L’impennata di popolarità vissuta dalle opere d’animazione giapponese nel recente passato ha portato a una sorta di corsa gli armamenti tra le principali piattaforme di streaming per assicurarsi una fetta della torta a livello globale, con dei servizi dedicati nati appositamente, come Hulu, Funimation e Crunchyroll (la cui acquisizione da parte di Sony è ancora in fase di revisione), e con l’impegno da parte di Netflix nel produrre moltissimi nuovi show ogni anni. E in questo panorama già molto diversificato aveva intenzione di inerirsi un nuovo servizio, Anime Tube, che aveva avviato una campagna Kickstarter.
Ebbene, stando a un report rilasciato da ANN, Kickstart ha deciso di sospendere questa campagna di crowdfunding, interrompendo così l’intero progetto, e restituendo quanto già donato ai donatori stessi. Interrogato sulla questione, un portavoce del sito ha dichiarato che Kickstarter è stata “allertata di alcune possibili violazioni del suo regolamento riguardanti la veridicità del materiale presentato nella pagina del progetto e altrove”.
La campagna Kickstarter di Anime Tube era iniziata poprio a luglio, e l’obiettivo dichiarato era quello di fornire un servizio on-demand gratuito per lo streaming di un vasto catalogo di opere d’animazione giapponesi molto difficili da reperire altrove. Il progetto aveva convinto molti a fare la loro, tanto che il crowdfunding era arrivato a raccogliere oltre 110.000 dollari in donazioni prima della chiusura.
La campagna è comunque stata circondata da un certo numero di controversie fin da subito, con alcuni grossi nomi dell’industria che hanno bollato come irrealistico l’obiettivo proposto da Anime Tube, e alcuni sono arrivati anche a definire l’intera campagna come una truffa. Tra questi è necessario citare Jacob Grady di Fakku, Shawne Klecker di Nozomo Entertainment e Justin Sevakis di Media OCD. Anche alcuni fan hanno iniziato a farsi delle domande, quando sono arrivati a chiedersi come fosse possibile che il sito volesse trasmettere un anime come Sword Art Online, i cui diritti di trasmissione sono già stati concessi negli Stati Uniti.
La campagna è stata dunque sospesa da Kickstarter, ma questo non fermerà il progetto del sito, secondo lo stesso fondatore George Weller, che ad ANN ha dichiarato che i motivi dell’interruzione del crowdfunding sono stati “poco chiari e molto poco specifici”. Weller ha anche tenuto a sottolineare che il suo sito non è assolutamente una truffa e ha rilasciato un comunicato stampa nel quale ha ribattuto, punto per punto, alle dichiarazioni degli altri specialisti del settore, ma per il momento le sue dichiarazioni non sono state prese in considerazione e il progetto rimane sospeso.