Siamo stati al Milan Games Week 2021, abbiamo visitato i suoi negozi e ficcanasato tra i vari stand. Reduci da quest’esperienza, ci siamo fatti un’idea di ciò che la mostra mette a disposizione dei gamer, quindi se avete in progetto di visitare il padiglione 12 di Fieramilano non vi resta che agguantare penna e taccuino e iniziate a prendere appunti. Prima di partire con i consigli, tuttavia, ci preme ricordarvi che questa prima Games Week post-quarantena è una Games Week particolare sotto molti aspetti: non solo ha congiunto le forze con il noto Cartoomics, ma il settore fieristico e quello videoludico sono reduci da due anni molto complessi, con il risultato che l’intera esperienza ha infine gettonato per un look “anno zero”, ovvero ha preso lo slancio per una nuova ripartenza.

Se state leggendo queste righe è facile che in casa vostra ci sia un qualche apparecchio videoludico; che sia una console last-gen, un PC o un’ambitissima PlayStation 5, diamo per scontato che abbiate insomma la possibilità, almeno sul piano teorico, di sperimentare un buona fetta dei titoli immessi sul mercato. Per questo motivo, riteniamo che la prima cosa da fare varcati i cancelli sia quella tuffarsi su tutte le forme di intrattenimento che non potrete mai e poi mai godervi in uno spazio domestico.
Nello specifico suggeriamo di concedere priorità allo stand D02, stand in cui troverete in combo 2watch e Gieffe Videogames, aziende che stanno mettendo a disposizione del pubblico impressionanti piattaforme in realtà virtuale e postazioni ottimizzate per i giochi di guida. Perché partire proprio da qui? Perché la gestione della coda è digitale, quindi non dovrete rimanere fisicamente fermi ad aspettare il vostro turno e potrete continuare con le vostre esplorazioni fino al sopraggiungere del vostro turno. Va sottolineato inoltre che, complice la natura dell’esperienza, la lista d’attesa si riempie a una velocità disarmante, quindi vale la pena muoversi quanto prima.
Gli amanti delle corse potranno trovare un’alternativa più accessibile nell’area Mercedes (B37), con il brand automobilistico che ha schierato un simulatore al fianco del team di esport Mkers, il quale sta peraltro cercando nuove reclute con il progetto “Be the next driver”. Non troppo distante è possibile trovare anche l’arena virtuale imbastita da Looper Space (A23), azienda specializzata in VR Location Based incentrata su modalità multi utente. In parole povere avrete la possibilità di partecipare a partita a otto giocatori in un “ring” che concede massima libertà di movimento, il tutto sfruttando videogame progettati direttamente in-house e non presenti sul mercato convenzionale.
Ultimo, ma non ultimo, vale la pena ritagliarsi del tempo da dedicare ai vecchi cabinati dal gusto vintage. A onor del vero, questo genere di prodotti d’intrattenimento sono dispersi strategicamente a macchia di leopardo in modo da attirare l’attenzione su quelle bancarelle che nulla hanno a che fare con i videogames – si veda l’area Absolute Vodka -, tuttavia è assolutamente da visitare l’”arcade universe” (B01) curata da Artigiancab, azienda che si è specializzata nel creare cabinati di ogni genere e forma. In questa sede non avrete solamente modo di rivivere a colpi di joystick alcuni classici, ma troverete anche un Super Mario Land proiettato su un GameBoy gigante e un Super Mario Bros. da sperimentare usando un controller che funge anche da tavolino da caffè.
Il nuovo mondo è in mano agli indipendenti
Il Milan Games Week 2021 non pullula certamente di anteprime hands-on del settore AAA, tuttavia la situazione è estremamente diversa se si orienta il proprio interesse verso la scena indipendente. Nonostante sia poco visibile e perlopiù adombrata da quel gigante che è GameStop, l’area “indie dungeon” (A44) regala un’ampia gamma di sorprese entusiasmanti. Volendo andare sul sicuro, per esempio, è possibile puntare sul già discretamente celebre adventure-fantasy The Darkest Tales, ultima fatica del gruppo bolognese Trinity Team, gruppo peraltro già noto per lo Slaps And Beans che ha tradotto in chiave videoludica i classici cinematografici di Bud Spencer e Terence Hill.
Al di là di The Darkest Tales, tutta l’area indie meriterebbe una fetta considerevole del vostro tempo, se non altro perché in uno spazio ridottissimo si mettono in bella mostra ben 18 sviluppatori, molti dei quali hanno approfittato dei tempi di pandemia per raffinare delle chicche di tutto rispetto. Tra questi vale la pena nominare Fantasia: Furry Road, coloratissimo titolo di Fantastico Studio il cui design si poggia interamente sull’immaginario dell’illustratore romano Emanuele Olives, artista visivo che potete trovare sul posto, nonché persona con cui è estremamente piacevole scambiare quattro chiacchiere.
C’è n’è veramente per tutti i gusti: dalle avventure grafiche (Venice 2089, Extracoin), agli action-adventure (Racoonie: Legend of the Spirits), passando dai soul-slike (Ascent) e dai sci-fi (Sunset). In pratica, questo “dungeon” semi-nascosto ospita tutta una serie di talenti che sono in grado di regalare esperienze divergenti dai canoni mainstream puntando su produzioni che sanno focalizzare al massimo risorse ed estetiche partorendo creature che trasudano carattere. Un esempio? The Timeless Child, escape room videoludico cooperativo, è nato come mero progetto accademico, ma è allo stesso tempo stato benedetto da una consapevolezza, una cura e un brio tali che nella sua semplicità riesce a garantire intriganti dinamiche di gioco che sfruttano un gameplay asimmetrico che spinge gli utenti a interagire come non mai.
Testate i futuri acquisti
Abbiamo citato GameStop e a GameStop non si sfugge. Una fetta significativa del padiglione di Games Week è stato monopolizzato dal colosso statunitense, il quale ha fagocitato al suo interno anche l’intero settore dedicato a Nintendo Switch. Sopravvivendo alla coda all’ingresso, è possibile assaporare quella che, senza mezzi termini, è una bolgia digitale di titoli d’alto profilo. Final Fantasy VII Remake, Resident Evil Village, Assassin’s Creed Valhalla, Far Cry 6 e molti altri, titoli a cui si va poi ad aggiungere la libreria della grande N con esponenti quali Metroid Dread, Ring Fit Adventure, Mario Golf, Super Smash Bros, Monster Hunter Rise e così via. In tutto questo oceano di possibilità emerge un esemplare atipico che nel suo piccolo attira l’attenzione: Laboratorio di videogiochi, gioco Nintendo Switch non particolarmente noto che, tuttavia, in occasione della fiera si è ricavato dignitosamente un angoletto tutto per sé.
Volendo continuare la gimkana delle opportunità d’acquisto, è possibile visitare anche lo stand di Hwawei (B31), brand che mette a disposizione i propri telefoni per collaudare qualche app e impiega i suoi schermi desktop per vivere sulla propria pelle gli orrori di Back 4 Blood, sequel spirituale del celebre Left 4 Dead. Se dopo tutto questo avete ancora tempo e voglia da dedicare ai videogame – va ricordato che c’è l’intera sezione dedicata ai comics, nel padiglione limitrofo -, è il caso di concludere la giornata infrattandosi in A43, così da incrociare la bancarella che ospita il controverso Call of Salveenee. Controller alla mano, sarà possibile interpretare alcune delle più celebri figure della politica italiana, esplorando un sistema di gioco terribile e trash che enfatizza all’estremo i lati grotteschi del discorso pubblico ai tempi dell’infotainment. Call of Salveenee, inutile dirlo, non è mai defluito nella grande distribuzione, quindi questa potrebbe essere la vostra grande occasione per poterlo vedere finalmente dal vivo.