Transmedialità: come influenza i creatori di storie

Transmedialità

Vi siete mai chiesti, quando viene alla luce un nuovo fenomeno che colpisce più media, se nasce prima la storia o se questa viene creata appositamente per essere veicolata attraverso più canali?

Transmedialità

Quali sono i requisiti che deve avere la narrazione, per riuscire a diventare transmediale? Ne parliamo in riferimento ad alcuni recenti successi, che hanno influenzato il mondo del cinema, delle serie tv, dei videogiochi e della letteratura, anzi di tutti questi messi insieme.

Ora che il mondo digitale ha connesso tutte le modalità di narrazione in un modo quasi irreversibile, è difficile separarsi da questo meccanismo quando si crea un nuovo contenuto, videogioco, film o libro che sia. È indubbiamente un tema molto affascinante, perché riesce a coinvolgere i fruitori di tutti i media considerati, dando la possibilità, a chi ne è interessato, di rivivere le sue tematiche preferite con modalità differenti.

Sono davvero tanti gli esempi che viviamo quotidianamente e che spesso diamo per scontati, come ad esempio trovare l’applicazione mobile dedicata alla nostra squadra di calcio o la nostra serie tv preferita che diventa un celebre gioco per casinò online.

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Videogiochi, serie tv, narrativa e molto altro: perché una storia riesce a coinvolgere più media

Potremmo fare centinaia di esempi, partendo dalla saga di Star Wars, che ha invaso non solo tutti i media narrativi ma ha creato un intero universo (è proprio il caso di dirlo) legato al merchandising, passando per il successo di Game of Thrones, che è ispirata a libri di cui ancora oggi, molti, ignorano l’esistenza. Come non parlare poi di Pokémon? Ancora oggi non tutti sanno che è nato inizialmente come videogioco, perché ne hanno conosciuto per prima la serie animata o lo hanno scoperto solo a partire dal fenomeno più recente di Pokémon GO.

Si può dire, quindi, che quando un’opera viene creata, forse l’autore può già immaginarla replicata su diversi media, in modi e adattamenti che sicuramente non ha in mente nel preciso momento della scrittura.

La narrazione transmediale ha avuto, indubbiamente, una crescita maggiore negli ultimi anni, quando lo sviluppo di nuovi canali di distribuzione e fruizione ha allargato ancora di più le possibilità narrative di alcuni mezzi di comunicazione, come ad esempio lo schermo televisivo. Le serie tv, infatti, trasmesse da sempre più piattaforme streaming, hanno permesso a storie finora viste solo in letteratura, fumetti, videogiochi o film, di diventare seriali, cioè una nuova forma narrativa che ha davvero coinvolto ogni genere. E da qui sono cambiate anche le abitudini degli utenti, che un tempo erano disposti ad aspettare una settimana per un nuovo episodio e che adesso hanno bisogno invece di una fruizione continua, favorendo così la ricerca di contenuti sempre nuovi.

In ogni caso, che ci sia o meno sin dall’inizio un intento commerciale che vede la nascita di una nuova, avvincente storia che coinvolga più media, noi come fruitori e appassionati di ogni genere narrativo, saremo sempre felici di seguire gli sviluppi transmediali di un’opera. L’importante, infatti, è che qualunque sia il mezzo di fruizione delle varie storie, queste abbiano all’origine un autore capace.