Il gioco di basket di EA fa qualche passo avanti, ma ancora non basta a spodestare sua maestà NBA 2K.
Il brand NBA Live di Electronic Arts ha totalizzato in 15 anni di onorata carriera videoludica oltre 35 milioni di copie vendute, facendo incetta di premi come “miglior simulazione cestistica del pianeta” in più di un’occasione. Questo accadeva prima dell’arrivo sul mercato del team Visual Concepts (fondato da ex dipendenti della stessa EA) e della serie NBA 2K che ha letteralmente preso a schiaffi il blasonato marchio di EA, soprattutto negli ultimi episodi.
Il nuovo NBA Live 10 presenta – come sempre – un testimonial di primo piano (Dwight “Superman” Howard) e numeri di un certo spessore: 30 arene riprodotte ad arte, 500 tipi di scarpe o 90 canotte disponibili e via di questo passo. Ma – come sempre – evidenzia ancora diverse lacune. Provando più volte NBA Live 10 abbiamo avuto la sensazione che il titolo di EA Canada sia una sorta di cantiere aperto, con interessanti segnali di ricostruzione, visto che in alcuni aspetti sono state scippati elementi chiave del team di Visual Concepts per invertire questo trend negativo.
Che dire, quindi? Che gli alter ego virtuali fatti di poligoni e texture fanno la loro figura sui TV ad alta definizione: anche se alle volte sembrano un po’ plasticosi, sfruttano nuove animazioni e una maggior velocità e varietà nell’esecuzione dei gesti atletici. Rispetto al basket proposto da Visual Concepts, però, NBA Live 10 deve ancora progredire molto sul piano della giocabilità. Per esempio, nonostante il tanto decantato “freestyle control” (i classici “one-on-one” sono davvero esaltanti) non è così facile passare il pallone al compagno designato, così come le rimesse laterali si risolvono spesso nel caos più totale con una numero spropositato di palle perse.
Vincere una partita in NBA Live 10 significa “tirare meglio” del proprio avversario, visto che la cosiddetta fase difensiva, nonostante le dichiarazioni degli stessi sviluppatori, non presenta miglioramenti significativi. Il punto di forza di questa edizione rimane la cosiddetta “Stagione Dinamica” (il servizio è stato sviluppato da Synergy Sports Technology) che aggiorna la simulazione di EA Canada in tempo reale con risultati, infortuni, tendenze, andamento delle squadre e molto altro. Il “Dynamic DNA”, invece, adegua i parametri dei vari giocatori presenti in NBA Live 10 alle loro controparti reali, per la gioia di tutti gli amanti del basket a stelle e strisce. Infine, l'”Adidas Live Run” permette sfide 5 contro 5 online, anche se talvolta ci è capitato di assistere a fenomeni di lag e di poca sincronia tra le partite.
Ogni franchigia è stata potenziata per quanto riguarda il playbook e i giocatori hanno a disposizione un buon numero di offensivi/difensivi da chiamare rispetto al passato. La modalità “Dinastia”, invece, propone una serie di problematiche tutte da risolvere, in primis lo scambio dei giocatori, che purtroppo non funziona in modo realistico.