Tower of Fantasy 2.0 Provato: nuovo deserto, vecchi problemi

Tower of Fantasy 2.0 Provato

Abbiamo provato Tower of Fantasy nella sua versione 2.0, viaggiando in lungo e in largo per le nuovissime terre desolate caratterizzate dal deserto di Vera. Vi ricorderete, o forse no, dell’MMORPG Action che abbiamo recensito tempo addietro (potete recuperare QUI la nostra recensione) e che, a dire il vero, per molte ragioni (dopo faremo un ripasso) non ci aveva pienamente impressionato. Ciononostante, non pensiate che l’approccio a questa espansione sia stato “di parte” o viziato dall’opinione che avevamo maturato del titolo vanilla. Semplicemente, era logico pensare, e infatti si è rivelato proprio questo il caso, che un’espansione per quanto ambiziosa non avrebbe reworkato i difetti che avevamo riscontrato, di natura troppo profonda e insiti nei codici immodificabili del gameplay. Tower of Fantasy, quindi, con questo 2.0 non si appella ai videogiocatori che alla release, datata agosto 2022 in Italia, decisero che il gioco non faceva per loro nella maniera più assoluta. Invece, questo è certo, compie un ulteriore passo in avanti a livello squisitamente contenutistico, rendendo entusiasti tutta la player base che, nel frattempo, aveva deciso che su alcuni difetti si poteva passare sopra, graziando Tower of Fantasy anche grazie al suo obiettivamente accattivante editor personaggio (o sarebbe meglio dire editor waifu?), e al colpo d’occhio fortissimamente anime di qualità (pur se non originale) che contraddistingueva le location; i nemici (Boss o mob comuni); i comprimari e, in generale, tutta l’avventura. Colpo d’occhio che a Vera e soprattutto nella città fluttuante di Mirroria non solo rimane, ma è addirittura più intenso. 

Tower of Fantasy 2.0 Provato

Tower of Fantasy 2.0 e le nuove location: Vera e Mirroria

Prima di tutto cerchiamo di capire perchè questo update è così importante da portare con sè la dicitura “2.0”. Un numero che in termini di ongoing games (videogiochi con DLC e contenuti in continuo sviluppo nel corso della loro vita ludica) è sinonimo di stravolgimenti, o rinnovamenti/aggiunte tanto vaste che “sembra quasi di giocare un sequel”. Genshin Impact, che come già affermato nella recensione completa di Tower of Fantasy non ci facciamo problemi a definire quasi più che una semplice fonte di ispirazione per il team della “Torre delle Fantasie”, è approdato sulle lande degli “update mastodontici” da tempo. Per di più con un discreto successo in termini di critica e pubblico. Nuovi territori da esplorare, nuovi personaggi con cui farlo, nuovi stralci di trama da scoprire attendevano i giocatori dell’action “Breath of The Wild Like”; dunque, aspettatevi lo stesso tipo di contenuti anche da Tower of Fantasy 2.0. Di nuovo, non che ci sia nulla di male a prendere un modello di “sviluppo ongoing” funzionante e applicarlo al proprio gioco; specialmente se il gioco è un MMORPG online, che può beneficiare di espansioni contenutistiche simili anche più di un “Genshin Impact” giocato per lo più in single player (per lo più, non “solo”, prima che si rischi di fraintendere). Il problema, però, è che mentre le meccaniche ludiche (combattimenti, esplorazione, varietà di situazioni ecc.) in Genshin possedevano un valore comprovato e la freschezza del “nuovo prodotto”, in Tower of Fantasy 2.0 la natura derivativa e la volontà di “prendere spunto” da chi prima di lui è riuscito nell’impresa di intaccare un certo tipo di target si fanno sentire più forti. Come era nel titolo vanilla, identicamente è oggi nell’espansione.

Tower of Fantasy 2.0 Provato

Così, ci siamo trovati a visitare le terre desertiche di Vera, puntellate di grotte, oasi, rovine misteriose e avamposti, pericolose in quanto abitate da fauna locale ostile e pericolosi eventi a tempo. Chiunque, giocatore di ritorno o nuovo player, potrà accedere in brevissimo tempo nella nuova location, semplicemente scegliendo in un dato momento dell’avventura di proseguire la storyline ambientata a Vera, piuttosto che quella tradizionale di Tower of Fantasy. Nel caso abbiate superato il livello 74, però, è bene sappiate che potete scontrarvi, passando attraverso spacchi dimensionali appositi, con due nuovi Boss da End Game decisamente più impegnativi della norma. Comunque: compiuta la selezione dell’area da visitare scoprirete anche che non ci sono solo le summenzionate dune e rovine ad attendervi in loco; ma anche una, quando va detto va detto, scenografica e “di Swordartiana memoria” città fluttuante di nome Mirroria. Se Vera è il territorio “open world” dove, esattamente come nelle precedenti aree di Tower of Fantasy, si svolgevano combattimenti, eventi randomici e missioni principali e secondarie, Mirroria funziona come un grande ed evocativo “hub cyberpunk” nel quale i giocatori possono socializzare e conoscersi. Inoltre, sempre a Mirroria è stata introdotta una Macchinetta Gachapon, di quelle da cui estrarre premi casuali contenuti nelle classiche “palline trasparenti”. All’interno della Gachapon, ovviamente, si possono trovare oggetti già pronti o le risorse utili per effettuare le pull (aprire i pacchetti acquistabili separatamente con dentro contenuti aggiuntivi, nuovi personaggi e armi o reliquie. Non ci addentreremo nel discorso “gacha o non gacha”, sappiatelo. C’è, è uno strumento portante in Tower of Fantasy, e tant’è.

A proposito di pull: Vera e Mirroria portano con sé anche due speciali banner a tempo: il primo dedicato al personaggio Ruby e il secondo a Saki Fuwa. Se siete abituè dei gacha game sapete come funziona, altrimenti: nei “pacchetti” speciali acquistati dal banner la probabilità di trovare i suddetti personaggi è più elevata del normale. Infine, per chiudere in bellezza questo paragrafo e addentrarci nella sezione più critica del provato, se giocherete a Tower of Fantasy 2.0 nel periodo di rilascio di Vera e Mirraria vi verrà regalata una box gratuita nella quale si cela una qualsiasi arma SSR (il livello di potenza e rarità massimo) a scelta. Fan e giocatori assidui: avrete dunque di certo di che divertirvi nel deserto di Vera; un’ambientazione che quanto a panorami anime e scorci interessanti non ha nulla da invidiare alle aree già visitate nelle location del gioco vanilla, pur avendo una carica immaginifica diversa e meno “abbondante”. Come quando (esempio illustre di tutt’altro calibro, che faccio solo per risollevarmi il morale e perché l’ho rigiocato da poco n.d.r.) in NieR Automata si passa dalla città al deserto circostante: tutto resta magnificamente invogliante all’esplorazione, ma la sensazione di equilibrio tra pieni e vuoti si sposta decisamente verso “i vuoti”. Forse per far risaltare maggiormente avamposti e rovine, nemici e varchi dimensionali? Probabile.

Avversari inediti, stessa rigidità generale

Come già anticipato, però, dopo averlo provato Tower of Fantasy 2.0 non ci ha soddisfatto, proprio come non era riuscito nell’impresa il gioco base senza espansione. Le ragioni restano esattamente le stesse, mitigate solo in parte da una maggiore abbondanza di contenuti, scontri, aree da esplorare che solamente i più dediti fan degli anime, delle “waifu” e degli “husbando” (ma abbiamo sviscerato in precedenza quale delle due categorie è favorita nel gioco…) avranno voglia di scoprire fino in fondo. Specialmente se sono contemporaneamente impegnati sia in Tower of Fantasy, che in Genshin Impact. Il titolo di MiHoYo continua infatti a essere un’alternativa diversa, per via della formula non MMO, la cui eleganza in ogni comparto ludico e narrativo sovrasta, nell’opinione di chi vi scrive, la sensazione di “ferruginoso” che invece aleggia costante in Tower of Fantasy. Il sistema di combattimento è sempre lo stesso, e non bastano alcuni scontri particolari con pochi Boss da End Game dotati di meccaniche uniche (nemmeno sempre, e nemmeno troppo interessanti  challenging) a cambiarlo. Tecnicamente non mi pronuncio: la versione alla quale abbiamo avuto accesso durante la prova era una early build che riceverà numerosi aggiornamenti, a detta degli sviluppatori, per migliorare, si spera di molto, prima e durante il periodo di rilascio definitivo (il 20 ottobre 2022). E quello del “tecnico” non è mai stato un vero problema per Tower of Fantasy post release, anzi. 

Piattaforme: PC, Mobile

Sviluppatore: Hotta Studio

Publisher: Level Infinite

Sono altri i modi con i quali, fra le altre cose, la natura ibrida tra mobile e PC ha minato Tower of Fantasy, 2.0 o no, e il suo combat system sulla carta così promettente e vario. Nella meccanicità dell’attivazione delle combo, nella mancanza di coerenza scenografica tra le movenze delle armi proposte, nella scarsa varietà della suddetta coreografia (due armi con movenze e peso molto diverse tra loro dovrebbero “sentirsi” diversamente pad alla mano… e invece). Come abbiamo scritto a inizio provato, però, eravamo coscienti del fatto che simili situazioni non potessero, per forza di cose, essere modificate nemmeno con un 2.0: semplicemente, fanno e faranno sempre parte di Tower of Fantasy. C’è chi non se ne fa o farà problemi, e preferirà concentrarsi sugli altri aspetti non originali, ma comunque di qualità, che a Vera e Mirroria restano caratterizzanti l’esperienza Tower of Fantasy 2.0: l’estetica anime, l’editor personaggio, le nuove possibilità di personalizzazione in termini di abiti, reliquie, armi e personaggi a esse collegat*. Ma compiendo operazioni unicamente legate all’aumento quantitativo di contenuti, è evidente che “chi nasce tondo, non può morire quadrato”.

Vive in simbiosi con la sua Switch, segnato da un'infanzia vissuta solo sulle console Nintendo portatili. Persino la sua prima console Sony è stata la portatile PSP, il che è tutto dire. Monta video da quando erano ancora di moda gli AMV su Dragon Ball, e si usava Movie Maker pensando di essere i nuovi Spielberg. Malato di giochi competitivi ed E-sport, ma anche dal lato opposto dello spettro di GDR e Story Driven, pochi titoli si salvano dalle sue spire, e solo perchè ogni tanto deve anche nutrirsi e dormire. Ha scritto questo testo, ma di solito non parla di sè in terza persona. Così, per dire.