvero ricco, Presenta anche una robusta questline della storia principale, alla pari per profondità e lunghezza con un titolo Final Fantasy standalone. Potete però seguire i vostri progressi nella storia principale utilizzando l’opzione data dalla UI dal nome “Scenario Guide”, che vi aiuterà a indirizzarvi alla prossima missione disponibile.

La longevità e i luoghi del DLC

Ma quanto è necessario giocare per godersi appieno questa nuova esperienza? Vi raccomandiamo circa 40-50 ore di gioco, incluso il completamento della questline della storia principale, per essere in grado di avere un quadro generale piuttosto completo ed esaustivo di questo nuovo viaggio in Final Fantasy XIV Endwalker. Questi, dopotutto, rimane pur sempre un MMO in cui la narrativa è primaria ed è anche uno degli elementi maggiormente di rilevanza, motivo per cui il team si è concentrato su questo aspetto per sviluppare un universo già non scevro di dettagli e linee narrative. Se la nuova città hub di Old Sharlayan è un ambiente letteralmente marmoreo che ospita diversi studiosi che vogliono rimanere neutrali e impassibili a fronte dell’apocalisse in arrivo, dall’altra parte abbiamo l’impero di Garlemald, pieno di neve e rovine mentre proseguono le lotte intestine sanguinose. Possiamo anche notare che proprio la mappa di questo impero non è amplissima, ma offre in ogni caso dei cristalli per il teletrasporto e alcune zone con alcune istanze disponibili. Guardando anche all’isola di Thavnair, abbiamo potuto esplorare un luogo in cui abbiamo l’opportunità di dedicarci all’esplorazione, non senza difficoltà per via della mancanza di possibilità di volare durante le fasi iniziali sfruttando le classiche correnti che hanno già caratterizzato altri punti della mappa di gioco. Opposto al mondo innevato di Garlemald, qui troviamo invece un territorio caldo e colorato, oltre a parecchie costruzioni che presentano evidenti richiami alle culture orientali, aspetti che sembrano tornare anche nella mentalità e filosofia della tribù locale, gli Arkasodara. 

Final Fantasy XIVI nuovi job Sage e Reaper

Parlando ora di ulteriori dettagli di questa espansione, abbandoniamo i luoghi di Final Fantasy XIV: Endwalker per focalizzarci brevemente sui nuovi job qui disponibili, Sage e Reaper. Endwalker aggiunge questi due nuovi lavori che i giocatori possono sperimentare e che si ottengono completando le rispettive missioni di sblocco, disponibili per tutti i giocatori dal livello 70 in su. Vero è che la quest dello scenario principale Endwalker richiede che i giocatori siano al livello 80 per poter usare questi job anche nella storia del DLC, dunque viene richiesto uno sforzo ulteriore agli utenti collegati. Vediamo brevemente però in cosa consistono queste due nuove attività. Il Sage è un guaritore estremamente complicato da utilizzare, dovendo gestire alcune risorse come Addersting e Addersgall, ossia dei token a ricarica che potenziano le cure e il danno. Le sue risorse e varietà delle abilità paiono piuttosto complesse, motivando la difficoltà di utilizzo di questo healer che, partendo da livello parecchio alto, rischia davvero di non incontrare il gusto dei giocatori nell’approccio. Ci vuole sicuramente tempo per imparare a utilizzarlo a dovere, ma non possiamo dire lo stesso del Reaper, ossia una classe parecchio facile e abbordabile, ideata come un DPS (Damage per second) melee con diversi strumenti a disposizione facili da usare. Questi è in grado di provocare danni molto in fretta grazie alle risorse Soul Gage e Shroud Gage. Si tratta anche di una classe mobile e con teletrasporto che lascia un portale da dove siamo partiti, per poterci tornare subito quando si desidera. Due classi dunque particolari e che vale la pena di scoprire, pur con le loro eventuali difficoltà soprattutto nei primi approcci.

Il nostro provato di Final Fantasy XIV Endwalker risulta dunque con risultati piuttosto soddisfacenti, per quanto si tratti di un provato, lo ricordiamo. Questa nuova espansione ci ha colpiti per i contenuti presenti e per le aggiunte ben riuscite nel complesso, che contribuiscono a donarci un prodotto di qualità nel complesso. Ora non ci resta che comprendere dove il team di sviluppo ci vuole condurre e quale sarà eventualmente il futuro di questo titolo davvero multidirezionale. 

Si svezza con Medievil e Tomb Raider, cresce con Final Fantasy, matura con la scrittura di qualsiasi genere di videogiochi. Giocatrice da più di 20 anni, Francesca coniuga passione e studio in una tesi magistrale a tema videoludico e la nutre quotidianamente tra console e articoli su videogiochi, cinema e serie TV. Toglietele tutto, ma non la scrittura.