Tom Clancy's H.A.W.X. 2 – Recensione PS3/Xbox 360

I cieli di Ubisoft si riempiono di nuvole nere.

Siamo così arrivati al secondo episodio di H.A.W.X., diventato praticamente l’unico antagonista allo strapotere di Ace Combat in questa generazione di console. C’è da dire che Namco non si è un granché impegnata a sfornare nuovi capitoli del suo gioiello negli ultimi anni: dopo aver prodotto ben sei giochi della serie fra PlayStation 1 e 2, ha praticamente mollato il colpo, relegando alla sola Xbox 360 la meraviglia del combattimento aereo. L’anno prossimo avremo modo di vedere come si comporterà Assault Horizon, ma per ora tocca accontentarci di quel che passa il convento, soprattutto se siete possessori di PlayStation 3.

Il primo H.A.W.X., uscito un anno e mezzo fa circa, non era un brutto gioco tutto sommato. Certo, volava proprio con le stesse ali del suo diretto concorrente, senza troppa ispirazione, ma riusciva moderatamente a coinvolgere e, tutto sommato, faceva il suo sporco lavoro. La classica situazione dove più che mai vale il concetto del “senza infamia, né lode”.

Per H.A.W.X. 2, quindi, era più che lecito attendersi grossi miglioramenti su tutti i fronti, cercando magari di rendere le missioni più originali del solito “spara e dimentica” e andando a colmare alcune evidenti lacune che gli impedivano di decollare (è proprio il caso di dirlo) completamente.
Cosa si sono inventati quindi gli sviluppatori romeni per indurci a strapparci i capelli dalla gioia? Poca roba davvero… e anzi, possiamo anticiparvi che siamo di fronte a un seguito che è decisamente al di sotto di tutte le aspettative.

Partiamo dal discorso delle missioni. Ubisoft ha previsto una struttura completamente lineare (e fin qua non ci sarebbe nulla di male). Quel che purtroppo lascia perplessi è la bizzarra amalgama fra combattimenti aerei e quello che abbiamo definito “tiro al piccione”. In pratica, in numerosi frangenti vi troverete a controllare un mirino per colpire determinati obiettivi: una formula che poteva anche starci per un paio di missioni, ma non certo occupare mezzo gioco.
Le sezioni in questione vi vedono generalmente a bordo di qualche aereo-drone, ad alta quota, su una mappa che ricorda parecchio Google Maps. Alle volte dovrete colpire “chirurgicamente” edifici o mezzi nemici, altre semplicemente piazzare dei segnalatori in giro. In ogni caso non proprio l’esperienza più eccitante del mondo e, soprattutto, uno schema di gioco a dir poco vetusto.

NOIA VOLANTE, PERICOLO COSTANTE
Per quanto riguarda, invece, la parte più classica (quella cioè dove si vola e si spara come dei disperati) non si può certo condannarla a prescindere. Ciò detto, i veterani di Ace Combat non troveranno nulla che non abbiano già sperimentato in precedenza. Si tratta, come sempre, di abbattere tutti gli obiettivi che ci vengono indicati, fossero caccia nemici come postazioni terrestri, cercando di farlo nei giusti tempi e, soprattutto, seguendo pedissequamente gli script decisi dai programmatori. Non vi saltasse in mente di mettervi a fare i topgun della situazione, altrimenti la missione fallirà in men che non si dica.

I combattimenti fra aerei non sono nulla di particolare, anche se non di rado vi troverete in situazioni di dogfight dove conta più smitragliare il nemico che non tirargli addosso un paio di sidewinder. Non sarebbe neppure male, ma ogni tanto è davvero snervante.

La trama ve la risparmiamo, essendo l’ennesimo pastrocchione fantapolitico fra americani, russi, separatisti, terroristi e altri personaggi di cui davvero non se ne può più. Soprattutto, la storia è raccontata in modo così blando che viene da chiedersi perché mai la si debba seguire con un minimo di attenzione.

Il problema di H.A.W.X. 2, forse, è tutto qui. Il gioco è fondamentalmente noioso, le missioni presto tendono ad assomigliarsi un po’ tutte e non esistono variabili di alcun genere. Manca persino la possibilità di scegliere il proprio aereo e il relativo armamento, una cosa che esiste in Ace Combat fin dagli esordi… e parliamo di 15 anni fa!

Il motore grafico fa il suo lavoro ma, nonostante la topografia accurata e una realizzazione dei velivoli decisamente notevole, manca quel tocco di fotorealismo che avrebbe fatto davvero la differenza, probabilmente per colpa dell’illuminazione e della palette cromatica. Permangono poi scelte davvero incomprensibili, come il fatto di utilizzare per le sequenze d’intermezzo dei video che poi sono fatti proprio con l’engine di gioco: il problema è che sono scattosi e pure compressi male, specialmente su Xbox 360. Non parliamo poi del bug più ridicolo di sempre: mettiamo che vi trovate in rotta di collisione contro qualcosa (il suolo, come una montagna), state per fare manovra e, puff, parte una filmato, secondo voi cosa succede alla fine? Che ripartite dal punto in cui eravate prima dello stacco? No, succede che vi trovate con l’aereo spatasciato da qualche parte. Son belle cose.

Insomma, H.A.W.X. 2 è una delusione. Magari vi regalerà qualche oretta di divertimento con il multiplayer, ma tolto quello rimane davvero poco.