Lies of P: la nostra intervista al game director Choi Ji-Won

Lies of P

Il panorama dei souls-like si arricchisce (anzi, si arricchirà) con un nuovo esponente, pronto ad imporsi in un genere che sicuramente ha già i suoi capisaldi. Parliamo di Lies of P, action-game che reinterpreta “Le avventure di Pinocchio” del nostro Carlo Collodi con una visione quasi inimmaginabile del racconto. Dopo aver avuto occasione di provare il gioco durante la gamescom 2022 (qui potete leggere il nostro provato), noi di GamesVillage abbiamo deciso di contattare il publisher (e team di sviluppo) coreano Neowiz Games chiedendo loro una chiacchierata sulla loro IP.

Con gentilezza e cordialità, Neowiz ha accettato di rispondere ad alcune nostre domande e a farlo è stato niente poco di meno che il game director in persona, Choi Ji-Won (che potete vedere… si fa per dire… nella foto qui in basso inviataci dal team), che non ha lesinato nel rispondere ai nostri quesiti. Non vogliamo spoilerarvi nulla sulle risposte del game director, ma una cosa è certa: Lies of P deve essere visto come una vera e propria sfida da parte dello studio, pronto a sbarcare sul mercato con un souls-like che non avrà nulla da invidiare ai più rinominati. Senza ulteriori indugi, vi lasciamo alla nostra intervista realizzata dal sottoscritto coordinatore editoriale Domenico De Rosa. Buona lettura!

Lies of PD – Salve e grazie per l’intervista che ci avete concesso. La prima domanda non può che essere la seguente: come è nata questa ispirazione verso il Pinocchio di Carlo Collodi?

R – Il nostro team si chiama “Nough” e questa è la prima volta che sviluppiamo un gioco per console single player, quindi avevamo bisogno di un modo per far conoscere il nostro nome. Per rimanere nella mente delle persone, la nostra strategia era quella di scegliere un argomento molto noto, ma trasformarlo in qualcosa di completamente originale. Alla fine abbiamo scelto “Le avventure di Pinocchio”, ma non è stata una decisione rapida. I nostri pensieri iniziali erano che Pinocchio non sarebbe stato un candidato adatto per un gioco souls-like poiché molte persone lo conoscono come una fiaba. Dopo aver letto Pinnochio diverse volte, ci siamo resi conto che aveva un profondo legame con la natura umana e che era pieno di personaggi affascinanti. Quindi abbiamo pensato alle caratteristiche che volevamo che il nostro gioco souls-like avesse e siamo giunti alla conclusione che avremmo osato raccogliere la sfida per dare vita a Pinocchio con le nostre interpretazioni.

D – I personaggi presenti in Lies of P avranno solo dei riferimenti verso le loro controparti presenti in Pinocchio, oppure parliamo di ispirazione totale per i personaggi chiave?

R – Il nostro obiettivo è mantenere il concetto fondamentale della storia originale, ma allo stesso tempo creare una trama completamente nuova. Dal momento che abbiamo impostato il concetto dei personaggi in base alla nuova trama di Lies of P, l’aspetto/personalità/il modo di parlare/ecc. dei personaggi potrebbe o meno essere simile alle loro controparti presenti in Pinocchio ed è piuttosto difficile spiegarlo chiaramente.

D – Come mai avete scelto di sviluppare un souls-like? Avevate in mente anche altre tipologie di gioco prima di buttarci a capofitto nello sviluppo di questo genere di gioco?

R – L’unico interesse del nostro team era quello di creare un gioco souls-like. Non abbiamo mai nemmeno considerato altri potenziali generi. Si pensa che il genere souls-like abbia un’alta barriera e che possa essere sviluppato solo da alcuni sviluppatori. Abbiamo voluto andare oltre questa aspettativa generale. I giochi souls-like sono ora più popolari e accessibili rispetto al passato, quindi volevamo ottenere la reputazione che esiste un vero sviluppatore souls-like in Corea.

Lies of PD – Parliamo in un souls-like accessibile a tutti i giocatori, oppure di un gioco difficile e destinato solo ai giocatori più temerari?

R – Innanzitutto, vorrei parlarvi dell’interpretazione del genere souls-like da parte del nostro team. soul-like è un genere in cui il giudizio dell’utente funziona come un fattore chiave. Non è un tipico gioco d’azione in cui abilità fisiche come mani veloci e coordinazione occhio-mano siano il fattore più importante. Il processo decisionale di un utente può sembrare semplice, ma il pensiero costante sui vantaggi e gli svantaggi ad esso connessi è l’identità di un gioco souls-like. Ecco perché c’è un’espressione che dice “Il giocatore, lui stesso sta migliorando”. Il nostro team sta progettando il gioco in un modo che richiede il livello di esperienza dei giocatori. Ci sono molte scelte che un giocatore può fare, come la combinazione di armi, quando e quali Legion Arms migliorare e come salire di livello. Queste scelte decidono lo stile di combattimento del giocatore e il modo in cui si avvicinerà alla battaglia che determinerà il livello di difficoltà. Il modo in cui il giocatore interpreta la situazione ed esegue la strategia è il fulcro di Lies of P su cui stiamo costruendo. Il livello di difficoltà sarà impostato in modo simile ad altri popolari giochi souls-like. Il gioco può essere difficile da decifrare, ma nel complesso non sarà in alcun modo sbilanciato, le buone strategie consentiranno una scorciatoia per risolvere i puzzle.

D – Qual è la meccanica principale che differisce Lies of P dai tanti souls-like in circolazione?

R – Posso affermare con sicurezza che Lies of P è pieno di sistemi di battaglia unici nel loro genere. Il primo sistema di cui vorrei parlare è il Weapon Combination System. Le armi sono divise in due parti, la lama e il manico, e possono essere combinate in innumerevoli modi. Ogni lama e impugnatura ha i propri pesi, movimenti, caratteristiche e abilità speciali chiamate “Fable Arts”. Quindi i giocatori sono liberi di mescolare e abbinare e creare l’arma perfetta per loro. Dovrebbe essere divertente provare le centinaia di combinazioni possibili. Un altro sistema unico in Lies of P è il sistema “Legion Arms”, che probabilmente hai già visto sul braccio sinistro del personaggio principale. Ha il corpo di un burattino, quindi è possibile modificarlo con nuove parti e utilizzare abilità speciali. Sono particolarmente vistosi e dinamici e possono anche essere potenziati. Sarà divertente scegliere il “Legion Arm” giusto per la situazione in cui ti trovi.

D – L’ambientazione che si crea con il mix streampunk-vittoriana a noi piace molto. Cosa vi ha portato a puntare su questo setting?

R – Lies of P non è realmente Steampunk né esprime l’era vittoriana.
Gli stili Steampunk e Vittoriano sono usati frequentemente in vari giochi, quindi abbiamo cercato di evitare questi stili. Abbiamo scelto di rappresentare lo stile Belle Époque, che non era molto rappresentato in altri giochi, in Lies of P. Inoltre, il nostro team ha cercato di creare un concetto unico di Belle Époque solo per Lies of P. L’era della Belle Époque si differenzia dalle altre epoche in cui le strutture in acciaio catturano i nostri occhi. L’epoca della Belle Époque si distingue soprattutto per il bel senso del centro cittadino in Francia.

Lies of PD – Parliamo di performance: promettete un titolo solido sia dal punto di vista grafico, sia dal punto di vista delle prestazioni?

R – Il nostro obiettivo finale per quanto riguarda la grafica è raggiungere l’iperrealismo. Tutti gli elementi mostrati nel gioco sono costruiti dalla storia e dalle ambientazioni, quindi miriamo alla migliore qualità ma allo stesso tempo miriamo a che l’arte del gioco includa anche i dettagli minori della storia e delle ambientazioni. Lies of P è un gioco d’azione, quindi anche l’ottimizzazione delle prestazioni è importante. Uno dei nostri obiettivi importanti è ottimizzare le prestazioni per le console di vecchia generazione come PS4 e Xbox One. Raggiungere la migliore grafica possibile è un buon obiettivo a cui aspirare, ma soprattutto cerchiamo di esprimere il mondo di Lies of P agli utenti in un modo che gli utenti possano apprezzare bene.

D – Come mai avete scelto di sviluppare Lies of P anche su piattaforme old-gen?

R – Il motivo più importante è che vogliamo che il maggior numero possibile di utenti si diverta con Lies of P. A parte questo, volevamo mettere alla prova le nostre capacità tecnologiche riguardo alle piattaforme e vedere fino a che punto possiamo arrivare.

D – Lies of P è un titolo unico, oppure indipendentemente dalle vendite che farà può puntare ad avere un sequel?

R – Se il risultato è inferiore a quello che ci aspettiamo, significa che il nostro gioco non ha suscitato interesse da parte degli utenti. Penso che se si consideri lo sviluppo di un sequel, il risultato dovrebbe raggiungere un certo livello che abbia senso. Al giorno d’oggi il genere souls-like non è più un genere basato sui fan. Un gioco souls-like ha persino ricevuto il GOTY, il premio più prestigioso per i giochi, e i giocatori ora acquistano giochi souls-like anche se non riescono a vedere il finale a causa della sua ben nota difficoltà. Ci auguriamo che molti utenti apprezzeranno Lies of P quando verrà lanciato.

D – Quest’ultima non è una vera e propria domanda, ma una richiesta: ci date qualche dettaglio sul gioco, anche piccolo, che ancora non è stato diffuso?

R – Per favore, non giudicare Lies of P dai materiali che sono già stati rivelati. In futuro riveleremo altre novità di Lies of P, quindi per favore tenete le vostre aspettative alte!

Il mio nome è Domenico, ma online in molti mi conoscono come TheRedDevil... sebbene per Facebook il mio soprannome sia "Auditore" e non posso nemmeno cambiarlo. Iniziato ai videogame con il mitico Atari 2600, oggi sono un "sonaro" (quasi) incallito, ma non ditelo in giro eh! Adoro i survival horror con o senza zombie... ma se dentro ci sono gli zombie è assai meglio! Ah, se non vi piace The Last of Us, sappiate che non possiamo essere in alcun modo amici!