Dragon Ball Sparking Zero Anteprima

Dragon Ball Sparking Zero Anteprima: L’inizio di un nuovo Tenkaichi Budokai

I The Game Awards sono spesso la sede di annunci inaspettati e che fanno parlare il pubblico generalista e non per diverso tempo. Nel caso dell’edizione del 2023 appena conclusa, la kermesse presentata da Geoff Keighley ha visto la riapparizione di diverse saghe videoludiche passate – in un modo o nell’altro – alla storia del medium. Tra queste, Bandai Namco ha rivelato finalmente i primissimi dettagli su Dragon Ball Sparking Zero, il ritorno della formula arena fighter dedicata all’opera magna di Akira Toriyama. Come si presenta il gioco dopo più di 10 anni di assenza e altrettanti anni di nuovo materiale originale pronto per essere adattato a una delle risse virtuali più famose di sempre? Scopriamolo in questa primissima anteprima.

Dragon Ball Sparking Zero

Proprio come ce lo ricordavamo

Ciò che rese la saga di Budokai Tenkaichi una sorta di pietra miliare nella storia dei tie-in d’epoca basati su popolari serie provenienti dal panorama shonen va attribuito alla sua formula di gameplay facile da imparare e in un certo senso difficile da assimilare nella sua profondità quando si vanno a toccare le meccaniche più nascoste, dando al giocatore la possibilità di librarsi in volo all’interno di scenari 3D circoscritti ma allo stesso tempo esplorabili e distruttibili in totale libertà utilizzando il proprio beniamino proveniente dalle varie sage che compongono il macro universo narrativo creato dal buon Toriyama. Colpi energetici, attacchi ad alta velocità, cannoni, fasci di luce, tecniche micidiali, trasformazioni iconiche e l’immancabile immagine residua. 

Tutti elementi che – a giudicare da questo primo trailer di presentazione – sembrano essere stati ripresi fedelmente ed espansi dalla stessa Spike Chunsoft, software house già ai tempi autrice dei primi tre capitoli usciti su PlayStation 2 e della tiepida ma altrettanto importante parentesi Raging Blast. E a questo proposito, Dragon Ball Sparking! Zero ha il potenziale di prendere un po’ da tutte le sue iterazioni, in quella che potrebbe rivelarsi il perfetto mix di meccaniche e sistemi in grado di rendere il gioco il più vicino possibile a quell’idea del “simulatore di Dragon Ball” abbozzato con i precedenti Budokai Tenkaichi, ma mai concretamente realizzato a causa delle limitazioni hardware di PS2, Wii, PS3 e Xbox 360. Anche magari per quanto riguarda un’eventuale componente online, da sempre vista come il pomo della discordia tra i fan degli arena fighter.

Dragon Ball Sparking Zero

Dragon Ball Sparking Zero: “Lights, camera… FIGHT!”

Come detto, Dragon Ball Sparking Zero sarà un titolo che beneficerà di ben oltre 15 anni di progressi tecnologici, a cominciare dall’utilizzo del rivoluzionario Unreal Engine 5 e che in questo primo trailer è stato in grado di mostrarci una grafica in cell shading che replica e rende omaggio allo stile di Dragon Ball nel miglior modo possibile. Se in passato ci siamo sempre dovuti accontentare di modelli dall’art-style un po’ troppo “artificiale e statico” nelle espressioni facciali, questa volta ogni combattente avrà la possibilità di mostrare il meglio della sua personalità, come nel caso di Broly che – riproposto nella sua versione del lungometraggio Dragon Ball Super: Broly – risulta tanto fedele alla visione di Toriyama, Tatsuya Nagamine e Kazuo Ogura, quanto travolgente. Anche a livello di regia delle animazioni speciali ci troviamo davanti ad un passo avanti non indifferente, con le classiche Kamehameha, Galick Gun e Sfere Letali che adesso sono in grado di creare tunnel e vortici d’aria per vendere meglio la forza di queste iconiche tecniche, e con le trasformazioni in Super Saiyan e mutazioni varie che – un po’ come a suo tempo fece Arc System Works con FighterZ – riprendono in tutto e per tutto le inquadrature e le movenze provenienti dal materiale originale.

Dragon Ball Sparking Zero

La speranza di un roster stellare

Prima ancora della chiusura del trailer che avrebbe specificato l’arrivo del gioco – in un ben poco specificato futuro – su PS5, Xbox Series X|S e Steam, i fan della serie hanno avuto modo di dare una piccola occhiata al roster dei personaggi che presumiamo verranno inclusi fin da subito all’interno di Dragon Ball Sparking Zero. Oltre ai classici Goku, Vegeta, Frieza, Broly, Yamcha, Majin Bu, Cell, Mr Satan e Future Trunks, sono stati mostrati anche personaggi provenienti dalle saghe più recenti come Bergamo, Jiren e Android 17 nella sua iterazione più recente, segno che anche questa volta ci troveremo davanti ad un roster finale che cercherà di includere il maggior numero di personaggi possibile, senza mancare di eventuali versioni alternative, power up unici e chi più ne ha più ne metta. Gli unici due dubbi che sorgono con queste premesse riguardano l’effettiva unicità e soprattutto inclusione dei personaggi “minori” come i “Soldati di Frieza”, che già nei precedenti capitoli non godevano di una cura nei dettagli che andasse oltre il minimo sindacale, sia sulla possibilità di vedere fin dal day one personaggi appartenenti ad universi narrativi alternativi come Dragon Ball GT, i vari lungometraggi, il multiverso instaurato da Dragon Ball Heroes e perché no anche il manga di Toyotaro.

Perché chiariamoci su una cosa: la serie di Dragon Ball Sparking è figlia di un periodo del mercato videoludico in cui non era possibile modificare i contenuti presenti su disco dopo il rilascio ufficiale del titolo, e che nella sua iterazione più rinomata sfondò la soglia dei 161 personaggi giocabili. Ma in un mercato odierno dominato da Season Pass e DLC vari, e con precedenti come Dragon Ball Xenoverse che a suo modo è diventato famigerato per la grande quantità di DLC prodotti nell’arco di ben 7 anni, siamo sicuri che questo nuovo capitolo in arrivo non subirà la stessa sorte? In che modo Spike Chunsoft e Bandai Namco in primis suddivideranno il roster tra “personaggi base” e “personaggi a pagamento”, senza alienare del tutto una certa parte del pubblico ancora restia a voler supportare lo sviluppo di nuovi moveset, modelli e animazioni?

Piattaforme:  PlayStation 5, Xbox Series X|S, PC

Sviluppatore:  Spike Chunsoft

Produttore: Bandai Namco

Data D’uscita: TBA

Quanto visto ai The Game Awards 2023 non è altro che un piccolo assaggio di ciò che Dragon Ball Sparking Zero promette ai fan più sfegatati e fedeli delle avventure di Goku & compagni e indubbiamente le prime impressioni scaturite da questo primo trailer sono più che positive. La sola idea di rigiocare un capitolo della serie Budokai Tenkaichi nel 2025 (o magari nel 2024) risveglia un senso di nostalgia ed emozione che solo chi è cresciuto a “scazzottate e analogici rotti” potrà comprendere. Tuttavia, dal punto di vista critico ci sono ancora alcune zone d’ombra e dubbi che Bandai Namco e Spike Chunsoft dovranno chiarire durante la comunicazione di questo titolo. Una però è certa: la barra delle aspettative instaurate da ben oltre 10 anni di attesa è molto alta… forse anche troppo.

Game Designer e scrittore, alla fine si è deciso ad aggiornare la propria bio dopo 50 anni di muffa. Perché va bene l'essere "cresciuti a pane e Tekken 2", ma a una certa arriva il momento di "voltare pagina".