Persona 5 Tactica

Persona 5 Tactica Provato: Issiamo lo stendardo della ribellione

Sono passati 4 mesi dall’uscita del primissimo trailer di Persona 5 Tactica, e nel corso di questi mesi la copertura di questo nuovo gioco strategico made in ATLUS è stata un po’ la mia “missione morale”. Che sia dopo l’uscita di un nuovo trailer o a una grossa fiera del settore come la gamescom, ho visto nascere e crescere questa nuova avventura dei Ladri Fantasma come se l’avessi sviluppato anch’io. Tra tanti dubbi e pochissime certezze che via via si sono sempre più affievolite e che oggi ci porteranno, dopo aver affrontato più o meno una manciata di ore di gioco, a trarre delle brevi ma chiare conclusioni in attesa di una recensione più articolata in un secondo momento. Beh che dire se non buttiamoci a capofitto in questo debriefing straordinario!”

Persona 5 Tactica: intrigo Metaversale

Nelle scorse anteprime ci siamo concentrati sui Ladri Fantasma e la loro buona dose di “sfiga”. Perché chiariamoci: in Giappone c’è sicuramente qualcosa che non va se il minimo sgarro di un politico o di un adulto un po’ troppo ingordo di potere è in grado di aprire le porte infernali del Metaverso o di una qualche dimensione alternativa al subconscio delle masse che negli ultimi 6 anni ha scandito il viaggio di Joker e compagnia cantante. Questa volta però, l’avventura del gruppo si presenta con un canovaccio piuttosto atipico per loro, in quanto vengono catapultati insieme al ristorante/bar/casa per delinquenti “LeBlanc” in un nuovo mondo senza un apparente motivo, alla mercé della dittatrice Marie che in quattro e quattr’otto pone Joker e Morgana in una situazione di estremo pericolo, costringendoli a una ritirata strategica nel momento in cui Erina – leader del Corpo Ribelle e unica oppositrice rimasta ai Legionari di Marie – arriva in loro soccorso.

Che si fa quindi? Ci si prepara al contrattacco, imparando le mosse e i punti strategici del nemico, con l’obiettivo di spodestare Marie e liberare il resto dei Ladri Fantasma dal suo “dominio mentale”, uno stato che li rende succubi della sovrana di questo Regno, annullando le loro personalità e portandoli ad agire secondo i suoi desideri, arrivando a imitare anche la sua irritante risata appartenente al classico cliché nipponico della “ragazzina viziata e petulante”. E così inizia – a colpi di pistola e Personae – la sommossa del Corpo Ribelle all’interno delle fortezze governate dai legionari, ed è proprio lì che Joker fa la conoscenza con un altro essere umano presente in questo mondo. Nonostante la sua apparenza intimidatoria, Toshiro Kasukabe appare come un uomo adulto caratterizzato da una particolare paura per il conflitto, rendendo le operazioni di salvataggio e fuga molto più complicate, e aggiungendo un elemento in grado di generare (in un primo momento) conflitto all’interno del gruppo a causa del suo ruolo di membro della Dieta Giapponese. Come politico infatti, Toshiro è a conoscenza delle gesta dei Ladri Fantasma e ne disapprova del tutto i metodi ortodossi con il quale questi ultimi si introducono nelle menti altrui per “rubare il loro cuore”. Ma cosa accade quando il conflitto è l’unica opzione possibile? Ancora una volta, il mondo di Persona 5 – dopo Zenkichi in Strikers e tanti altri nel gioco principale – ci mette nei panni di una figura in netto contrasto con i protagonisti e sarà interessante scoprire come queste due parti possano mescolarsi, co-esistere e crescere all’interno della narrativa sdoganata da ATLUS a suon di momenti comedy e illustrazioni still-frame.

Persona 5 Tactica

Joker + Morgana: Kingdom Battle

Una volta fuggiti dalle zone più pericolose del regno, Erina conduce Joker e Morgana all’interno del quartier generale dei corpi di ricerca… che casualmente assomiglia molto al Café LeBlanc. All’interno della base si concentrano tutte le dinamiche di teambuilding e preparazione ai combattimenti, permettendo quindi al giocatore di organizzare il proprio party assegnando loro nuove abilità, comprare ed equipaggiare nuove armi e soprattutto accedere alla Velvet Room per fondere le Sub-Personae da assegnare a ogni membro del team, riportando in auge (anche se in forma più contenuta) un concept che nella serie mancava dai primissimi anni del 2000 con Persona 2: Innocent Sin per PS1 (e rielaborato fedelmente nel suo remake per PSP), aprendo le porte a innumerevoli sinergie durante il combattimento. Tra semplici mosse di attacco come EigaGaru, Agi e altri colpi elementaliai buff più classici come TarukajaSukukaja e Rakukaja, spendendo decine e decine di punti abilità è possibile sbloccare anche mosse esclusive come Agguato, un colpo in grado di agire durante il turno nemico e renderlo inerme di fronte alla prossima offensiva, oppure indicare quale tipo di personaggio possa Concatenare le proprie azioni con gli altri membri del party, e quale invece potrà godere di ulteriori bonus agli HP e SP, un’ottima conoscenza del proprio move-set e dei vari effetti secondari e passivi sarà determinante per ottenere il meglio dal gruppo e aumentare in modo significativo le probabilità di vittoria durante gli scontri.

Entrati nel vivo del combattimento di Persona 5 Tactica, il giocatore si trova davanti a un campo da gioco non molto diverso da tanti altri rappresentanti del genere strategico come X-Com o il già citato Mario + Rabbids di Ubisoft Milano, con i Ladri Fantasma che possono spostarsi attorno ad esso con una “leggera libertà” di movimento. A meno di un comando specifico, ogni personaggio è in grado di avanzare e indietreggiare a proprio piacimento all’interno della board di gioco, alla ricerca del punto strategico più adatto per colpire il nemico oppure per trovare un riparo in grado di bloccare le offensive nemiche. Nel caso uno dei nostri personaggi o un nemico si trovasse senza una copertura o venisse disgraziatamente sbalzato fuori da essa tramite un colpo ravvicinato, l’attacco successivo garantirà un colpo critico e andrà ad attivare il classico loop di “attacchi concatenati” che caratterizzano le iterazioni moderne della serie e che anche in Persona 5 Tactica vengono trasposte secondo un rapporto 1 a 1, offrendo al giocatore turni potenzialmente infiniti e aprendo la strada alla Tripla Minaccia, una sorta di All-Out Attack che coinvolgerà ogni pedina nemica rinchiusa all’interno di una formazione triangolare dettata dal posizionamento dei nostri alleati. 

Persona 5 Tactica

Rispetto alla prova “parzialmente pilotata” della gamescom, rappresentativa di diverse sezioni del macro-tutorial iniziale, ci siamo trovati davanti a un gioco dal ritmo molto più frenetico di quanto ci aspettavamo. La possibilità di sfruttare le aperture nemiche per ottenere svariati attacchi “1More, e le possibilità di movimento offerte da quest’ultima ci hanno portati – anche a fronte di una sperimentazione al momento parziale delle meccaniche di gioco – a terminare gli scontri in un lasso di tempo non di molto superiore ai 2/3 turni di gioco. E se questo rappresenta una ricompensa non di poco conto, bisognerà vedere se questo canovaccio rimarrà costante anche durante le sezioni di gioco più avanzate e non porterà Persona 5 Tactica ad essere percepito – da una fetta molto più hardcore del pubblico – come un titolo poco bilanciato e non così impegnativo, con le diverse difficoltà selezionabili che agiscono da mero “effetto placebo” o da puro e sadico masochismo nel caso della modalità Spietata.

Oltre alle classiche missioni di storia, che suddividono i vari combattimenti e che presentano varie sfide secondarie da completare per ottenere ulteriori bonus in yen e punti esperienza, Persona 5 Tactica presenta anche delle missioni secondarie. Queste ultime non solo vanno a dare un ulteriore approfondimento al mondo di gioco e a mostrare dialoghi e situazioni uniche tra i vari personaggi, ma vanno anche ad aggiungere un modo di intendere il design delle mappe all’interno di un’ottica da puzzle game, rappresentando una piacevole e intrigante pausa dai ritmi serrati della narrazione e un potenziale banco di prova per migliorare la propria strategia, ottimizzarla e perché no ottenere ulteriori punti abilità da spendere per migliorare il proprio party. 

Piattaforme: PC, PS4, PS5, Xbox Series X|S, Xbox One, Switch
Sviluppatore: ATLUS
Produttore: ATLUS
Data di uscita: 17 novembre 2023

Insomma, dopo tutta questa attesa Persona 5 Tactica è uno spin-off valido? È ancora troppo presto per dirlo, siamo pur sempre all’interno delle battute iniziali del gioco e vi invitiamo caldamente a seguirci per scoprire – in sede di recensione – il verdetto finale sull’ultima avventura di Joker in giro per questi nuovi Regni del Metaverso. Ciononostante, questa prima prova diretta a “porte chiuse” senza limiti di tempo o di manovra ha mostrato dei piccoli vagiti di positività. Il mix di gameplay strategico e degli stilemi della serie Persona sembrano sposarsi bene, offrendo al giocatore un prodotto dal ritmo immediato e più digeribile, tutte caratteristiche che hanno fatto la fortuna del gioco originale nel 2017. Come detto però in chiusura, questo comporta anche il potenziale ritorno di alcune criticità che – se non considerate durante le fasi finali del titolo – potrebbero portare ad un endgame piuttosto piatto per chi magari mastica RPG Strategici al posto dei cereali e cerca nell’ultima produzione ATLUS una nuova sfida  appassionante e impegnativa.

Game Designer e scrittore, alla fine si è deciso ad aggiornare la propria bio dopo 50 anni di muffa. Perché va bene l'essere "cresciuti a pane e Tekken 2", ma a una certa arriva il momento di "voltare pagina".