Layers of Fears Anteprima: terrore puro alla gamescom

Layers of Fears torna a farsi vedere all’interno della gamescom 2022, apparendo in occasione del Future Games Show e terrorizzando tutti, proprio come uno spettro beffardo che si prende gioco degli abitanti delle case infestate. La serie del talentuoso Bloober Team, come sappiamo, è ormai un vero e proprio punto di riferimento per gli amanti dell’horror psicologico di qualità. Pur nata in sordina, la saga ha saputo conquistare decisamente i favori di un pubblico sempre più vasto, grazie ai primi due capitoli chiamati Layers of Fear (senza la S finale, è bene ricordarlo), un corposo DLC e l’indimenticabile versione per Virtual Reality, che ne ha concretizzato il successo e che trovate recensita qui. Adesso, finalmente, abbiamo potuto vedere un gameplay trailer del nuovo titolo, in uscita in una data imprecisata dell’anno prossimo. Siamo pronti a rituffarci nei quadri del terrore e nei meandri della pura pazzia.

Layers of Fear 3

Layers of Fears: quella esse finale non è casuale

Piuttosto che fare un terzo capitolo, dato che sono ormai passati ben sei anni dal primo titolo, risalente al 2016, e visto soprattutto che ormai sono usciti i sistemi Next Gen sul mercato, Bloober team ha fatto una scelta drastica, ovvero realizzare un vero e proprio reboot dei primi due titoli, prendendo il meglio da entrambi, con alcuni contenuti inediti e con il pieno supporto alle novità tecnologiche, ivi inclusi la realizzazione con l’ultima e più avanzata versione del motore grafico Unreal Engine 5, il pieno supporto al Ray Tracing, tecnologia HDR, e Risoluzione in 4K, che ormai si sta affermando come nuovo standard del settore, complice anche il crollo dei prezzi dei televisori 4K sul mercato, che da “vergognosamente costosi” sono diventati ormai accessibili a tutti,  quindi se avete da poco comprato un nuovo Sony Bravia 4K perfetto per il gaming, avrete pane per i vostri denti. Il titolo si avvale oltretutto del moderno Sistema Lumen, mostrato da Unreal grazie alla tech demo Lumen in the Land of Nanite, che ha fatto letteralmente uscire dalle orbite gli occhi dei giocatori, e che, applicato ad una esperienza horror, sarà capace, sulla carta, di renderla incredibilmente coinvolgente ed immersiva. Il nuovo motore grafico, lo ricordiamo, oltre che creare texture ad altissima risoluzione, è capace di gestire in maniera completamente autonoma il cambiamento delle fonti di luce dinamiche, senza alcun aiuto da parte dei programmatori. Layers of Fears, quindi, se ci permettete il gioco di parole, arriverà, oltre con la S in più, anche sotto una luce completamente nuova. La scelta del titolo pare quasi omaggiare il celebre Silent Hills, reboot perduto di una delle saghe horror più iconiche. Cambiare nome al franchise di base, seppur leggermente, è una operazione di marketing sempre rischiosa, ma di fatto Layers of Fears rappresenta un vero nuovo inizio, con tutta la storia vista sotto una luce completamente nuova, oltre che presentare entrambi i “Fear” originali in versione rimasterizzata e soprattutto re-immaginata e ricreata, come hanno dichiarato gli stessi sviluppatori alla stampa. “Horror Reimagined”, recita del resto lo strillo del flyer ufficiale. L’opera si pone quindi come un vero e proprio Enhanced Compendium delle produzioni precedenti, che farà felici sia gli appassionati storici della saga, sia soprattutto i neofiti, che magari non la conoscono e potranno affrontarla al suo meglio.  Un’esperienza già nota ma anche del tutto nuova, quindi.

Il Future Game Show si tinge di sangue rossissimo su una tela bianca

Nel corso della fiera teutonica gamescom, che vi invitiamo a seguire tutte le sere sul nostro canale Twitch, abbiamo potuto vedere alcune interessanti novità, poiché, nella seconda serata, denominata Future Game Show, lo spazio maggiore è stato lasciato alle novità in arrivo, con una quantità spropositata di indie e un vero e proprio festival dei cosiddetti Metroidvania. Durante l’evento è stato però anche mostrato un primo gameplay trailer intrigante di Layers of Fears, che aggiunge nuovi tasselli a quello che già conoscevamo. Ci eravamo lasciati con l’anteprima di quanto mostrato al Summer Game Festival, che trovate in questa pagina, ed ora, qualche mese dopo, finalmente il team polacco Bloober Team ha svelato le prime indiscrezioni sul gameplay. Il gioco, realizzato in collaborazione con lo sviluppatore polacco Anshar Studios, il cui sito ufficiale trovate in questa pagina,  si basa, come abbiamo detto, sui primi due episodi, Layers of Fear, Layers of Fear 2 ed anche sull’espansione Layers of Fear: Inheritance, ma rigiocarli in questa nuova versione darò sensazioni completamente nuove. Chiudete gli occhi e preparatevi ad ascoltare un disco classico dei Pink Floyd come Dark Side of The Moon del 1973, in una nuova versione remixata e completamente re-immaginata (parola chiave del concetto) in stile Dub Reggae giamaicano da zero. Esattamente questo  hanno fatto gli Easy Star All Stars con il loro stupefacente Dub Side of the Moon, uscito nel 2003, in occasione del trentennale, che potete ascoltare su YouTube, facendo fiorire uno dei mille volti della Psichedelia musicale, una esperienza quasi da sinestesia indotta, che farebbe la felicità del Maestro Jeff Minter. Cosa c’è di meglio per un autore se non rimettere mano dopo tempo alla sua opera per renderla migliore e più attuale? Non abbiamo parlato a caso di questi argomenti, poiché gli stessi sviluppatori parlano della loro creazione come di un viaggio psichedelico in prima persona nei meandri più reconditi del terrore, una esperienza che cambierà per sempre la vostra percezione della realtà, tingendola di rosso.

Bloober Team Layers of FearLa trama, originariamente sceneggiata in maniera magistrale da Andrzej Mądrzak, ci mette nei consunti abiti di un pittore che oramai entra ed esce dalla realtà, passando sempre più tempo all’interno delle visioni che generano i suoi quadri, e che, tramite loro, vuole realizzare l’utopia di ogni artista, ovvero creare l’opera perfetta, similmente a quanto sta facendo il team polacco di Rafal Basaj col suo titolo horror, verrebbe da pensare. Oltretutto, grazie alla presenza della side story Inheritance potremo avere a che fare anche con la figlia dell’artista, reduce da un trauma infantile, che decide di tornare nella casa di famiglia maledetta, dove si svolgono tutte le vicende. Vicende, peraltro, che ci troviamo noi giocatori a vivere in prima persona, e che la sapiente regia di gioco ci fa immedesimare ancora meglio di prima nei diversi attori che si avvicendano sul palco del terrore, urlandoci in faccia le loro paure più oscure, le loro ossessioni più malsane, trasferendo in noi quello che più li terrorizza. Da questo punto di vista la serie polacca è sempre stata molto efficace, grazie anche all’accompagnamento sonoro di Andrzej Mądrzak e all’ottimo doppiaggio in lingua inglese, non sappiamo se il titolo sarà supportato, al suo debutto in Italia, dalla localizzazione nella nostra lingua. Camminare all’interno dei claustrofobici corridoi della magione, con le luci dinamiche del potente Unreal Engine 5 capaci di terrorizzarci illuminando qualche particolare macabro, è davvero spaventoso. Le voci rotte dalla paura dei protagonisti, quei close-up così stretti delle azioni che stanno compiendo, in particolare all’interno di quello che pare un incendio durante quanto mostrato, ma che potrebbe essere un delirio mentale sinestetico o derivato dalla demenza pura, ci fanno sembrare gli ambienti stessi ostili, grazie anche ad effetti eco, oggetti che volano in maniera leggermente diversa da quello che vorrebbero le leggi della fisica, esattamente come fanno i poltergeist e gli spiriti maligni. E che dire di quelle catene fissate strettamente al muro, un vero simbolo della sofferenza più nera, quella mentale, da cui non si ha mai fuga. Interagire con gli oggetti, indagare sul senso degli ambienti, sempre con la paura addosso che ogni cosa possa rivoltarsi contro di noi, come quegli inquietanti quadri sporchi di rosso, che sembrano celare segreti inconfessabili e presenze impalpabili al loro interno. La realtà è alterata, e non è mai quello che sembra. Dal semplice teaser trailer al gameplay trailer di Layers of Fears molte cose sono cambiate dunque, ed ora abbiamo una idea più chiara delle dinamiche del gioco. Non vediamo l’ora di immergerci totalmente in questo mondo disturbante, magari nella penombra buia illuminata solo dalla fioca luce di una candela ormai consunta.

Piattaforme: PlayStation 5, Xbox Series X|S, PC

Sviluppatore: Bloober Team, Anshar Studios

Publisher: Bloober Team SA

Data D’uscita: inizio 2023

Layers of Fears di Bloober Team torna a mostrarsi con un primo gameplay trailer alla fiera gamescom, pronto a terrorizzare tutti gli appassionati di horror. La realizzazione del titolo, grazie all’utilizzo del motore grafico Unreal Engine 5 è davvero spettacolare ed immersiva, e la gestione dinamica delle luci in tempo reale è davvero una componente fondamentale per terrorizzare il giocatore, che nei momenti più impressionanti potrebbe non distinguere la realtà dai deliri dell’oltremondo. Un lavoro superbo per lo sviluppatore polacco, che, abbandonato il vecchio publisher Aspyr ora produce direttamente il gioco, che sarà disponibile nel 2023 su PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC sui canali Steam ed Epic Games Store.

Super Fabio Bros, al secolo Fabio D'Anna (ma non diteglielo: ancora soffre perché Facebook lo ha costretto a usare il suo vero nome), è un collezionista leggendario di videogiochi nonché super esperto di retrogaming. Ha organizzato due edizioni della mostra ARCHEOLUDICA ed è Responsabile della Collezione al museo VIGAMUS, ha collaborato con i portali specializzati Games Collection e Retrogaming History. Adora Super Mario, Pac-Man e le sue adorabili cagnoline. L'obiettivo finale della sua vita è possedere tutti e 2047 i modelli di PONG esistenti. Attualmente è a quota 69.... quindi augurategli lunga vita e prosperità.