C’è voluto un po’, forse più del dovuto ma finalmente Oddworld Soulstorm è tornato a mostrarsi. L’ha fatto grazie al reveal event di PlayStation 5, dopo una lunga assenza dai riflettori e dopo una serie di informazioni distribuite con il contagocce ai fan e alla stampa. Lo sviluppo del gioco è infatti stato decisamente travagliato, almeno sotto il punto di vista della comunicazione: annunciato nel 2016, durante la Game Developer Conference, il titolo è stato capace di mostrarsi solamente sotto brevi filmati di gameplay e cinematiche, senza mai però riuscire a trovare una collocazione temporale precisa. Ora però è tutto diverso: il titolo non solo si è mostrato con un nuovo trailer ma ha anche filmato delle vere e proprie piattaforme di riferimento. Una ventata di aria fresca per tutti coloro che attendevano informazioni e notizie per il sequel di New ‘n’ Tasy, che debuttò ben sei anni fa e che ora potrebbero anche definirsi soddisfatti da quello mostrato e raccontato dagli sviluppatori. Sempre in attesa, ovviamente, di nuove informazioni che potrebbero giungere a breve visto che oramai si marcia a passo spedito verso eventi come la gamescom 2020.
Oddworld Soulstorm: il caro, classico Abe
Oddworld Soulstorm non è sicuramente un titolo che snatura l’oramai identità del brand. Come confermato dagli sviluppatori, infatti, il nuovo capitolo della serie videoludica mantiene inalterati i classici elementi che hanno caratterizzato tutti i titoli usciti precedentemente. Lorne Lannin, creatore del fortunato franchise non si è pero adagiato sugli allori e grazie agli sforzi del suo team Oddworld Inhabitants, questa volta si respira un’aria diversa. A partire dai toni, decisamente più oscuri rispetto al passato, come testimoniato dalla colonna sonora dell’ultimo trailer: la lore e la storia sembrano proprendere verso qualcosa di stampo molto più steampunk e gotico, con tinte davvero oscure. Si tratta di un vero e proprio “rebrand” della serie, possibile probabilmente solo grazie allo sforzo del team di sviluppo di voler poter finalmente cambiare le cose. Senza però snaturare la classica forma di gameplay, che resta in qualche modo fedele ai precedenti capitoli della saga che hanno visto il loro debutto sulla prima, indimenticabile PlayStation.
Abe infatti è sempre il protagonista, così come Oddworld Soulstorm resta fedele alle formule originali del gioco. Lo spirito del platform è mantenuto intatto, anzi viene ancora di più amplificato dai nuovi ambienti, decisamente più ispirati rispetto al passato. Anche l’azione sembra essere rinnovata, con nuovi pericoli e livelli che nascondo diverse insidie piuttosto particolari, come truppe di nemici e ostacoli non semplici da raggirare. Il tutto poi ad un ritmo decisamente veloce, che sembra quasi obbligare il giocatore ad una attenzione continua e spietata verso lo schermo, quasi a voler amplificare l’effetto try and error. Il design dei livelli è davvero convincente, riuscendo a catturare il giocatore soprattutto grazie anche ad un sapiente utilizzo dei particellari e della complessità: i quadri di gioco infatti sono molto complessi, nascondono segreti e passaggi e non sarà sicuramente una passeggiata poterli attraversare in totale tranquillità, vista l’enorme molte di elementi a schermo. Nonostante questa costruzione complessa, il tutto sembra davvero tutto in ordine, anche se ovviamente il team di sviluppo ha lavorato duramente per poter aggiungere qualche novità e catapultare così la serie nel 2020, tra cui il crafting, che si potrà applicare ad una serie di oggetti e armi, come ad esempio le molotov. Presente anche il supporto ai Trofei e agli Obiettivi e la durata di 10 ore, praticamente standard per un titolo della serie, diventa ovviamente maggiore per tutte le sfide che si incontreranno nel vario cammino. Ci sono tutti gli elementi insomma per rendere il titolo un vero e proprio must have per i fan del genere e della saga, anche se ovviamente sarà necessario attendere alcune prove con mano per valutare la genuinità del lavoro del team di sviluppo.
A livello tecnico probabilmente non si poteva chiedere di più. Oddworld Soulstorm è ciò che tutti gli amanti della grafica 2.9D vorrebbero vedere. Il titolo appare davvero in forma, con un comparto grafico ben pulito. Ottimi i giochi di luce, sopratutto per quanto riguarda gli interni, con riflessi e ombre che cadono nei punti corretti. A livello generale lo sforzo sotto il lato tecnico non è assolutamente contestabile e considerando che mancano ancora diversi mesi all’uscita non ci si può non ritenere soddisfatti. Da premiare infine anche il reparto artistico: il gioco sembra letteralmente molto ispirato per quanto riguarda gli ambienti e riesce a mantenere proprio quell’aspetto dark e oscuro che probabilmente riuscirà a segnare un punto di svolta o comunque a tracciare una nuova direzione.
Per quanto riguarda il frame rate, ci troviamo davanti ad un gioco decisamente granitico. Nei vari spezzoni di gameplay non si è notato nessun tipo di calo e i 60 frame al secondo sembrano praticamente essere garantiti. L’obiettivo del team è ovviamente non scendere sotto questa soglia, considerando il ritmo decisamente veloce del titolo. Sotto questo aspetto la versione next gen potrà sicuramente raggiungere l’obiettivo, considerando l’hardware più prestazionale rispetto all’attuale generazione. E’ bene comunque ricordarsi che non ci troviamo davanti ad un gioco che fa del suo aspetto grafico la peculiarità ma con i tanti elementi a schermo presenti si tratta comunque di una sfida da non sottovalutare.
Quali peculiarità per PlayStation 5?
Al netto di tutto ciò che si conosce di Oddworld Soulstorm, complici anche i vari video di gameplay e le informazioni divulgate in questi anni, ci sono ancora alcuni dubbi in merito alla versione PlayStation 5. A partire dal concetto di esclusività: sappiamo già che il titolo debutterà anche su PlayStation 4 e Xbox One (considerando che le versioni per le console di attuale generazione esistono oramai dall’annuncio del titolo), ma non sappiamo quando arriveranno. Il titolo è inoltre atteso anche su PC, tramite Epic Games Store, presumibilmente al lancio anche della nuova console Sony.
Altri dubbi in merito riguardano anche come verranno sfruttare le caratteristiche di PlayStation 5. La nuova console di casa Sony proporrà infatti il 3D Audio e alcuni feature uniche per quanto riguarda i controlli, come ad esempio il microfono integrato e il feedback aptico del DualSense. Al momento non è ancora chiaro se l’idea di scegliere il palco di Sony come reveal delle versioni next gent del titolo sia collegata solamente ad un aspetto di marketing oppure ci sarà qualche feature nascosta, di cui ovviamente non conosciamo ancora nulla. L’attesa è ovviamente destinata ad accorciarsi, considerando che l’uscita, salvo cambiamenti di programma, è ancora fissata per il 2020 ma per ora permangono davvero tantissimi dubbi in merito.
Oddworld Soulstorm è sicuramente uno dei titoli che ha saputo catturare l’attenzione durante il reveal di PlayStation 5. Tutto ciò che abbiamo avuto modo di vedere però dovrà essere ancora analizzato con molta calma. Il lavoro del team appare comunque decisamente ottimo e i frutti i di quattro anni di lavoro cominciano a farsi vedere. La prova del nove sarà sicuramente al momento della sua release, dove si potrà valutare con estrema lucidità tutto quello che abbiamo visto in questi anni. Per ora però la sfida sembra vinta, almeno sotto il lato estetico e del gameplay: resta da vedere quanto sarà riuscito il team di sviluppo a convincere i giocatori per tutta la durata del gioco, considerando anche le varie sfide e le classifiche.