Pokémon Scarlatto e Violetto Anteprima: la nona generazione è alle porte!

Pokemon Scarlet e Violet

Sono passati ben 26 anni dall’uscita dei primissimi giochi basati sull’ormai iconico mondo dei Pokémon. Nel lontano 1996, infatti, i celeberrimi Pokémon Rosso, Pokémon Verde e Pokémon Blu per Game Boy fecero la loro comparsa per la prima volta in Giappone (e solamente tre anni dopo in Europa). Si tratta di tre titoli che sono stati letteralmente gli apripista di una delle saghe videoludiche più fortunate della storia. Proprio in occasione del ventiseiesimo anniversario del franchise, lo scorso 27 febbraio Game Freak ha annunciato i due titoli che trasporteranno i giocatori nella nona generazione dei mostriciattoli tascabili: Pokémon Scarlatto e Violetto. L’annuncio è avvenuto tramite un accattivante trailer in parte in live-action che ha presentato ai fan della serie un’inedita regione da esplorare e tanti Pokémon da catturare, ma andiamo con ordine.

Pokemon presents starters 9 genPokémon Scarlatto e Violetto: una nuova regione in cui catturare tantissimi mostriciattoli

Il trailer in questione ci mostra un vigilante in piena notte posto a guardia di un edificio. In suddetta struttura, però, sembra stia succedendo qualcosa di particolare che ha catturato l’attenzione dell’addetto alla sicurezza. Quest’ultimo, facendosi strada verso la fonte dell’apparente anomalia, giunge all’interno di quello che pare sia uno studio, stracolmo di oggetti di antiquariato e di libri. Dopo una serie di improbabili eventi paranormali, il trailer in live-action ci catapulta nei giochi veri e propri, ambientati in una regione mai esplorata prima d’ora, che farà da teatro alla nona generazione dei Pocket Monsters. Il nome della regione, al momento, risulta un’incognita. Tuttavia, il filmato ci offre una panoramica delle bellezze naturalistiche ed architettoniche di cui potremo godere girovagando il mondo di Pokémon Scarlatto e Violetto, in arrivo esclusivamente su Nintendo Switch proprio al termine di questo 2022, presumibilmente fra novembre e dicembre (i pre-order, tra l’altro, sono già aperti).

I vari scorci che abbiamo potuto osservare fino ad ora ci fanno comprendere la grande varietà dei luoghi che saranno esplorabili in questa regione. A colpirci fin da subito è stato quello che crediamo essere uno dei percorsi più importanti che affronteremo durante l’avventura. In quest’area, prevalentemente costituita da zone erbose, possiamo ammirare un Centro Pokémon, atto alla cura della propria squadra, e una colossale struttura posta sullo sfondo dello screenshot che trovate di seguito (di cui vi parleremo a breve).

Pokémon Scarlatto e Violetto

Anche Pokémon diventa open-world

L’importante estensione di questo primo percorso ha assunto un significato decisamente più ampio ed interessante in seguito all’annuncio, da parte di Game Freak, della presenza di una struttura interamente open-world. Questa è la primissima volta che Pokémon integra all’interno del suo franchise una mappa aperta, del tutto priva di caricamenti tra una zona e l’altra. Anche il più recente Leggende Pokémon Arceus (di cui trovate la nostra recensione cliccando qui), uscito lo scorso gennaio, con stupore dei giocatori non presentava una mappa open-world, che ha lasciato spazio a molteplici open map che delineavano la morfologia dell’antica regione di Hisui.

Tornando a parlare del percorso di cui sopra e della natura open-world di questi due nuovi titoli della serie principale, non possiamo non presumere che il Centro Pokémon mostrato nell’immagine non rappresenti una sorta di checkpoint, probabilmente utile agli spostamenti del giocatore da una parte all’altra della regione. Una meccanica, quella del viaggio veloce, che era presente anche in Leggende Pokémon Arceus, in cui il personaggio era in grado di spostarsi di accampamento in accampamento ad una velocità sorprendente, garantendo anche un confort non indifferente ai giocatori. Certo, direte voi, la classica mossa “Volo” costituiva, di fatto, una versione primordiale del viaggio veloce, adesso probabilmente migliorato e, speriamo, reso ancora più efficiente, consentendo gli spostamenti anche all’interno dei percorsi e dei dungeon, a differenza del passato in cui l’uso della macchina tecnica Volo era limitato all’atterraggio nelle città.

Non solo zone erbose sono state mostrate nel trailer del 27 febbraio. Gli scorci offerti dal filmato sono stati numerosi e ci hanno fornito un’idea piuttosto precisa della varietà dei biomi presenti nella nuova regione. In Pokémon Scarlatto e Violetto, giustappunto, potremo esplorare zone paludose, sterminate aree desertiche e città più vive che mai. Proprio sulla popolosità delle aree urbane si è voluta soffermare Game Freak, che ha deciso di concederci uno sguardo a quella che potrebbe rappresentare la vera e propria capitale della regione, ispirata nientepopodimeno che a Barcellona. La metropoli in questione sarà ricca di negozi, di NPC che passeggiano da soli o in compagnia e, ancora, di Pokémon intenti nell’osservare i cittadini, come degli Swablu appollaiati su delle corde reggenti dei festoni che conferiscono alla città mille colori. Al centro del paese vi troviamo una piazza che, per lo stile, ci ricorda assai Parco Güell dell’architetto catalano Antoni Gaudí. Suddetta piazza, inoltre, è stata arricchita dai simboli che rappresentano tutti e diciotto i tipi di mostriciattoli riscontrabili in natura: dai più classici acqua, erba e fuoco ai meno comuni folletto, buio e spettro. A dominio della città, infine, svetta la mastodontica ed elegante struttura citata poc’anzi che, senza troppi sforzi, possiamo tranquillamente ricondurre alla neogotica cattedrale della Sagrada Familia, anch’essa progettata da Gaudí e, tutt’ora, rimasta incompiuta. Il dubbio che permane, ad ogni modo, riguarda l’eventuale funzione che l’edificio punterà a ricoprire. Le ipotesi che siamo in grado di formulare sono davvero tante: potrebbe trattarsi di un laboratorio Pokémon e, quindi, della dimora del professore di turno; la Sagrada Familia potrebbe, altresì, rappresentare l’immancabile Lega Pokémon della regione. Solo il tempo saprà rivelarci l’effettivo scopo a cui sarà destinata la cattedrale.

Dopo esserci imbattuti nella papabile capitale di questo nuovo mondo da esplorare, possiamo constatare con sicurezza che, la nuova regione si ispira chiaramente alla Spagna o, comunque, alla penisola iberica. Con il dispiacere di tutti i fan italiani dei Pokémon, vediamo ancora una volta sfumare, pertanto, l’ipotesi di una regione basata sul Bel Paese che, speriamo, possa essere presa in considerazione nel futuro del franchise.

Pokémon Scarlatto e Violetto

 I Pokémon sono più vivi che mai

Veniamo ora all’argomento più caldo: i Pokémon. Nel corso del trailer, lo spettatore si imbatterà in una consistente mole di mostriciattoli noti ai più. quelle mostrate nel filmato, infatti, sono creature che abbiamo potuto catturare nei capitoli precedenti della saga. In alcuni frangenti possiamo notare qualche stormo di Starly, così come dei Flabébé che fluttuano di fiore in fiore, degli esemplari di Combee, alcuni Hoppip che si fanno trasportare dalla delicata brezza marina, un Meowth intento a lavarsi il muso con le zampe, degli Psyduck che passeggiano in una palude e uno Stonjourner che vaga per un deserto brullo (che sia un riferimento al deserto spagnolo di Tabernas?). Una volta osservati questi Pokémon, la nostra attenzione si è rivolta tanto al comportamento che le creature assumono nel loro habitat naturale, che pare sia stato reso decisamente più credibile, quanto al livello di dettaglio riscontrabile nei singoli modelli e nelle loro texture. Un esempio lampante è rappresentato dal modello di Seviper, le cui squame sono state realizzate con una cura equiparabile solamente ai modelli presenti in New Pokémon Snap. Altro dettaglio non trascurabile riguarda la presenza dei Pocket Monsters nell’overworld, una feature a cui Game Freak ci ha abituati dal 2018, ovvero dai tempi di Pokémon Let’s Go Pikachu! e Let’s Go Eevee!, per poi riproporla anche nei più recenti Pokémon Spada e Scudo e Leggende Pokémon Arceus. A differenza di quest’ultimo titolo, però, le creature andranno sfidate prima di essere catturate. Non sarà possibile, quindi, lanciare direttamente le Poké Ball senza prima ingaggiare una lotta con la selvaggina. Una scelta, quella di Game Freak, che ci fa riflettere molto sul futuro della serie. Se da un lato la software house si è concentrata su un gameplay indubbiamente più frenetico durante lo sviluppo di Leggende, dall’altro sembra che questa voglia mantenere inalterato il core game dei giochi della serie principale, rimarcandone pertanto la natura RPG a discapito di quella action. Detto ciò, pare del tutto sensata la rimozione da Pokémon Scarlatto e Violetto del roll, dello stealth e della possibilità di piazzare trappole per facilitare la cattura dei mostriciattoli.

A farci storcere il naso, come del resto è stato anche per Leggende, è il comparto tecnico di Pokémon Scarlatto e Violetto. Certo, abbiamo potuto posare gli occhi solamente su pochi frame di gioco, ciononostante, non siamo riusciti ad ignorare i difetti dal punto di vista del frame-rate (tutt’altro che stabile) che, ci auguriamo, possano essere risolti prima della release di fine anno. Oltre ad uno smussamento della grafica, confidiamo che Game Freak possa conservare la cura che è stata rivolta alle animazioni di Leggende Pokémon Arceus, soprattutto durante le battaglie e, perché no, magari migliorando l’interazione fra differenti creature che condividono l’habitat. Ad esempio, non sarebbe affatto male incappare in una lotta fra uno Zangoose e la sua nemesi naturale Seviper.

Pokémon Scarlatto e Violetto

Una scelta ardua

A seguire, il trailer di presentazione di Pokémon Scarlatto e Violetto ci fa fare la conoscenza dei veri protagonisti che si avventureranno in lungo e in largo per la regione iberica. Gli avatar che impersoneremo sono stati mostrati con indosso una sorta di divisa scolastica (impreziosita da una cravatta e un berretto) che trasmette una sensazione di leggerezza e spensieratezza, come a voler sottendere che la regione sia caratterizzata da un clima mediterraneo o, comunque, non rigido. Si tratta di un aspetto, quest’ultimo, da non sottovalutare, in quanto da sempre le condizioni metereologiche delle varie regioni Pokémon hanno condizionato la presenza di determinate specie di creature selvatiche.

Per ultimo, ma non meno importante, non ci resta che scoprire quali sono i Pokémon autoctoni dell’inedita regione di nona generazione. Ebbene, purtroppo, non ci sono buone notizie a riguardo o, almeno, non ancora. Già, perché durante la presentazione di Pokémon Scarlatto e Violetto abbiamo scoperto unicamente quali saranno i famosi “starter” di turno, vale a dire i tre mostriciattoli ottenibili ad inizio gioco. Come sempre, la scelta dell’allenatore in erba dovrà necessariamente ricadere su uno dei tre: quello di tipo erba, di tipo fuoco e di tipo acqua. Il Pokémon di tipo erba è il sinuoso felino Sprigatito (Pokémon “Erbagatto”). La descrizione presente sul sito ufficiale ci evidenzia la sua natura volubile, nonché la sua insistenza nella ricerca di attenzioni da parte degli umani. A seguire, troviamo Fuecoco (Pokémon “Fuocodrillo”) di tipo fuoco: si tratta di una creatura dalle sembianze di rettile che, per natura, si mostra rilassato e amante delle “cose fatte con calma”. A chiudere il trio, spicca il tipo acqua Quaxly (Pokémon “Anatroccolo”) che, secondo il pokédex, è una creatura scrupolosa che ha una vera e propria ossessione per l’ordine. Come sospettato da molti, infine, Game Freak ha recentemente dichiarato che Pokémon Scarlatto e Violetto non includeranno il pokédex nazionale, sicuramente a causa della quantità più che esagerata di Pokémon attualmente esistenti che andrebbero inseriti nel codice di gioco. Ad oggi, infatti, il pokédex nazionale conta precisamente 905 specie di creature in totale, che siamo certi diverranno almeno 1000 con l’uscita dei giochi di nona generazione.

Sviluppatore: Game Freak
Publisher: Nintendo
Piattaforme: Nintendo Switch
Data d’uscita: 2022

La speranza di tutti noi fan del franchise è rivolta ad un incremento più che significativo della qualità tecnica e di uno smussamento delle spigolature sul fronte grafico, hardware permettendo. Inoltre, non sarebbe affatto sgradita la presenza di qualche meccanica innovativa e inaspettata, così da sorprendere anche i giocatori della prima ora e in modo da segnare un nuovo inizio per la serie di titoli principali della celebre serie targata Pocket Monsters. Tra le altre cose, non vediamo l’ora di scoprire in che modo Game Freak implementerà per la prima volta nella sua storia la struttura open-world.