In tre discendono… in tre ti aprono la via… con il sangue degli offerenti, ti richiamiamo a noi. Ave, Figlia dell’Odio… Creatrice di Sanctuarium… ave, Lilith.
Dopo la distruzione della Pietra Nera delle Anime, la sconfitta del Primo Maligno Diablo e la caduta di Malthael, l’Angelo della Morte, innumerevoli vite andarono perse e la gente di Sanctuarium dovette lottare con le unghie e con i denti per emergere dall’oscurità nella quale era sprofondata. Gli anni si succedettero uno dietro l’altro, e con essi tornarono anche dei flebili barlumi di speranza e normalità, ma una minaccia antica come la terra stessa è già pronta a scuotere le fondamenta di quella fragile tregua, e un nome che nessuno osava più proferire da secoli riaffiora come un’orrenda cicatrice che non ha mai smesso di bruciare… rivelato nel corso della BlizzCon 2019, l’ultima organizzato dal vivo presso il Centro Convegni di Anaheim in California, il fuoco di Diablo IV è tornato a ravvivarsi nella giornata di apertura dell’edizione 2021, durante la quale ha fatto il suo trionfale ingresso anche la quarta classe ufficialmente giocabile, il Tagliagole, accompagnata dal proprio, spettacolare trailer cinematografico. Benché Blizzard ci abbia abituato agli aggiornamenti quadrimestrali sullo stato di avanzamento lavori del progetto, la convention ci ha offerto anche l’occasione di intervistare direttamente due degli attori coinvolti, ossia l’art director John Mueller e il senior game designer Joe Shely, che hanno trascorso volentieri un’oretta di chiacchiere insieme a noi e approfondito qualche punto fondamentale di questa nuova, attesissima iterazione di Diablo.
Qual è la sfida più grande che avete dovuto affrontare nello sviluppo di un titolo come Diablo IV?
Uno degli aspetti più impegnativi che ci siamo trovati ad implementare è stata la creazione dell’open world in cui si svolge il gioco, con la possibilità di visitare ogni luogo da qualsiasi punto della mappa ed affrontare svariati eventi di gioco come raid e PVP. Essendo una caratteristica relativamente innovativa per un action RPG, è anche quella che ci ha intimidito di più, ma l’opportunità di realizzare un titolo così vasto rispetto ai predecessori e di investigare diverse sfaccettature del folclore di Diablo ci ha fatto capire che era la strada giusta da intraprendere.
È possibile affrontare i contenuti aggiuntivi alla fine del gioco con una sola partita o saranno necessari ulteriori playthrough per raggiungere un livello del personaggio adeguato?
Una volta completata la campagna, l’unico motivo per ricominciare è quello di sperimentare una classe diversa, perché potremo continuare a girovagare per il mondo con il nostro personaggio quanto vogliamo, completando altre missioni e accumulando esperienza senza limiti di sorta imposti dalla storia.
Da quanto si può vedere nel video del Tagliagole, il gameplay sembra un po’ più lento e ponderato: è solo un’impressione oppure la frenesia di Diablo IV sarà in qualche modo mitigata?
Alcune sequenze del trailer sono appositamente rallentate per motivi “cinematografici”, ma nel complesso il gioco resta un’esperienza molto frenetica benché la caoticità di alcuni scontri particolarmente “affollati” che è possibile affrontare in Diablo III sia stata stemperata.
Come avete approcciando il design del gioco per catturare l’attenzione tanto dei veterani quanto dei neofiti? Vi avvicinerete di più all’hardcore puro che caratterizza Diablo II, all’abbordabilità di Diablo III, ad una via di mezzo oppure a qualcosa di completamente nuovo?
Vogliamo fare in modo che quanta più gente possibile riesca ad apprezzare Diablo IV, perciò oltre ai due tipi di giocatore citati abbiamo pensato anche a quanti necessitano di particolari opzioni di accessibilità per godersi appieno il gioco: ci saranno contenuti pensati esplicitamente per coloro che ricercano una sfida a tutti i costi, ma anche tanti elementi di storia godibili da chiunque, e per trovare il giusto equilibrio abbiamo preso spunto anche da molti altri titoli che, a nostro avviso, hanno svolto un ottimo lavoro in tal senso.
Gli open world sono caratterizzati dalla facoltà di esplorare liberamente il mondo di gioco: quanta autonomia ci verrà concessa da Diablo IV e quanto verremo invece guidati dalla storia?
Abbiamo seguito una struttura piuttosto canonica per il genere, pertanto potete aspettarvi una fase iniziale abbastanza guidata, seguita poi da un punto dal quale si dirameranno una moltitudine di incarichi e avventure da affrontare in ordine sparso, ed una porzione finale dove tutte le sottotrame convergeranno verso un epilogo comune. L’esplorazione indipendente giocherà un ruolo fondamentale per la scoperta del passato di Sanctuarium, e aiuterà anche nella risoluzione delle missioni che potranno avere esiti differenti a seconda delle nostre scelte.
Diablo III è un gioco incentrato pesantamente sulla sinergia di abilità ed equipaggiamento, a discapito delle caratteristiche dei personaggi: anche il IV avrà la medesima impostazione oppure adotterete un approccio diverso?
Non è stato ancora deciso come verranno integrati completi e oggetti leggendari nel nuovo capitolo, ma abbiamo spostato di nuovo il focus sui poteri dei personaggi piuttosto che sulle armature che indossano o sulle armi che brandiscono: le statistiche, e il modo in cui queste vengono sviluppate dal giocatore, tornano a ricoprire un ruolo importante nell’efficacia delle build e ne altereranno drasticamente le funzionalità. Tuttavia, anche l’equipaggiamento avrà un peso notevole, e la ricerca di artefatti sempre più potenti resterà uno degli obiettivi essenziali per la crescita del nostro eroe.
Come verranno gestite le cavalcature? Potremo trovare creature differenti, come draghi o grifoni? Sarà possibile ottenerle completando determinate missioni, sconfiggendo dei boss o in altri modi?
Innanzitutto, dato che l’atmosfera sarà quella di un medioevo molto cupo e tenebroso, non prevediamo di includere creature fantastiche proprio per mantenere una certa coerenza stilistica. I cavalli potranno tuttavia venire equipaggiati con un vasto assortimento di bardature, anch’esse recuperabili in maniera analoga all’equipaggiamento dei personaggi, perciò come ricompensa per gli incarichi, all’interno di scrigni del tesoro o per vie un po’ più insolite che avrete modo di scoprire giocando.
La storia è completamente lineare oppure sarà possibile influenzarla in qualche modo con le nostre azioni?
Per quanto sia possibile affrontare buona parte della campagna scegliendo l’ordine delle missioni principali da completare, la linea narrativa è unica e non saranno presenti ramificazioni di alcun tipo.
Come è stato implementato tematicamente il PVP nel mondo di gioco?
Il PVP è un aspetto completamente opzionale che i giocatori potranno decidere se ingaggiare oppure no: per farlo, dovranno recarsi nei Campi dell’Odio, un’area caduta sotto la sciagurata influenza di Mephisto, all’interno della quale oltre ai mostri sarà possibile incontrare altri giocatori ostili e combattere per ottenere i cosiddetti Frammenti dell’Odio, una valuta particolare da spendere per ottenere oggetti esclusivi. Prima di poter utilizzare i frammenti, è necessario purificarli presso gli altari disseminati nei Campi, ma in questo modo verremo marchiati come bersaglio e presi potenzialmente di mira da tutti gli altri avventurieri umani presenti. È una meccanica che favorisce le imboscate e che non punta affatto ad essere bilanciata, ma si affida al giudizio personale di ciascuno che può così decidere se fare più incursioni di breve durata oppure rischiare il tutto per tutto e magari scontrarsi con il Portatore dell’Odio, ovvero il giocatore che ha ucciso il maggior numero di rivali, per ottenere un generoso quantitativo di Frammenti bonus. Oh, e naturalmente sarà possibile collezionare le orecchie degli avversari sconfitti, proprio come accadeva in Diablo II.
Per finire, l’ultima domanda di rito: anche Diablo IV avrà il suo livello bovino?Tutto ciò è oltremodo ridicolo.