Progettata come una cuffia chiusa con microfono senza troppi fronzoli, i nuovi auricolari da gaming cablati Astro A10 Gen 2 di Logitech rappresentano un’opzione decisamente valida per quanti cercano un dispositivo audio meritevole e alla portata di tutte le tasche: quasi cinque anni dopo l’uscita delle Astro A10 originali, Logitech ne ha completamente rinnovato il design, realizzando un auricolare da gioco entry-level completamente rinnovato.Il microfono non rimovibile potrebbe non essere il massimo, e la mancanza di audio surround è un po’ deludente, ma il loro rapporto qualità/prezzo le rende molto appetibili.
Astro A10 Gen 2: pochi sacrifici, tanta convenienza
Le Astro A10 originali sono state commercializzate cinque anni fa e hanno continuato ad essere una buona alternativa nella linea economica prodotta da Logitech. Queste Astro A10 Gen 2 costituiscono un gradito aggiornamento e sono già disponibili per l’acquisto alla modica cifra di €59.99. Come altri dispositivi della società svizzera, le Astro A10 Gen 2 sono disponibili in un discreto assortimento di colorazioni piacevoli, tra cui nero, bianco, menta, grigio e lilla. A parità di caratteristiche, le Logitech rivaleggiano con le Corsair HS50, che tuttavia da listino costano leggermente di più. Uno dei lati negativi delle Astro A10, come anticipato, è l’assenza del Dolby Surround 7.1, ma del resto si tratta di uno standard presente in genere su dispositivi di fascia molto più alta come le Void Pro, sempre della Corsair, per le quali dovrete sborsare almeno il doppio della cifra. Forse l’unica opzione che si colloca nella medesima categoria di spesa sono le Razer Kraken X Lite, che però soffrono di una qualità costruttiva e sonora non proprio eccelsa. L’impianto delle Astro A10 Gen 2 è leggero ma robusto, dal peso complessivo di appena 246 grammi. Inoltre, è dotato di un archetto imbottito e di padiglioni in memory foam, entrambi incredibilmente comodi, che rendono l’auricolare un piacere da indossare anche durante le sessioni di gioco più lunghe. Dal punto di vista estetico, dimensioni e intelaiatura sono piuttosto vistose, benché riescano a prendere le distanze dalle cuffie più pacchiane e generiche con una semplice combinazione di colori opachi e loghi stampati tono su tono, che le rendono accettabili anche in contesti più professionali come videoconferenze e riunioni di lavoro.
Dato il prezzo contenuto, Logitech ha comprensibilmente ridotto le caratteristiche di design che ci saremmo potuti aspettare da un paio di cuffie premium: ad esempio, avrei apprezzato tantissimo l’inclusione di un microfono asportabile data la mia particolare predilezione per i titoli e le campagne in solitaria, ma capisco bene che anche solo questo aspetto avrebbe comportato un significativo rincaro. L’asta del ricevitore resta comunque orientabile e fa persino le veci di un pulsante mute, grazie ad una funzione intelligente che disattiva l’ingresso audio ogni volta che si gira il microfono integrato verso l’alto, lontano dal viso. Sebbene un comando del genere resti indubbiamente più comodo associato ad un tasto, è un bene che le Astro A10 prevedano la possibilità di silenziare il microfono poiché di solito è un attributo che non sempre viene preso in considerazione dalle cuffie di fascia più bassa. Parimenti, il cavo audio con jack da 3,5 mm incluso nella confezione non è intrecciato e quindi è più incline a torcersi e strapparsi, ma la sua rimovibilità è a conti fatti un vantaggio e quindi, nella peggiore delle ipotesi, si può sempre comprare una sostituzione a buon mercato senza dover gettare via l’intero auricolare, anche se magari dovrete rinunciare alla rotella per il controllo del volume.
Un sonoro davvero spaziale
La qualità audio delle Astro A10 Gen 2 è complessivamente buona: che siano i fischi dei proiettili nelle mappe di Call of Duty: Warzone, il motore delle auto cui ci accostiamo in Forza Horizon 5 o gli inconfondibili richiami del Re delle Tempeste e dei suoi scagnozzi in Demon’s Souls risuonano nitidi e ben definiti nelle orecchie, coadiuvati da un ottimo supporto stereo direzionale che consente di percepire con estrema precisione l’angolo di approccio degli elementi ostili. E vi assicuro che l’effetto sarà decuplicato quando proverete un qualsiasi survival horror che trae vantaggio (a vostro discapito) proprio da espedienti sonori del genere, come Visage… positivo anche il giudizio relativo al semplice ascolto di musica in fase di studio o di lavoro, grazie all’eccezionale insonorizzazione passiva delle imbottiture che garantisce concentrazione assoluta, mentre è solo discreta ma comunque accettabile la resa del microfono, che riesce comunque a svolgere il suo mestiere. Il più grande punto di forza delle Astro A10 Gen 2 è senza ombra di dubbio la capacità di supportare la maggior parte delle piattaforme da gioco in circolazione, inclusi PC, Mac e smartphone/tablet: il summenzionato jack è in grado di collegarsi a qualsiasi cosa, dai pad della PlayStation 5 a quelli dell’Xbox Series X|S, fino a qualunque modello di Nintendo Switch possediate. All’interno della confezione troverete anche uno splitter qualora il vostro computer sia dotato di porte differenti per l’ingresso del microfono e l’uscita degli altoparlanti, mentre se avete intenzione di testarli con un dispositivo mobile Apple dovrete procurarvi un adattatore Lightning a parte.
Le Astro A10 Gen 2 rappresentano un apprezzabile upgrade degli auricolari economici prodotti da Logitech. Se avete bisogno di un paio di cuffie pronte all’uso per tutte le vostre console, smartphone, PC o Mac, ve le raccomando a occhi chiusi. Se invece state cercando una resa acustica strabiliante, allora dovreste prepararvi a spendere qualcosina in più: puntare ad un paio di cuffie che supportino il surround 7.1 potrebbe essere un buon inizio ma, a parte questo, nella loro fascia di prezzo le prestazioni offerte dalle Astro A10 Gen 2 sono sorprendentemente affidabili.