Nelke e The Legendary Alchemist Ateliers of the New World Recensione

Nelke e The Legendary Alchemist Ateliers of the New World

Nelke e The Legendary Alchemist Ateliers of the New World | La serie Atelier torna su PlayStation 4, Steam e Nintendo Switch con un titolo che mescola generi diversi, offre molti personaggi e regala tanta dolcezza. Abbiamo provato in anteprima per voi Nelke e the Legendary Alchemist Ateliers of the New World, un gioco dalle molte potenzialità riunite in una forma originale e accattivante. I colori accesi, la grafica stile manga e l’estrema dolcezza della storia e dei suoi protagonisti, potrebbe dare l’impressione che si tratti di un titolo dedicato a un pubblico poco maturo ma anche rivelarsi una semplice copertura. A tutto questo bisogna aggiungere una meccanica di gioco, sia nel lato manageriale che in quello JRPG, complessa, stimolante e coinvolgente a cui abbiamo la possibilità di accedere gradualmente, imparandone i processi così da dominarne le diverse opzioni. Bisogna poi ammettere che la trama principale, seppur lineare e con pochi colpi di scena, ci trasporta in una tenera fiaba, adatta a coloro che non vogliono perdersi nei meandri di una storia tortuosa o eccessivamente violenta o per tutti quelli che desiderano concentrarsi sull’azione principale. Se a questo aggiungiamo la presenza di molti personaggi più o meno secondari, gli alchimisti più famosi dei titoli Atelier, Nelke & the Legendary Alchemist Ateliers of the New World si presenta come un titolo promettente. Un videogioco malleabile, dalle molte sfaccettature, che cerca di andare a colpire diverse tipologie di gamers. Se la strategia e la creatività della casa produttrice abbia raggiunto i suoi obiettivi, potremo scoprirlo solamente dopo un’analisi più attenta di tutti gli aspetti che compongono questo curioso titolo.

Nelke e The Legendary Alchemist Ateliers of the New World

Il perfetto intro a una storia magica

Nelke e The Legendary Alchemist Ateliers of the New World: la storia di Nelke

Tutta la narrazione ruota intorno alla figura di Nelke, una ragazza dalle nobili origini, appena uscita dall’Accademia, il cui padre le ha permesso di diventare governatrice del villaggio di Westbald. Il suo ruolo principale, quindi, sarà quello di far crescere questo piccolo lembo di terra per farlo diventare una città popolata e prosperosa. Ad aiutare questa tenera ragazza ci saranno diversi personaggi che potranno essere messi ad amministrare luoghi specifici del villaggio, costruiti man mano che andiamo avanti nelle vicende, o darci aiuto nelle nostre esplorazioni. La dinamica di gioco, però, non si chiude qui. Nelke, durante i suoi anni di studio, ha acquisito molte conoscenze che le permettono di amministrare nel migliore dei modi Westbald. L’unico traguardo che la ragazza non è riuscita ad ottenere, è quello di diventare alchimista, ruolo che l’ha sempre affascinata e che, nonostante il fallimento, continua ad essere un punto centrale della sua esistenza. In particolare, Nelke ha un chiodo fisso: indagare sulla leggenda del Sage of Granzweit e rintracciare le magiche rune che testimoniano il suo passaggio. Per questo, appena il suo ruolo le lascia del tempo libero, parte a esplorare i dintorni del villaggio, sia per trovare materiali necessari alla crescita di Westbald, sia per trovare nuovi indizi sulla misteriosa leggenda. Questi due elementi, uniti a una grafica palesemente manga tendente al genere Shojo, rendono il videogioco molto ambiguo anche se piacevole e rassicurante. Per chi è abituato a trame più complesse, piene di scontri, siano essi fisici che psicologici, il rischio è di cadere in una sensazione di diffidenza e sospetto nei confronti di qualunque nuovo personaggio si incontri (“Eccolo, sono sicuro che sarà lui a tradirmi”, “ Questa ragazza ha qualcosa da nascondere”, etc.), senza riuscire ad accettare che sia tutto esattamente come lo si vede: carino e coccoloso!

Nelke e The Legendary Alchemist Ateliers of the New World: la struttura del gioco

Tanto la trama è abbastanza lineare e la grafica rassicurante, così la meccanica di gioco di Nelke e The Legendary Alchemist Ateliers of the New World è complessa, rivelandosi una sfida soddisfacente e a tratti appassionante, sopratutto per coloro che non sono avvezzi ai giochi manageriali ma stanno ricercando nuovi orizzonti. Ci lanciamo allora alla scoperta di questo titolo che, a nostro parere, fatica un po’ a decollare e alle volte scorre in maniera troppo lenta. La prima ora di gioco è interamente dedicata a conoscere i personaggi principali come Nelke, il nostro alter ego digitale, la cameriera-tuttofare-guardia del corpo Misty o il giovane e aitante, anche se un po’ impacciato, capovillaggio Kunos. La trama viene presentata immediatamente attraverso una serie di dialoghi che appaiono all’interno di simpatici box sullo schermo e ogni nuovo personaggio viene corredato da un piccolo papiro che contiene nome, cognome e titolo ironico, elementi che si ripeteranno a intervalli regolari durante la storia. Dopo l’arrivo di Nelke al villaggio di Westbald, veniamo immediatamente catapultati all’interno della meccanica di gioco che alterna le fasi di crescita cittadina, chiamati Weekdays, alle Holidays, in stile JRPG dedicate all’esplorazione e a momenti social. L’alternanza dei due va a formare un turno di gioco, metodo di scansione del tempo determinante per completare missioni specifiche. In maniera graduale apprendiamo le basi e solo dopo 3 turni assistiamo al video iniziale dove possiamo ammirare la maggior parte dei personaggi che incontreremo durante l’avventura, tante ragazze carine e sorridenti che popoleranno in futuro la metropoli incantata che ci accingiamo a costruire.

Nelke e The Legendary Alchemist Ateliers of the New World

Tanti personaggi dallo stile curato

Il look generale del videogioco ha uno stile che fonde insieme elementi tipici del Medioevo a quelli caratteristici della fine dell’800, tutto sempre molto colorato e onirico. Un mondo che iniziamo a conoscere fin dalle prime battute grazie al lungo, anche se necessario, tutorial che siamo costretti a completare. Questa struttura, però, ci presenta in maniera accessibile tutte le basi, rendendo chiaro fin da subito che in Nelke e The Legendary Alchemist Ateliers of the New World, ogni scelta deve essere ponderata con attenzione. Le azioni che possiamo fare, infatti, sono limitate nel tempo, sia nella fase manageriale che in quella di esplorazione, e diverse volte ci troveremo a dover operare delle decisioni importanti, scegliendo se favorire il completamento di una missione oppure la crescita della città. La sigla iniziale, inoltre, funge da perfetta linea di demarcazione tra un prima, durante il quale siamo assistiti in maniera precisa e puntuale sulle azioni da svolgere, e un dopo, dove lo scettro del comando è totalmente nelle nostre mani. È in questo momento che il mondo di Nelke ci si apre davanti in tutta la sua accattivante complessità.

Nelke e The Legendary Alchemist Ateliers of the New World: una città da far crescere

La fase manageriale di Nelke e The Legendary Alchemist Ateliers of the New World è denominata Weekdays ed è dedicata allo sviluppo del villaggio di Westbald. Durante questa fase, abbiamo accesso a un menù che elenca in maniera chiara tutte le operazioni che è possibile eseguire, collocate sulla sinistra dello schermo, mentre la parte restante dello spazio è occupata da un’accattivante immagine dall’alto del nostro villaggio allo stato attuale, utile per avere una visione complessiva dello sviluppo. In alto abbiamo una visualizzazione grafica della soddisfazione dei cittadini, espressa in percentuale, il numero di persone residenti in quel momento sul nostro territorio e un fondamentale portafoglio per tenere sotto controllo le nostre finanze. Cosa può chiedere di più un amministratore? Il menù delle decisioni è composto da diverse voci, capeggiate da un contatore dei turni attualmente giocati. Attraverso il tasto Request potremo accedere in maniera diretta alle principali funzioni lavorative del villaggio, ossia la creazione alchemica, la vendita e la produzione di materie prime. Per ogni tipo di lavoro possiamo scegliere a chi affidare la singola gestione dell’attività, permettendoci di selezionare il personaggio migliore per caratteristica e, a seconda del tipo di incarico, cosa vendere, creare o produrre. È qui che decidiamo di realizzare prodotti di prima necessità da vendere, per ricavare denaro, da utilizzare come materia prima per altre creazioni o come elementi basilari per la costruzione di edifici, creare oggetti da utilizzare in battaglia e molto altro ancora. È questo il vero cuore pulsante delle nostre operazioni sul suolo cittadino, basilare per l’economia dell’amministrazione. Attraverso il tasto Build costruiamo nuove strutture ma anche campi coltivabili, strade e decorazioni. Ogni struttura, disponibile in diversi look, può essere migliorata nel corso del tempo, raggiungendo specifici obiettivi, ma ha bisogno di materiali precisi e richiede una certa quantità di tempo per essere realizzata. All’interno del menù Commission entriamo direttamente nella creazione alchemica, con la stessa struttura già vista nella sezione Request. Nel pannello Tasks, infine, avremo a disposizione un elenco delle missioni ufficiali da portare a termine, come creare un certo numero di appezzamenti o raggiungere una specifica quota di cittadini. Ogni missione è corredata da relativo numero di turni a disposizione per completarla.

Nelke e The Legendary Alchemist Ateliers of the New World

Tutto ciò di cui hai bisogno per amministrare

Oltre al menù presente nella schermata, premendo il tasto Option si arriva a un ulteriore elenco di scelte il cui elemento più importante è probabilmente quello degli obiettivi da raggiungere. Mentre le Task sono legate strettamente allo svolgersi della vicenda, qui troviamo una serie di missioni secondarie che hanno il solo scopo di migliorare i rapporti con la popolazione e farci guadagnare ricompense sotto forma di denaro o power up per le produzioni. Le missioni sono di 5 tipologie di diverse: Caccia, Produzione, Creazione, Vendita o Missioni Speciali, quest’ultime relative a una delle precedenti 4 ma più complesse e con ricompense maggiori. Anche se relegato a quello che può sembrare un menù secondario, ci troviamo molto presto a consultarlo di continuo per scegliere cosa produrre, creare o vendere, operando scelte che possono rivelarsi basilari per la crescita della città. La decisione di inserire questo elemento in maniera separata rispetto alle altre opzioni principali, però, risulta essere molto azzeccata in quanto possiamo accedervi in ogni momento e su qualunque schermata ci troviamo durante la fase manageriale. Una volta stabilito cosa fare, è sufficiente cliccare sul pulsante Start Job per far partire la vendita, la produzione e la costruzione di edifici. Dei messaggi informativi appariranno sulla mappa di Westbald, in corrispondenza della attività lavorative, informandoci sulle quantità di elementi prodotti o venduti e, eventualmente, sull’insuccesso dell’operazione. Proprio per evitare questi fallimenti, diventa fondamentale scegliere in maniera accurata il personaggio a cui affidare una specifica attività lavorativa. Terminata questa fase, una serie di tabelle, di facile lettura, ci regala un resoconto generale sull’andamento della città. In maniera chiara vediamo la crescita della popolazione, l’andamento delle finanze, un riepilogo di cosa e quanto è stato prodotto, creato e venduto e una classifica dei personaggi sulla base della loro produttività specifica. Ogni volta che appaiono queste schermate, ci si sente davvero dei grandi amministratori, almeno quando tutto procede in positivo. Come si nota, la fase manageriale è ben costruita e ci permette di arrivare in maniera rapida a tutte le funzioni principali per compiere il nostro lavoro da amministratori nel migliore dei modi. Nonostante questo, è necessario un po’ di tempo per riuscire a padroneggiarlo a dovere e riuscire a sfruttarlo al meglio durante ogni turno, che comunque scorre veloce. La grafica generale, inoltre, così curata e leggera, fa appassionare facilmente al gioco, rendendo piacevole mettersi alla prova con queste dinamiche complesse che non hanno nulla da invidiare a giochi più “adulti”.

Nelke e The Legendary Alchemist Ateliers of the New World: Thank God it’s Friday

Altra fase importante è quella dell’Holidays, il fine settimana durante il quale Nelke può dedicarsi alla socializzazione e a rincorrere il suo vero obiettivo: la ricerca di tracce del mitico alchimista, nei dintorni del villaggio. La giovane nobildonna ama il suo lavoro e lo compie in maniera ammirevole, ma il richiamo dell’avventura è forte e appena ne ha occasione, non vede l’ora di partire alla scoperta di nuove aree circostanti e trovare indizi per svelare i misteri che si nascondono dietro la leggenda del Sage of Granzweit. Anche durante le ferie, Nelke non si dimentica della città e sfrutta queste sue evasioni per cercare nuovi materiali per migliorare la qualità della vita o introdurre nuovi merci da creare, vendere o per costruire, accrescendo la fama di Westbald e le finanze cittadine. Ma i suoi abitanti hanno anche bisogno di lei e allora perché non dedicarsi a una salubre passeggiata in città, per parlare con vecchi e nuovi amici e raccogliere le loro necessità? Ecco in sostanza la descrizione di questa parte del turno, che fa virare il gioco su uno stile più JRPG. Anche all’inizio di questa fase abbiamo a disposizione un comodo menù all’interno del quale scegliere quali azioni compiere. Possiamo ad esempio scegliere se andare a far visita ad alcuni personaggi, comprimari nello svolgersi della trama, cliccando semplicemente sul pulsante Visit che ci mostra un elenco di coloro che necessitano di parlare con Nelke, corredati da relativa icona identificativa sullo scopo dell’incontro. In questo modo possiamo migliorare l’amicizia tra la ragazza e il personaggio, aumentarne l’esperienza o ricevere nuovi missioni secondarie. Il pulsante Research, invece, fa partire ricerche specifiche su materiali speciali, nuove costruzioni e altro ancora. Il solito pulsante Task, presente anche in questa sezione, ci permette di tenere sotto controllo ancora una volta le missioni principali. Selezionando il tasto Investigate, infine, usciamo dal villaggio e ne esploriamo i dintorni. Bisogna fare attenzione, però, perché l’inizio dell’investigazione porterà automaticamente al termine di questa fase. Altro elemento da tenere sempre in considerazione è l’interessante Action Gauge, un orologio diviso in settori che scandisce il tempo a disposizione per il turno. Decidere di dedicarsi alla socializzazione, quindi, farà abbassare l’indicatore che regola anche per quanto potremo girare nei dintorni della città. Capiterà, quindi, di dover rinunciare all’esplorazione per dedicarci invece ai nostri amati concittadini.

Nelke

Finalmente all’attacco!

La fase di esplorazione, anche se concettualmente semplice, è basilare per tutto lo svolgersi del gioco. Durante le nostre passeggiate per i territori circostanti il villaggio, abbiamo la possibilità di trovare molti elementi necessari a far crescere il nostro villaggio e introdurre nuovi prodotti da vendere per avere maggiori guadagni. Nuove zone sono sbloccabili solo dopo aver completato il percorso precedente e pagato la cifra necessaria ad aprire la strada. Ogni percorso ha mostri e oggetti specifici da raccogliere e incontrare, riassunti in delle comode tabelle. La durata della fase di esplorazione è pari al tempo risparmiato nel momento precedente e solitamente è necessario avere l’Action Gauge al massimo per completare il percorso, accedere al mostro o alla ricompensa finali e sbloccare la successiva strada. Anche se abbiamo speso del tempo per socializzare, però, possiamo sempre decidere di metterci a correre. Facendo così, la distanza coperta sarà maggiore ma la probabilità di trovare oggetti si abbasserà sensibilmente, facendo aumentare quella di incontrare avversari. Durante questi viaggi siamo accompagnati da alcuni dei personaggi residenti nella nostra città, inseriti all’interno di un party composto da un massimo di 5 personaggi. I membri sono suddivisi in attaccanti oppure semplicemente di supporto. Nel primo caso, saremo noi a scegliere quali azioni far loro compiere mentre nel secondo, le azioni saranno molto più automatizzate. Il sistema di combattimento è molto interessante e presenta degli spunti originali. Ogni personaggio ha una serie di azioni specifiche che possono essere compiute, seguendo un sistema di sequenza di azioni. Il semplice attacco non richiede elementi per poter essere utilizzato ma ci permette, oltre a danneggiare l’avversario, anche di guadagnare delle sfere che si accumuleranno per ogni membro del party. Le altre azioni, come l’utilizzo di Oggetti o le Abilità Speciali specifiche, necessitano invece di un costo quantificabile in sfere. Ogni azione, inoltre, permette di caricare una barra chiamata Burst Gauge che, una volta riempita, per un breve lasso di tempo renderà gli attacchi più potenti.

Nelke e The Legendary Alchemist Ateliers of the New World

In conclusione, il sistema di esplorazione si riduce comunque ad osservare il nostro party che cammina lungo il sentiero, senza la possibilità di poterli controllare personalmente, aspettando di trovare oggetti o avversari, vero momento attivo della fase. La sensazione è un po’ quella di avere a che fare con un app per smartphone o tablet, rispetto che con gli altri titoli della serie Atelier. Elementi interessanti ci sono ma sono troppo pochi per rendere questa parte JRPG davvero coinvolgente. Dopo aver giocato diverse ore a Nelke e The Legendary Alchemist Ateliers of the New World, ci sentiamo pronti per dare la nostra opinione su questo titolo. Il videogioco, come già detto in precedenza, ha molte sfaccettature e purtroppo non tutte sono apprezzabili. Il sistema di gioco, sia dal punto di vista manageriale che JRPG, è molto interessante, con una meccanica complessa che può mettere alla prova il videogiocatore, sopratutto quello non avvezzo a questa tipologia di avventure. La trama ci accompagna in maniera molto graduale e accurata all’interno del sistema, mettendoci di fronte a ogni tipologia di azione e permettendoci di comprenderla pienamente. Le opzioni di produzione all’interno del sistema di gestione della città sono molto chiare e quelle più importanti, richiamabili o raggiungibili in ogni momento, ci permettono di avere sempre sotto mano gli elementi che ci interessano. Anche la parte in stile JRPG inserisce delle interessanti meccaniche di gioco che da un lato non si discostano dallo stampo manageriale ma allo stesso tempo ci fanno godere pienamente di questo amato genere videoludico.

Purtroppo non mancano delle ombre sull’ultimo nato della serie Atelier che ne fanno decisamente abbassare il valore. La trama è molto lineare, mancando di veri momenti coinvolgenti e i molti personaggi presenti, seppur caratterizzati in maniera specifica, non riescono a spiccare all’interno del gruppo. I lunghi dialoghi principali si contrappongono in maniera determinante con la rapidità di ogni singolo turno di gioco, portandoci ben presto a saltare intere conversazioni, presi dal desiderio di partire semplicemente alla scoperta di nuovi percorsi o risollevare l’economia cittadina. Anche la fase di esplorazione è lenta e, quando non si combatte, ci troviamo ad osservare i vari personaggi che camminano in maniera del tutto autonoma. Insomma, Nelke e The Legendary Alchemist Ateliers of the New World ha provato ad abbracciare diverse tipologie di gamers unendo generi differenti, senza però puntare sulle specificità di entrambi. Un titolo assolutamente godibile ma, visto i suoi punti di forza, poteva certamente aspirare a un livello più alto.

VOTO: 6.5

Andrea Mondati nasce con il gettone per la sala giochi in mano e si massacra le dita distruggendo macchine su Street Fighter. Pur di giocare a Super Mario, prende la scossa armeggiando con un trasformatore rotto. Nella vita di tutti i giorni fa il Videomaker e il Web Editor ed è innamorato delle storie, di tutte le tipologie e forme. Cinema, videogiochi, fumetti e libri sono colonne portanti della sua vita che condivide con coloro che hanno piacere di ascoltare e, naturalmente, raccontare.