Nintendo Switch 2 Provato: l’attesa è (quasi) finita

Quella che sembrava una remota speculazione nel 2019, all’indomani del lancio di Switch Lite, si è trasformata in una realtà tangibile: siamo ufficialmente nella settimana di debutto di Nintendo Switch 2. Sei anni di rumors, ipotesi e congetture hanno alimentato un’attesa febbrile, trasformando il lancio della nuova console Nintendo in un vero e proprio evento globale.

A poco più di due giorni dall’arrivo sugli scaffali, sia fisici che digitali, siamo pronti a condividere un’analisi approfondita della nostra esperienza con la nuova iterazione della console ibrida. La scorsa settimana, su invito di Nintendo, abbiamo partecipato a un’intensa sessione di prova presso il consueto Video Games Party di Milano Porta Romana. Insieme ad altri esponenti della stampa di settore, abbiamo avuto l’opportunità di approfondire le prime impressioni raccolte lo scorso aprile durante l’evento Nintendo Switch Experience.

Il nostro team ha messo alla prova la console in diverse configurazioni e con una selezione di titoli, valutando le performance, le innovazioni e l’impatto generale sull’esperienza di gioco. Da un mero rumor a una console pronta a rivoluzionare nuovamente il panorama videoludico, Nintendo Switch 2 si presenta con un bagaglio di aspettative elevatissimo. Sarà riuscita a soddisfarle?

Nintendo Switch 2: ergonomia e schermo alla prova dei fatti

Dopo le prime intuizioni emerse durante l’evento Nintendo Switch 2 Experience, la sessione intensiva di prova al Video Games Party ha consolidato le nostre impressioni sulla struttura fisica e l’ergonomia della nuova console. Abbiamo potuto familiarizzare ulteriormente con il design dei Joy-Con 2 e i suoi accessori, riscontrando notevoli miglioramenti.

I nuovi Joy-Con, in particolare, si presentano più solidi e piacevoli al tatto. La nuova texture ruvida conferisce una maggiore stabilità nella presa, nonostante un design che, a prima vista, potrebbe sembrare più sottile e delicato. Permangono, ovviamente, le incertezze relative a potenziali fenomeni di “drift” in futuro. Tuttavia, una prima analisi suggerisce che i riempimenti colorati attorno agli analogici potrebbero fungere da scudo, impedendo alla polvere di annidarsi nei sensori – a patto che questa sia la causa principale del noto problema.

Un elemento che ha particolarmente catturato la nostra attenzione è stata la Modalità Portatile. Abbiamo finalmente avuto modo di ammirare lo schermo LCD a 120Hz HDR in tutto il suo splendore. Le demo del “Welcome Tour” hanno evidenziato la nitidezza dei colori attraverso spettacolari fuochi d’artificio e prove visive in tempo reale, confermando la qualità visiva offerta dal display. Infine, lo stand per la Modalità da Tavolo ci ha sorpreso per la sua stabilità e scalabilità, riprendendo il concetto della base di Nintendo Switch OLED e migliorandolo ulteriormente.

Appendici tentennanti

L’analisi delle periferiche di Nintendo Switch 2 rivela un quadro leggermente altalenante. In particolare, la Nintendo Switch 2 Camera ha mostrato prestazioni miste. Sebbene non abbiamo avuto modo di testare la funzione GameChat, la nostra sessione di Mario Kart World in split-screen a quattro giocatori, con l’ausilio di questo accessorio, ha evidenziato alcune criticità. L’esperienza non è risultata pienamente fluida né congruente con il rapporto qualità/prezzo in termini di risoluzione, sebbene ciò possa essere influenzato dalla necessità di gestire il riconoscimento simultaneo di quattro volti durante il gameplay.

Diametralmente opposto è il discorso relativo al Nintendo Switch 2 Pro Controller. Come il suo predecessore, promette una solidità e una qualità costruttiva di alto livello. Nintendo ha finalmente introdotto ufficialmente l’implementazione di pulsanti macro programmabili, una funzionalità finora solo abbozzata tramite aggiornamenti software e che ora raggiunge una dimensione hardware nativa.

Un aspetto da tenere d’occhio è inoltre la potenziale compatibilità con periferiche esterne non licenziate Nintendo, come dimostrato dagli sviluppatori di Koei Tecmo con l’utilizzo di un mouse wireless per PC in Nobunaga’s Ambition: Awakening. Sebbene questa “compatibilità universale” possa variare da gioco a gioco, potrebbe aprire la strada a diverse sperimentazioni. Mantenere una compatibilità “legacy” con i controller della precedente console, ad esempio, sarebbe già un notevole passo avanti, specialmente per coloro interessati ai nuovi titoli di Switch 2 ma desiderosi di continuare a usufruire, tramite emulazione, dei giochi della scorsa generazione al meglio delle loro capacità. Un esempio emblematico è Super Smash Bros. Ultimate e la necessità per i giocatori competitivi di utilizzare l’adattatore per i controller GCN. A questo proposito, saremo curiosi di scoprire le performance della sua nuova versione wireless per Nintendo Classics al di fuori dell’applicazione Nintendo Switch Online.

Nintendo Switch 2: a che gioco vuoi giocare?

Al di là delle considerazioni sull’hardware, il prezzo e le prospettive a lungo termine, la line-up di lancio di Nintendo Switch 2 si presenta sorprendentemente solida e convincente, distinguendosi positivamente rispetto al suo predecessore. Riflettendo sul lancio della prima Nintendo Switch, si percepiva un’incertezza diffusa tra gli sviluppatori di terze parti, memori del difficile periodo di Wii U. Aziende come Capcom, per esempio, avevano optato per produzioni più conservative, come Ultra Street Fighter 2: The New Challengers, una riedizione di Super Street Fighter II Turbo HD Remix, un titolo risalente al 2008. Di fatto, non c’erano veri e propri “titoloni” a parte The Legend of Zelda: Breath of The Wild, che da solo trainò le vendite fino all’uscita di Super Mario Odyssey, Mario Kart 8 Deluxe e altri successi.

Questa volta, invece, ci troviamo di fronte a una lista di giochi notevolmente più diversificata. Non solo il blockbuster first-party Mario Kart World, ma anche titoli di successo del passato recente come Cyberpunk 2077 (ideale per i fan hardcore che non hanno avuto modo di esplorare Night City su altre piattaforme), Yakuza 0: Director’s Cut (un ottimo punto di partenza per chi ha scoperto la serie di Ryu Ga Gotoku Studio tramite Amazon Prime Video) o Street Fighter 6. Certo, anche in questo caso riedizioni e upgrade next-gen riempiono qualche lacuna, ma le alternative non mancano dal lato indie. L’arrivo (anche se non in esclusiva) dei capitoli 3 e 4 di Deltarune e un promettente Fast Fusion potrebbero continuare a soddisfare quella nicchia di giocatori orfani di F-ZERO. Insomma, sebbene non si tratti della line-up del NES, la selezione di titoli di lancio di Nintendo Switch 2 è indubbiamente particolarmente varia e promettente.

Alla vigilia del debutto di Nintendo Switch 2, il nostro report dettagliato dalla sessione di prova al Video Games Party conferma le promettenti intenzioni della console, sia dal punto di vista tecnico che come naturale evoluzione della sua illustre predecessora. Nonostante permangano alcune riserve riguardo alla telecamera e l’incognita sulla gestione a lungo termine delle problematiche storiche dei Joy-Con, Nintendo Switch 2 si prospetta come il sequel che in molti attendevano: un upgrade sostanzioso rispetto al passato, caratterizzato da una maggiore stabilità grazie a un design migliorato ed elegante. La line-up di lancio, inoltre, si distingue per la presenza di diverse bombette di rilievo, segnalando un inizio di generazione particolarmente promettente. Come approfondiremo nei prossimi articoli dedicati a questa intensa giornata milanese, il 5 giugno si preannuncia come un giorno epocale per tutti i Nintendari più sfegatati.

Game Designer e scrittore, alla fine si è deciso ad aggiornare la propria bio dopo 50 anni di muffa. Perché va bene l'essere "cresciuti a pane e Tekken 2", ma a una certa arriva il momento di "voltare pagina".