Pokemon Shock: Porygon scagionato dopo 23 anni!

La giustizia, a volte, ha bisogno di anni per fare il suo corso, anche nel caso degli anime. Ed è così che sono serviti più di due decenni perché i Pokemon scagionassero il povero Porygon da uno degli episodi più curiosi, pericolosi e tristemente famosi della storia del franchise di Game Freak (giunto ormai alla sua undicesima stagione anime).

Nel lontano 16 dicembre 1997 infatti, veniva lanciato il trentottesimo episodio della prima stagione del famoso anime, intitolato Denno Senshi Porygon. La trama dell’episodio era incentrata su Porygon appunto, un Pokemon artificiale in grado di vivere nel cyberspazio, composto da un curioso ammasso di poligoni rosa e azzurri. Porygon veniva sequestrato dal Team Rocket, che voleva utilizzare le sue capacità per impossessarsi delle Poke Ball degli allenatori durante i trasferimenti digitali. Coraggiosamente, Ash, Misty, Brock e l’onnipresente Pikachu, si imbarcavano in una missione di salvataggio che li portava a fluttuare nello spazio digitale. Qui però i nostri eroi venivano attaccati da un sistema di antivirus che li bombardava con dei missili, e solo il pronto intervento di Pikachu, con il suo Tuonoshock riusciva a salvarli. Alcuni missili però riuscivano a colpire il portale digitale mentre i ragazzi fuggivano dallo spazio cibernetico, distruggendo qualsiasi punto d’accesso per Porygon.

Il problema di questa puntata sta negli effetti visivi che gli animatori scelsero di inserire. Quando infatti Pikachu riesce a distruggere i missili dell’antivirus con le sue scariche elettriche si verifica un’esplosione che genera dei veloci flash sui toni del blu e del rosso. L’effetto era nauseante, e causò agli spettatori mal di testa e malori, tanto che si registrarono ben 685 ricoveri dovuti proprio ai flash colorati. L’infausto evento divenne noto come “Pokemon Shock“, guadagnandosi i titoli dei giornali anche fuori dal Giappone (dove il franchise non era ancora arrivato). A seguito dell’episodio il governo nipponico impose nuovi severi regolamenti sulle trasmissioni televisive e sugli effetti visivi che potevano essere utilizzati negli anime. Le conseguenze non si fermarono certo qui: prima di tutto l’episodio venne praticamente censurato (in Italia, per esempio, non è mai arrivato) e Porygon si prese tutta la colpa, scomparendo ingloriosamente dalle scene (nonostante nelle successive stagioni abbia anche conosciuto due evoluzioni).

Nel frattempo Pikachu è riuscito a diventare un’icona, una delle mascotte più riconoscibili a livello mondiale, e l’azienda non è più tornata sull’episodio, almeno fino a ieri, quando l’account Twitter ufficiale di The Pokemon Company ha rotto il silenzio con un lapidario “Porygon non aveva fatto niente di male“.

https://twitter.com/Pokemon/status/1307303071869997057

Che questo possa aprire a un ritorno del simpatico ammasso poligonale, probabilmente il più misconosciuto dei Pokemon di prima generazione, nelle prossime puntate del franchise rimane improbabile, ma se non altro la giustizia ha fatto il suo corso, e la dignità di Porygon gli è infine stata restituita.