Activision Blizzard: risolta la causa per 18 milioni di dollari

Activision Blizzard

Gli ultimi mesi di Activision Blizzard (Overwatch, 2016) sono stati costellati di problemi, accuse, boicottaggi e scioperi da parte del personale. I motivi? Presto detti: la casa di produzione è stata accusata di molestie sessuali e discriminazioni nei confronti dei dipendenti, soprattutto nei confronti delle donne. L’accusa è arrivata direttamente da DEFH, ossia il dipartimento californiano per il lavoro equo e pari opportunità.

Oggi, la notizia riguarda la risoluzione della causa intentata dalla Commissione per le pari opportunità degli Stati Uniti (EEOC). Activision, in un comunicato ufficiale avrebbe promesso di creare un fondo pari a 18 milioni di dollari, atti a risarcire fino all’ultimo dei dipendenti dell’azienda che si è sentito colpito da discriminazioni e molestie. Inoltre, avrebbe promesso anche di cambiare radicalmente la cultura aziendale, in favore di una esclusivamente improntata all’accoglienza, così da disintossicare l’ambiente lavorativo ostile e prevenire le molestie sul lavoro.

A questo proposito, si è poi espresso il CEO Bobby Kotick, il quale ha definito l’accordo “costruttivo”:

Nella nostra azienda non c’è posto per discriminazioni, molestie o disparità di trattamento di alcun tipo, e sono grato ai dipendenti che hanno coraggiosamente condiviso le loro esperienze. Mi dispiace che qualcuno abbia dovuto subire una condotta inappropriata e rimango irremovibile sulla mia posizione riguardante l’impegno che ho preso nel rendere Activision Blizzard uno dei luoghi di lavoro più inclusivi, rispettati e rispettosi del mondo.

L’accordo, come è facile immaginare, non si baserà unicamente sulle promesse sancite da Kotick. Nei prossimi mesi, giustappunto, interverrà un consulente paritario di terze parti per rivedere le azioni di Activision Blizzard e assicurarsi che vengano mantenuti i buoni propositi dichiarati dal CEO. Nel frattempo, le parti non distribuite dei 18 milioni di dollari, verranno divisi tra associazioni ed enti di beneficienza impegnati nella promozione delle donne nell’industria dei videogiochi e nella creazione di consapevolezza concernente le molestie e la parità di genere.

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