Nel corso degli ultimi anni, il settore dei videogame ha fatto dei passi in avanti da gigante. Sono migliorati grafica e giocabilità, ma è soprattutto l’avvento e la diffusione a livello mondiale di internet ad aver letteralmente stravolto le carte in tavola. Il gioco sul web, sia in streaming che sui casinò online, è cresciuto in misura impossibile anche solo da prevedere fino a qualche anno fa.
Eppure, nonostante i miglioramenti colossali, il caro e vecchio problema dell’igiene, c’è sempre. Stiamo facendo riferimento alla pulizia delle console. In effetti, sono decisamente pochi i gamer che si sono mai preoccupati di curare anche la pulizia della propria console, evitando che diventi un vero e proprio ricettacolo di batteri.
La ricerca svela le console più sporche
Un interessante approfondimento che è stato pubblicato sul blog L’insider, ha analizzato proprio questa problema, mettendosi nello specifico a studiare 12 campioni di console e computer che sono stati scelti sostanzialmente a caso e li ha confrontati con altri dati, come ad esempio il quantitativo di batteri che si trovano su un ripiano della cucina, piuttosto che su una tavoletta del WC.
Chi l’avrebbe mai detto che i risultati ottenuti dallo studio potessero lasciare così tanto a bocca aperta? Ebbene, in effetti è stato proprio così, dal momento che è sufficiente dare un’occhiata ai campioni di batteri che sono stati trovati sulle varie console, per rendersi conto di quanti microbi si aggirino intorno a noi anche nelle attività più comuni e divertenti.
Il primato della Nintendo Switch
Scanso subito agli equivoci: il dispositivo che può vantare il primato di “console più pulita” è la Nintendo Switch, che si è sbarazzata della concorrenza di competitor decisamente più famose e più vendute in tutto il mondo. Eppure, almeno per quanto riguarda l’igiene, la Nintendo Switch non teme alcun tipo di confronto.
La media che è stata fatta registrare dal sistema sviluppato da Nintendo è di sole 55 colonie di batteri per tampone, il dato più basso dell’intera indagine. L’analisi si è focalizzata anche sui controller di questa console, ovvero i Joy Con, e ha messo in evidenza numeri praticamente simili, mentre sui pulsanti le colonie di batteri salgono a circa 62,5 unità per tampone.
Il discorso cambia totalmente quando si prende in considerazione Xbox e PlayStation, ma peggiora ancora di più nel caso dei pc. La console di Sony, nonostante sia quella maggiormente venduta in tutto il mondo, è risultata essere anche la più sporca. Infatti, solamente i computer presentano un quantitativo più alto di batteri all’interno dei vari componenti. In riferimento alla Xbox, invece, bisogna mettere in evidenza come i dati che sono stati registrati nel corso dell’indagine, sono leggermente più positivi, con una media pari a 62,5 colonie di batteri per tampone. Nonostante tutto, si tratta in ogni caso di un quantitativo considerevole, dato che superiore al doppio rispetto al numero di colonie di batteri che si trova su una tavoletta del WC.
Come dicevamo in precedenza, però, i computer riescono a fare ancora peggio, dal momento che sono decisamente più sporchi delle console in quanto a batteri presenti all’interno delle varie componenti. Scendendo un po’ più nei particolari, si può notare come le tastiere rappresentino un bel problema per quanto concerne l’igiene, visto che sono state rilevate ben 165 colonie di batteri per tampone eseguito. Non solo, dal momento che sul mouse si fa ancora peggio, dato che su tale device si può rivenire buona parte del materiale batterico che è riferibile a un computer. Detto in soldoni, si tratta in media di ben 247,5 colonie di batteri per ciascun tampone.