Final Fantasy VII Remake: lo sviluppo affetto dal COVID

Final Fantasy VII Remake personaggi

Come tutto il resto del mondo, anche quello videoludico ha subìto le conseguenze della pandemia da COVID – 19 e con questo, ovviamente, intendiamo le varie prestazioni di sviluppo dei singoli studi. Tra questi rientra adesso, anche lo studio di sviluppo di Final Fantasy VII Remake, Square Enix.

Il producer Yoshinori Kitase ha recentemente parlato al The Gaurdian, volgendo il discorso alla situazione della pandemia e di quali effetti abbia avuto sullo sviluppo del sequel di FF7 Remake, una seconda parte, più che sequel. Kitase, afferma che lo sviluppo ne ha sì risentito, ma lui stesso ha poi continuato che non vi sarà un enorme impatto negativo, nel lungo termine, riguardo il titolo. Qui sotto le parole tratte dall’intervista.

Sono addolorato e dispiaciuto nel vedere così tante persone in tutto il mondo, soffrire e morire a causa del virus. Quando abbiamo rilasciato la data d’uscita del gioco, nessuno avrebbe potuto prevedere una pandemia globale di queste proporzioni ed il rilascio del titolo durante questa situazione, ci ha sorpresi.
In questo momento, il team è ancora alle prese con lo sviluppo da remoto. La nostra performance andrà sotto il 100% temporaneamente a causa di ciò, ma non credo ci sarà un grosso impatto a lungo andare. Spero sinceramente che Final Fantasy VII Remake fornirà, a coloro che sono costretti a vivere nella restrizione del lockdown, un momento di sollievo e divertimento in questi tempi duri.

Precedentemente, nel corso dell’anno e non molto dopo il lancio di Final Fantasy VII Remake, Kitase ha confermato che lo sviluppo del sequel era già iniziato, per poi puntare alla questione dei cambiamenti nella storyline principale. Vi ricordiamo che Final Fantasy VII Remake è disponibile su Playstation 4 e Playstation 4 Pro.

Final Fantasy VII Remake

All'età di sei anni, Fabio ha potuto mettere le mani su quella che sarebbe diventata, in estremamente poco tempo, la sua passione più grande: il videogioco. Dalla prima Playstation, vagando tra le terre simil-burtoniane di MediEvil fino a Crash Bandicoot e Tombi arriva, nel suo percorso di videogiocatore, a farsi appassionare da una moltitudine di generi e a crescere con loro, facendoli diventare parte integrante della sua vita e riconoscendo nel videogame una nuova forma di pura arte, oltre che di intrattenimento. Da quel momento, i suoi interessi mettono radici anche altrove, arrivando alla Settima Arte e alla musica, il gioco di ruolo e la lettura e tutto ciò che permette di sentire e immaginare mondi che ci sembrano, o sono effettivamente, lontani dalle nostre realtà.