Dopo aver avuto modo di testare il Game Capture Elgato HD60 S+, il microfono Elgato Wave 3 e la nuova webcam Elgato Facecam, il produttore ci ha offerto anche la possibilità di provare il nuovo Elgato Stream Deck MK2, permettendoci via via di completare un setup davvero professionale per quanto riguarda la difficile arte dello streaming. A differenza degli altri test però, questa volta abbiamo deciso di non recensire subito il prodotto, ma bensì di effettuare un primo test e di riportarvi la nostra esperienza per iscritto. Uno Stream Deck infatti non può essere utilizzato immediatamente sfruttando tutte le sue feature e dunque, ci riserviamo di effettuare più test nell’arco dei mesi e di favorirvi la recensione soltanto quando avremo testato ogni singola feature del tastierino di Elgato. Questo primo Provato si basa sui nostri test e sulla nostra prima esperienza con uno Stream Deck (la mia esperienza per l’appunto) e da neofita di questa particolare tipologia di esperienza devo dire che l’approccio è stato davvero dei migliori. Ma partiamo dalle basi.
Elgato Stream Deck MK2: pronto per le sfilate sulle passerelle
L’Elgato Stream Deck MK2 è la nuova versione del suo omonimo (senza MK2) a 15 tasti e di per sé esegue praticamente lo stesso lavoro. Ci troviamo dunque davanti ad un dispositivo con 15 tasti LCD in gradi di poter fare da spalla a tutti gli streamer dato che lo streaming Deck è compatibile con ogni programma di streaming. Ciò che lo differenzia principalmente dalla sua precedente versione è la possibilità di cambiare il frontalino nero con uno dei tanti proposti da Elgato, permettendovi così di personalizzare il device a vostro piacere. Ogni frontalino ha un prezzo di 9.99 euro. Partiamo dal dirvi che il lavoro che svolge lo Stream Deck di Elgato potrebbe essere svolto anche da un normale tastierino, ma questo sarebbe incredibilmente limitato rispetto al vasto mondo che vi si apre davanti nel momento in cui entrate in possesso di un Elgato Stream Deck.
Già, perché la combo micidiale Elgato Stream Deck MK2 e Software del produttore permette di gestire qualsiasi cosa del vostro streaming, semplificando il vostro lavoro e dandovi tutta la potenza di una regia all’avanguardia in un unico dito. Ovviamente, prima di poter fare tutto ciò è necessario fare alcuni passaggi. In primis, occorre inserire lo stream deck nel vostro PC, in modo tale che possa essere installato, per poi passare sul sito del produttore e scaricare gratuitamente il software di utilizzo del prodotto. Fatto ciò, tra un tutorial ufficiale e qualche altro preso dalla rete sarete pronti ad impostare ognuno dei 15 tasti in base alle vostre esigenze da streamer o content creator. Noi abbiamo deciso di utilizzarlo con StreamLabs, il programma che utilizziamo principalmente per proporvi le nostre dirette su Twitch.
Ci vuole tanta pazienza, ma resterete soddisfatti
La nostra esperienza iniziale non è stata delle migliori, dato che una volta aperto il software dell’Elgato Stream Deck MK2 ci siamo ritrovati un po’ dispersi e spaesati in mezzo a tutte quelle opzioni, ma dopo aver visto qualche tutorial il tutto si è semplificato in maniera esponenziale. Dopo aver selezionato il programma che utilizziamo per le nostre dirette (in questo caso StreamLabs come detto prima), la mossa successiva è stata quella di impostare ogni azione sui rispettivi tasti. Azioni quali la selezione delle scene, le azioni da compiere, il passaggio da una webcam minuscola a quella a schermo intero o addirittura alzare o abbassare il volume del microfono possono tutte essere impostare su uno dei tasti a nostra disposizione. Ovviamente, va ricordato del limite di 15 tasti di questo modello!
Dopo aver impostato la specifica azione su di un tasto, è possibile selezionare anche l’icona da associare al pulsante (e di rifletto all’azione da compiere mediante la sua pressione). Ciò permetterà a lavoro terminato di avere un pannello formato da diversi tasti LCD con la propria immagine associata, fattore che vi permette anche di ricordare quale azione compirà quello specifico tasto. Non essendo molto pratici, siamo riusciti ad impostare solo alcune semplici azioni (ecco perché ci riserviamo di proporvi la recensione quando avremo più dimestichezza con l’Elgato Stream Deck MK2): andare online e impostare la schermata di attesa, passare alla schermata principale, passare a quella dei saluti, andare offline con la diretta, alzare e abbassare il microfono di giochi eseguiti o del microfono. Tutte queste azioni che prima compivamo utilizzando mouse e programma di streaming sono diventate improvvisamente fulminee e istantanee grazie al nostro Elgato Stream Deck MK2, che nel setup da streaming fa anche la sua bella figura con i tasti LCD illuminati e personalizzati. Con un po’ più di pazienza in realtà è possibile eseguire anche più azioni, come impostare dei tasti macro in grado di eseguire più azioni con una singola pressione, oppure impostare addirittura dei suoni per rendere più simpatiche e professionali le vostre dirette.
Specifiche Tecniche
118 x 84 x 25 mm / 4,6 x 3,3 x 1,0 in (senza supporto)
145 g senza supporto / 270 g con supporto
15 tasti LCD personalizzabili
USB 2.0
Nonostante il nostro primo approccio con l’Elgato Stream Deck MK2 sia stato abbastanza semplicistico, siamo sicuri che il prodotto sia in grado di infiammare i cuori di qualsiasi streamer e contente creator pronto a passare al livello successivo del duro campo dello streaming. Elegante, affascinante e pratico, lo Stream Deck dovrebbe far parte di ogni setup che si rispetti. Al momento Elgato è sicuramente un punto di riferimento per quanto riguarda questo specifico device, dato che sul mercato di rivali ce ne sono praticamente pochi, ma nonostante ciò il produttore è stato bravo ad offrire un prodotto davvero accessibile a tutti. Non appena entreremo più in confidenza con l’MK2 vi proporremo l’esito finale della nostra esperienza e la nostra recensione. Ma vi possiamo assicurare che siamo già contenti ed entusiasti di poter lavorare insieme al nostro Elgato Stream Deck!