The Gunk Anteprima: tra la melma e il bosco alieno

The Gunk

Tra gli innumerevoli annunci dell’Xbox Games Showcase dello scorso 23 luglio, c’è stato anche quello di The Gunk. Il trailer dell’ultima fatica di Image & Form (oggi parte della join venture Thunderful Group) ha infatti fatto capolino tra le tante anteprime mondiali dell’evento videoludico targato Microsoft.

Dopo i successi ottenuti con la saga di SteamWorld, anche il developer svedese si lancia nella next-gen delle console, con una nuova avventura che lascia i panorami desertici della frontiera e del selvaggio west per uno spazio profondo, incredibilmente esotico colorato e tutto da scoprire. Il brevissimo trailer, comunque, ha potuto fare poca luce sul progetto, lanciando solo qualche rado, isolato indizio sulla nuova scelta narrativa e grafica di Image & Form.

The Gunk: un inutile roccia spaziale?

Il trailer inizia con la nostra navicella che punta un pianeta dalle sfumature rosate approcciando la sua orbita. La voce dell’operatrice di un centro di controllo ci raggiunge attraverso le scariche statiche di una conversazione via radio, informandoci che lo scanner non ha dato risultati  e chiedendoci se vogliamo atterrare comunque. Il pilota della navetta, ancora senza volto per noi, risponde che si sta già preparando. Dopo l’atterraggio possiamo finalmente dare il primo sguardo alla nostra protagonista. Una donna, che indossa una complessa apparecchiatura robotica a un braccio e vestiti da lavoro. Il centro di controllo comunica di nuovo con noi, chiedendo se il pianeta non sia un’altra inutile roccia spaziale. Sembrerebbe legittimo pensare, anche senza ulteriori conferme, che alla Image & Form, nonostante il deciso cambiamento di scenario, non abbiano voluto abbandonare del tutto l’amato tema dello sfruttamento minerario che era al centro di SteamWorld. Anche l’aspetto del braccio robotico del quale è armata la protagonista richiama molto il design steampunk dell’amato robottino Rusty.

Il pianeta che si presenta agli occhi della nostra eroina sembra però essere tutt’altro che una roccia spaziale. Il panorama di un bosco lussureggiante dalle forme bizzarre la colpisce immediatamente, e la spinge a indagare più a fondo.

The GunkLa melma

Fatti pochi passi sul nuovo mondo alieno, la nostra protagonista si ritrova immediatamente di fronte a qualcosa di strano, che appare “fuori posto” persino lì, sul pianeta sconosciuto: una sostanza viscida e scura, che sembra dotata di vita e volontà proprie, le ostruisce il cammino e le fa del male non appena prova a toccarla. Deve essere questa la sostanza che dà il nome al titolo: ‘gunk’ infatti è il termine colloquiale inglese per qualcosa di viscido, di vischioso. Immediatamente capiamo che il tempo di fare sul serio è giunto: la protagonista attiva il suo braccio robotico che ci svela subito una delle sue funzioni: quella di aspirare la melma che troviamo di fronte al nostro cammino.

Con la musica che si fa più incalzante, anche l’azione che ci viene mostrata dal trailer è adesso più veloce, e vediamo la nostra protagonista correre attraverso una natura spesso permeata e corrotta da questa viscida sostanza sconosciuta, che abbiamo il compito di aspirare (anche se non è dato sapere se dovremo poi riutilizzarla o se stiamo semplicemente “pulendo” il pianeta), anche solo per aprirci la strada e poter proseguire, tra i pericoli di un mondo che non conosciamo e di una minaccia tutta da scoprire.

Una verità nascosta?

Al termine del breve trailer, The Gunk ci regala uno colpo d’occhio criptico su delle strutture (all’apparenza) metalliche, che ricordano vagamente i tripodi alieni visti ne La guerra dei mondi, o ancora meglio, la sonda dell’astronave romulana Narada nel film Star Trek del 2009. Evidentemente non siamo soli su questo pianeta, qualcosa di più grande, e di più tremendo di quanto pensassimo è già all’opera. Ma quali sono le conseguenze di questa scoperta? Beh, per saperlo dovremo aspettare, e anche parecchio, almeno fino al 2021, quando The Gunk uscirà per PC Windows 10, Xbox One e Xbox Series X.

Gli spezzoni di gameplay visti ci suggeriscono una grafica assolutamente godibile, colorata e intrigante, in grado di rendere tutto l’esotismo di un pianeta sconosciuto, così come di sottolineare il rischio costituito dalla terribile melma. Lo stile del design dei personaggi è immediatamente riconoscibile, quasi un marchio di fabbrica della Image & Form, e non potrà che avvicinare i fan di lunga data di SteamWorlds anche a questo nuovo, interessante, titolo. Ci sarà tempo, e in abbondanza, per chiarire quali siano le ulteriori funzioni del braccio robotico (non possiamo immaginare che serva solo ad aspirare la melma, altrimenti saremmo completamente disarmati) e come potremo, da soli, riuscire nell’impresa di salvare questo strano pianeta che tutto è, tranne che un’inutile roccia spaziale.

In The Gunk si avverte, in modo abbastanza distinto, la tensione tra la necessità di reinventarsi e reinventare, e il legame verso il proprio passato glorioso. Di certo Image & Form non rischia in modo eccessivo, sperimentando nuove ambientazioni che hanno forse un appeal maggiore rispetto all’ormai abusata città di frontiera, e affrontando il nuovo cammino, pieno di incognite, della next-gen, ma allo stesso tempo rimanendo coi piedi ben piantati sul saldo terreno dei platform che sono la specialità della casa. Se il prodotto finale sarà in grado di mantenere le buone sensazioni generate dal trailer, potremmo ritrovarci di fronte un piccolo gioiellino che gli appassionati del genere non potranno mancare di amare.