Valorant: sistema di Map Ban per i tornei

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Durante la recente sessione di Ask Valorant, gli sviluppatori hanno rivelato che avrebbero preso in considerazione l’aggiunta di un sistema di Map Ban a Valorant con la prossima modalità Torneo.

Non ci è voluto molto perché Valorant diventasse uno degli sparatutto in prima persona più popolari del settore sin dal suo lancio. Il gioco è presto diventato di tendenza tra creatori di contenuti, streamer e giocatori, ovviamente.

Detto questo, Riot Games ha molti piani previsti per migliorare ulteriormente Valorant e i fan sono piuttosto entusiasti del futuro del gioco.

Di recente, c’è stata una sessione Ask Valorant , in cui i giocatori potevano porre le loro domande scottanti agli sviluppatori sullo stato attuale del gioco e sui piani futuri, e le risposte a queste domande hanno rivelato alcune informazioni importanti sulle imminenti funzionalità del gioco.

Quando un giocatore ha chiesto se Valorant avrebbe ricevuto un sistema di Map Ban in futuro, gli sviluppatori hanno chiarito che non avevano pensato a nulla del genere per l’attuale modalità di gioco competitiva, tuttavia, vorrebbero testare questa opzione nel modalità Torneo in arrivo. Sebbene si tratti di un progetto in corso, gli sviluppatori ritengono che un sistema di Map Ban potrebbe essere adatto ai tornei, ma nulla è ancora garantito.

Osservando gli attuali concorrenti di Valorant nel settore, come CSGO e Rainbow Six Siege, entrambi dispongono di questo sistema nelle modalità competitive, che consente ai giocatori di provare le loro strategie pre-pianificate sulla loro mappa preferita piuttosto che sprecare tempo in mappe casuali.

Questo diventa ancora più importante quando un gioco è in procinto di ricevere eventi di eSport. Finora, Valorant ha avuto solo i Twitch Rivals come tornei di eSport, ma per quanto riguarda quanti giocatori professionisti sono interessati a questo progetto, non sorprende vedere il gioco ottenere i propri tornei di eSport con squadre e sponsor ufficiali in futuro.

Nato nel 1998. Cresciuto tra console Sony e Nintendo, ha subito sviluppato un amore profondo per il mondo videoludico e la sua capacità di raccontare storie. Gioca da PC ma nel cuore resta legato ai titoli che lo hanno fatto sognare e gli hanno insegnato delle importanti lezioni di vita, primo fra tutti Kingdom Hearts. Laureato in Comunicazione, Tecnologie e Culture Digitali, adesso studia Game Development presso Link Campus University.