Tra i titoli più attesi della stagione estiva videoludica c’è sicuramente F1 22, capitolo annuale dell’ormai storico e immancabile videogioco ufficiale dedicato al mondo della Formula 1 targato Codemasters. Il titolo, giunto alla seconda edizione sotto l’ala protettiva di Electronic Arts, si presenta ai nastri di partenza della nuova stagione carico come non mai, con – potenzialmente – tante novità e tanta voglia di fare, dopo un’edizione 2021 sicuramente molto interessante ma tendenzialmente più di transizione. Gli sviluppatori hanno infatti deciso di puntare forte quest’anno non soltanto sul solito gameplay, divenuto ormai iconico per gli amanti delle quattro ruote virtuali, ma anche su diversi altri aspetti, ritenuti fondamentali per rendere l’esperienza di gioco sempre più totale e completa. Dopo avervi parlato ampiamente dello spettacolare e potenzialmente super intrigante Gran Premio di Miami, al suo debutto nel mondo della F1, siamo pronti a farvi un discorso più completo su F1 22, che abbiamo avuto di testare, come già detto, in super anteprima grazie a un codice preview fornitoci dal publisher, a seguito di un evento tenutosi in remoto proprio coi ragazzi del team di sviluppo, che ci hanno spiegato quali sono gli aspetti più importanti e centrali di questo nuovo capitolo.
F1 22: la velocità è tutto
Prima di proseguire nell’analisi riguardante il gameplay e le nuove dinamiche ludiche, è doveroso sottolineare che la build da noi provata è ancora in fase di sviluppo e che, quindi, diversi aspetti del gioco potrebbero differire da quelli che ritroveremo a partire dal prossimo 1 luglio, giorno in cui la versione definitiva del gioco arriverà nelle nostre case. Uno degli aspetti su cui Codemasters si è voluta soffermare è quello relativo al comportamento dell’auto sulla pista e alla gestione delle novità “reali” introdotte e reintrodotte nel campionato di F1 reale di quest’anno. Pensiamo subito alla gestione di fattori come quello aerodinamico, da quest’anno più semplificato e in linea con una concezione più “vecchia” del regolamento stesso e del comportamento dei pneumatici sulla pista, uno spartiacque cruciale tanto nella vita reale quanto pad alla mano. Questi fattori hanno confezionato un prodotto che sembra voler spingere ancor di più l’acceleratore verso il viale della libertà, impersonata ancora una volta da un modello di guida super personalizzabile e pensato proprio per tutti i palati. Portando avanti quella stessa politica che ha reso tanto amato e giocato il brand, infatti, anche quest’anno Codemasters ha voluto puntare forte su un sistema di guida esattamente a metà tra la simulazione e l’arcade, con quest’ultimo aspetto che viene spinto ancor di più in avanti grazie proprio all’avvicinarsi alle “nuove” monoposto e alla loro resa sull’asfalto.
Le modifiche apportate alle nuove vetture le hanno rese in qualche modo più veloci e scattanti, e questa stessa sensazione l’abbiamo respirata anche pad alla mano, con le vetture che nel complesso ci sono sembrate molto più funamboliche e sfreccianti, in particolare analizzando le fasi di staccata e nell’approccio alle curve. Tutto il ritmo ci è sembrato infatti più lineare nel suo incedere, con le vetture che sembrano decisamente più maneggevoli e ancorate all’asfalto e che in qualche modo trasmettono una sensazione di controllo decisamente maggiore rispetto allo scorso anno. Questo aspetto è chiaramente legato anche al nuovo modo di gestire elementi come sospensioni e impatto delle gomme nell’economia del gioco, due fattori molto cari a Codemasters, che con questo F1 2022 hanno raggiunto un nuovo livello di sviluppo, sicuramente molto interessante. Abbiamo apprezzato anche la voglia degli sviluppatori di dare al giocatore più controllo manuale su aspetti quali i pit stop e la partenza, due piccole chicche che possono sembrare poco significanti ma che, invece, sul lungo andare possono dare un forte scossone a tutto il gameplay. Ovviamente, questi due elementi vanno valutati sul lungo periodo, così come quegli aspetti meno entusiasmanti che abbiamo potuto riscontrare in questa build provvisoria. Ci riferiamo in particolare all’applicazione del regolamento durante le collisioni, ancora una volta inspiegabilmente a “sfavore” del giocatore, e alla stessa resa dei danni sulle monoposto, ancora una volta troppo marginale e – apparentemente – poco incisiva nella totalità del weekend di gara. Al netto dei tantissimi passi avanti compiuti sull’IA, ci siamo trovati ancora una volta di fronte avversari mossi dall’intelligenza artificiale fin troppo aggressiva e, proprio tornando al discorso dell’importanza data alle collisioni e al loro effetto sulle vetture, ci sentiamo di affermare che questo aspetto richiederà ancora un po’ di ritocco per poter dare ai giocatori il giusto feedback.
Parole d’ordine: accessibilità con stile
Di pari passo alla grande importanza data ai lavori sul gameplay, in F1 22 abbiamo avvertito fortemente la voglia del team di sviluppo nel puntare a dare al gioco un’ossatura ben diversa e più “aperta” anche al di là delle emozioni in pista, rese sempre più autentiche dall’arrivo di elementi quali il giro di formazione e i pit stop manuali e l’introduzione delle safety car, ma che in qualche modo necessitava di una “svecchiata” per certi versi doverosa. F1 22 è infatti un capitolo più “social” e al passo coi tempi, e lo si capisce subito, grazie alla volontà del team di sviluppo di passare a una soluzione più al passo coi tempi per quanto riguarda la gestione e la fruizione degli eventi e delle modalità di gioco online. Con il nuovo capitolo debutterà infatti F1 Life, una sorta di meghub in cui i giocatori possono unirsi alle sessioni online degli amici o fare da ospiti, col fine ultimo di “socializzare” con gli utenti da provenienti da ogni angolo del globo. Tramite questo sistema è possibile – chiaramente – organizzare e prendere parte a eventi multigiocatore online, tornei e sfide varie, segno evidente di un’apertura forte e decisa all’interazione intesa come una nuova e più ampia struttura multigiocatore, a detta degli sviluppatori finalmente più al passo coi tempi, la cui esperienza complessiva viene vissuta più a pieno polmoni e in in maniera più continuativa, con eventi e in generale un grande supporto scaglionato lungo tutto il ciclo vitale della produzione.
A ciò si aggiunge anche l’aspetto estetico, che in linea con quanto visto con prodotti tipo VOLTA e la My Career di NBA 2K dà al giocatore la possibilità e anzi l’obbligo di andare a personalizzare il proprio avatar con oggetti cosmetici, livree speciali per tuta, casco e vetture e tante altre piccole chicche, pensate proprio per rendere l’esperienza generale più fresca e “social” che mai, avvicinandosi fortemente a quelli che sono diventati quegli standard attuali che il brand ha sempre in qualche modo tenuto a distanza. Chiaramente, è molto presto per potersi sbilanciare su quanto effettivamente questa nuova iterazione potrà effettivamente funzionare, ma siamo comunque modernamente fiduciosi in tal senso, sperando che le buone sensazioni possano trovare fondamento. Piccole, ma significative, aggiunte anche alla modalità MyTeam, che da quest’anno vuole dare ai giocatori più libertà d’azione nell’approcciarci a essa, con diverse tipologie di accesso pensati per andare incontro ai gusti dei diversi giocatori. Che si voglia partire dal basso, da una squadra di metà classifica o direttamente da un top team, F1 22 è pensato per allietare ogni tipologia di palato e noi non vediamo l’ora di poterne saggiare tutto il suo potenziale con la versione finale del gioco, in uscita, come ricordiamo, dal prossimo 1 luglio e dal 28 giugno per tutti quelli che prenoteranno la versione speciale del gioco. Inoltre, i possessori della versione PC del gioco potranno sfruttare anche – per la prima volta – il pieno supporto alla realtà virtuale, disponibile per tutte le modalità di gioco, anche quelle online.
Tecnica e presentazione
Da un punto di vista strettamente tecnico e audiovisivo, F1 2022 si dimostra fondamentalmente in linea con il suo predecessore, e rappresenta una sorta di naturale evoluzione del lavoro svolto da Codemasters in tal senso negli ultimi anni. La versione da noi provata, quella PC, ci ha restituito un colpo d’occhio tutto sommato imponente ma mai veramente clamoroso, segno evidente di quanto la natura ancora cross-gen del titolo abbia in qualche modo “limitato” l’evoluzione artistico/tecnica di un prodotto già comunque di ottimo livello. Il quadro generale è infatti – come al solito – di primissimo livello, specialmente se si prendono in esame elementi quali il design delle vetture e dei piloti. Effetti di luce, shader e modellazione poligonale in generale sono infatti praticamente impeccabili così come impeccabile ci è parsa la gestione dell’illuminazione e dell’effettistica in generale legata alle diverse fasce orarie e alle condizioni atmosferiche differenti, replicate con grandissima cura e minuziosa attenzione.
Anche il nuovo circuito di Miami ci è parso molto curato: partendo dagli elementi di contorno fino alla stessa rappresentazione de “La Città del Sole” tutto ci è sembrato di ottimo livello e vicinanza alla controparte reale, per quanto sia ancora parzialmente avvolto nel mistero. Quest’anno gli sviluppatori hanno deciso di puntare ancor di più con forza sull’aspetto della presentazione e dell’impatto scenico, reso ancor più realistico da un grande lavoro svolto sia dal punto di vista del sonoro sia di quello estetico. In questo contesto abbiamo apprezzato molto la veste sempre più “televisiva” data a questo F1 22, con la telecronaca ritoccata per renderla più interattiva e con aspetti come riprese e carrellate varie sui piloti in gara e sui circuiti sempre più fotorealistici e all’avanguardia. Abbiamo apprezzato molto anche il dare più importanza agli elementi di contorno, sempre più centrali nell’economia della produzione, un lato del gioco sempre storicamente meno importante e che invece negli ultimi capitoli sta diventando sempre più importante.
Piattaforme: PC, Xbox One, Xbox Series X/S, PS5, PS4
Sviluppatore: Codemaster
Publisher: Electronic Arts
Data d’uscita: 1 luglio 2022
Questo primo approccio avuto con F1 22 ci è sembrato più che positivo. EA, Codemasters e la FIA sembrano puntare molto sul dare al giocatore un titolo sempre più scalabile e godibile per tutti i palati, e il gameplay sembra avere tutte le carte in regola per centrare appieno l’obiettivo, quest’anno più che mai. Pur essendo di fronte a una naturale evoluzione di quanto visto in passato, abbiamo potuto appurare la presenza di tantissimi ritocchi alla formula genera, sia estetici sia ludici, che rendono l’esperienza di gioco sempre più piacevole e appagante, grazie anche alla nuova gestione dell’online, potenzialmente più intrigante e longevo e gestito in maniera più “moderna”. Da questo punto di vista è da valutare l’impatto di F1 Life, l’ aspetto social-massivo che è stato introdotto con il capitolo annuale e che vuole rappresentare il futuro della serie, che si presenta con tante buone idee tutte però da valutare sul lungo termine. Insomma: F1 22 sembra avere tutte le carte in regola per partire in pole position e noi non vediamo l’ora di potervi dire di più sul nuovo corso di Codemasters.