La divisione PlayStation Indies guidata dal buon Shuhei Yoshida sta portando avanti numerosi progetti intraprendenti, Da Chicory: A Colorful Tale a titoli molto attesi come Little Devil Inside, Stray e Kena Bridge of Spirits, i quali nel loro piccolo hanno suscitato l’interesse della solida community di PlayStation. In special modo, l’action-adventure di Ember Lab, ormai prossimo alla pubblicazione che ricordiamo, avverrà il 24 agosto su PlayStation 4, PlayStation 5 e PC, ha magnetizzato l’attenzione del pubblico per merito delle sue sontuose animazioni ispirate alle più recenti pellicole cinematografiche di casa Disney e Pixar, introducendo nei suoi primi istanti d’apparizione un’amabile eroina. Nella nostra precedente anteprima abbiamo parlato della prima creatura di questo talentuoso ed ambizioso team, sottolineando quanto riuscisse a stupire nel suo piccolo.
Kena è tornata a destreggiarsi in un nuovo video pubblicato durante il Tribeca Games Spotlight, dove i fratelli Grier hanno potuto svelare una moltitudine di dettagli non solo sul gioco, ma anche sul processo creativo che ha dato origine al loro primo videogioco. Assimilando le informazioni e le curiosità snocciolato dai fondatori dello studio losangelino, vogliamo parlarvi nuovamente di Kena Bridge of Spirits, svelandovi le ultime novità divulgate sul gameplay, esplorazione e molto altro ancora in questa nuova anteprima.
Kena Bridge of Spirits Anteprima: il talento creativo di Ember Lab!
Kena Bridge of Spirits è tornato a mostrarsi al Tribeca Games Spotlight, dove Ember Lab ha potuto parlare nel dettaglio del titolo e del processo creativo che ha portato alla sua creazione. In primis, i fratelli Grier hanno svelato alcuni retroscena legati allo sviluppo del gioco, dalla loro crescita nella realizzazione di effetti visivi come l’illuminazione nel cortometraggio dedicato a Majora’s Mask, parlando soprattutto della loro esperienza in ambito pubblicitario che, ha permesso a questo team di circa venti persone, di ritagliarsi un posticino nel mondo dell’animazione. Risulta quasi difficile non riconoscere il loro talento nel momento in cui la qualità delle animazioni in computer grafica riesce addirittura a competere con colossi come Disney, Pixar e Dreamworks, con un’estetica ispirata al sud-est asiatico molto fantasiosa. Durante lo spotlight a loro riservato, i fratelli Grier rivelano di essersi recati a Bali (un’isola dell’Indonesia) per registrare la colonna sonora del gioco in collaborazione col gruppo sudamani, i quali hanno composto le musiche del titolo di Ember Lab infondendo la musica tradizionale indonesiana attraverso gli xilofoni di bambù e bronzo. Curiosa anche questa scelta, che attribuisce alla produzione un carattere ancor più orientale. Durante la breve intervista concessa durante l’evento, i due fratelli hanno parlato anche dell’influenza che gli action-adventure, e in generale i videogiochi, hanno avuto sulle loro vite, tanto da creare una sorta di condivisione videoludica che ha portato alla nascita di tale progetto ambizioso. In un mondo in cui tutto viene corrotto da una forza maligna, il significato di rinascita viene attribuito attraverso le gesta della piccola Kena, chiamata a purificare la natura incontaminata grazie all’aiuto dei graziosissimi Rot. Quest’ultimi, come specificato da Ember Lab, sono quel tipo di creature che inizialmente potranno sembrare ostili nei nostri confronti, una vera e propria forza della natura che rema contro le nostre intenzioni. Dopotutto, queste tenere creature che mantengono l’equilibrio tra la decomposizione e la putrefazione, non solo saranno degli ottimi compagni per la nostra guerriera, ma potranno purificare e restituire la vita alla natura contagiata.
Uno sguardo approfondito al gameplay
Sebbene durante la presentazione non abbia concesso alcun dettaglio per quanto concerne la storia di Kena, se non quello di introdurre in pochi secondi colui che farà le veci di “maestro” per la ragazza, nelle ultime ore siamo stati inondati da una grande quantità di informazioni sul gameplay. A partire dalla dimostrazione visiva durante lo show, la staffa con cui la protagonista combatte gli avversari nasconde delle piccole peculiarità interessanti. Vediamo infatti come essa colpisce il nemico attraverso delle combo piuttosto brevi, a cui si aggiunge un attacco pesante capace di scalfire – se non addirittura rompere – le difese. A conti fatti il sistema di combattimento si mostra alquanto semplice, ma soprattutto rapido, delineando un corpo a corpo soddisfacente seppur – momentaneamente – non troppo variegato. Vediamo inoltre l’utilizzo dell’arco, che si mostrerà ai nostri occhi come una variante del bastone utilizzato da Kena: come viene spiegato, tale arco non è un’arma vera e propria, bensì un potenziamento dello strumento utilizzato dalla ragazza, la quale manipolando l’energia, riesce a modificarne le apparenze e scagliare delle frecce di luce contro le creature maligne. Tuttavia, viene specificato che le frecce in utilizzo saranno sì illimitate, ma verranno limitate da un cooldown che ne detterà l’utilizzo, cosicché il giocatore non possa abusare di un approccio dalla distanza. Tuttavia, il titolo vi costringerà ad approcciarvi direttamente con il nemico: colpendo con la staffa i nemici, sarà possibile caricare delle barre il cui funzionamento è quello di permettervi di utilizzare i graziosissimi Rot in battaglia. Ebbene, le tenere creaturine che accompagneranno la protagonista in ogni dove, potranno avere un ruolo determinante in battaglia, come distrarre il nemico e aprire una finestra d’attacco o raggrupparsi fino a formare una creatura eterea che attacca per un breve lasso di tempo gli avversari. Dall’alto della loro “pucciosità”, questi amichetti sembrano di sapere il fatto proprio in battaglia, tanto da lanciarsi senza alcuna esitazione al comando della prodigiosa guerriera contro queste creature corrotte. Nello spotlight inoltre vediamo come Kena, impugnando l’arco, riesca ad entrare in una modalità di concentrazione mentre si trova a mezz’aria, dando modo al giocatore di prendersi abbastanza tempo per assestare un colpo devastante scoccando una delle sue frecce.
Vi è stata posta anche una grande attenzione sull’esplorazione. Kena Bridge of Spirits difatti non sarà un open world come – immaginiamo – tanti si sarebbero aspettati, tuttavia, non mancheranno delle aree più aperte in cui potersi dedicare alla caccia di eventuali segreti. Infatti, come è possibile notare nel video illustrato al Tribeca Games Spotlight, nei più reconditi angoli del mondo costruito da Ember Lab il giocatore potrà persino trovare degli adorabili cappelli con cui personalizzare i Rot. E’ bene specificare che Kena punterà ad un’esplorazione non troppo lontana da quella vista nell’ultimo God of War, ricompensando i giocatori più attenti con questi buffi cappelli o con nuovi Rot. Trovando altre di queste creature, non solo si aumenterà il numero di Rot a nostra disposizione, ma la loro efficienza in battaglia migliorerà progressivamente, così da permettere al giocatore un maggiore utilizzo di questi formidabili alleati. Sebbene il loro ruolo nel titolo sarà maggiormente focalizzato sul combattimento, essi sono anche un ottimo aiuto per il risolvimento dei puzzle ambientali che troveremo lungo la strada. Infatti li vediamo spostare delle rocce secondo le nostre indicazioni o sollevare delle statue, senza considerare che il loro supporto nel gameplay permette a Kena di curarsi in battaglia usufruendo di alcune piante. Come se non bastasse, in fase esplorativa, la ragazza riesce ad arrampicarsi sulle sporgenze, compiere un doppio salto, ma soprattutto, utilizzare l’arco come una sorta di rampino per prodigarsi verso alcuni luoghi altrimenti irraggiungibili. I video di gameplay diffusi nella serata di ieri – grazie anche alla stampa internazionale – ci hanno permesso di osservare anche un sistema di progressione alquanto tradizionale, che permetterà al giocatore di sviluppare Kena e i simpaticissimi Rot acquisendo abilità e bonus tramite la spesa dei punti Karma, che potranno essere guadagnati attraverso diverse azioni. Dunque, non è da escludere la presenza di nuove meccaniche di gioco o strumenti di cui servirci per contrastare questa forza maligna che sta deturpando la rigogliosità della natura, così come, una discreta varietà di nemici che sbarreranno la strada verso l’obiettivo. Infatti possiamo notare con piacere che il titolo non sarà una semplice passeggiata in uno splendido paesaggio naturale, poiché verremo chiamati spesso ad impugnare la nostra staffa per combattere.
A distanza di un anno dalla sua prima apparizione, Kena Bridge of Spirits si mostra nuovamente tirando fuori i muscoli, esibendo un gameplay intrigante, semplice e non troppo pretenzioso, un action-adventure story driven che vuole raccontare una storia dal carattere orientale. Con il talento nel mondo dell’animazione di Ember Lab, l’impressione è quello di avere davanti ai nostri occhi un film proveniente dalle rispettabili fucine di Disney, Pixar o Dreamworks che sia completamente giocabile, un interessante connubio tra cinema e videogioco: chissà se la piccola Kena riuscirà a diventare un’eroina al passo con le più grandi identità femminili del panorama videoludico. Non ci resta che scoprirlo nel prodotto completo.