Il recentente report finanziario di Kadokawa Corporation, la colossale media company nipponica, è ancora sulla bocca di tutti, per tantissimi motivi diversi (molti dei quali connessi però a Elden Ring), e anche i fan degli anime possono dirsi più che soddisfatti dai progetti annunciati lo scorso venerdì dalla società.
Presentando i suoi piani a medio termine (fino al marzo del 2023) Kadokawa ha infatti annunciato l’intenzione di investire pesantemente sul business dell’animazione. Per farlo, la compagnia punta a rafforzare la sua produzione, per fare in modo di produrre quaranta anime ogni anno. Un incremento impressionante, che richiederà sicuramente uno schieramento di forze imponente, anche se la compagnia non ha rivelato se questi quaranta titoli dovranno essere tutti prodotti in Giappone o avere come target il pubblico nipponico.
Nonostante tutto, l’Animation Business Journal ha notato che Kadokawa si è già trovata a investire in ben quaranta titoli animati durante l’ultimo anno fiscale, 31 dei quali erano serie televisive, a cui vanno aggiunti cinque film destinati alle sale cinematografiche e quattro OVA.
Per raggiungere questo ambizioso obiettivo, Kadokawa sta considerando la possibilità di fondare uno “studio di produzione in 3DCG di livello mondiale, che possa radunare i migliori creatori”. Comunque questa non è l’unica strategia che l’azienda utilizzerà per rafforzare il suo business nell’animazione. Kadokawa si aspetta infatti di aumentare le vendite di giochi legati agli anime stessi, e di trarre il massimo vantaggio possibile dal suo accordo con due aziende alleate come Sony e CyberAgent.
Questo è soltanto uno dei piani a medio termine dell’azienda per aumentare i propri ricavi. Kadokawa ha rivelato infatti che i suoi guadagni netti, nell’anno fiscale conclusosi a marzo 2021 sono stati di 209.947 miliardi di yen (all’incirca 1.9 miliardi di dollari), una cifra che ha fatto segnare un +2.6% rispetto allo scorso anno.
Lo scorso ottobre la società ha vissuto un periodo di ristrutturazione interna, rimpiazzando i suoi sei dipartimenti con tredici gruppi differenti, ognuno dei quali uidato da un chief officer. Questa scelta è stata fatta per permettere alla compagnia di avere una struttura corporativa, trasversale e orizzontale.