The Mandalorian: Graig Fraser spiega come è stato girato

The Mandalorian

In vista dell’uscita della seconda stagione di The Mandalorian, Graig Fraser ha deciso di rivelare alcuni dettagli del dietro le quinte. I fan sono rimasti entusiasti dalla prima serie televisiva ambientata nel mondo di Star Wars, ma probabilmente nessuno è riuscito ad immaginare quanto sarebbe stato rivoluzionario il filmaking vero e proprio di questa serie Disney +. Guidato dal creatore Jon Favreau, gran parte di The Mandalorian è stato girato in un teatro di posa con qualcosa chiamato “volume” – che non è del tutto nuovo, poiché i prequel di Star Wars sono stati in gran parte girati in un teatro di posa, usando uno sfondo blu che alla fine sarebbe stato riempito con effetti visivi.

Ma ciò che distingue The Mandalorian, è che il set sia stato riempito con pannelli a LED che potessero riprodurre in tempo reale gli sfondi VFX reali, invece di utilizzare uno sfondo vuoto. Questo significa che quando Greig Fraser, il direttore della fotografia nominato all’Oscar, iniziò a illuminare una scena ambientata nell’avamposto di Nevarro, non doveva immaginare come sarebbe stato lo sfondo. In realtà gli è apparso di fronte, rendendo chiara ogni singola scelta di illuminazione fatta per gli attori e oggetti di scena fisici.

Non è iperbole dire che si tratta di una tecnologia assolutamente rivoluzionaria, e quando di recente Fraser ha parlato in un’intervista a Collider del suo lavoro e della sua carriera, ha messo l’accento su quanto significativamente la tecnologia fosse cambiata tra quando ha girato Rogue One e The Mandalorian:

“Niente di simile era stato messo insieme in modo specifico. C’erano cose simili su Rogue One, che in effetti era la genesi del concetto con ILM. Su Rogue One abbiamo realizzato una specie di volume. Intorno alle astronavi abbiamo costruito un ferro di cavallo, un coperchio e un uplight e abbiamo effettivamente costruito lo stesso concetto in termini di illuminazione, ma non avevamo un’interazione del motore di gioco 3D in tempo reale. Non ce l’avevamo perché ricordiamo che era il 2015, e anche se non è molto tempo fa, è passato abbastanza tempo perché i pannelli LED erano 9 mm allora e ora sono 2,4 mm su The Mandalorian. Questo ti dice quanto è progredita la tecnologia in un paio d’anni.”

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La passione per la scrittura e il fantasy nascono prestissimo, ma l’incontro con i videogiochi arriva di soppiatto a casa dei compagni di scuola con Mario Kart, Age of Empires e The Sims. La sua formazione è prevalentemente letteraria ma l’incontro fortuito con Marco Accordi Rickards al Vigamus le ha permesso finalmente di ritrovare il suo lato giocoso e di divertirsi lavorando.