Avatar La Via dell’Acqua, sequel del film più visto di sempre (ovvero, chiaramente, Avatar, da oggi di nuovo in sala in una magnificente riedizione 4K) arriva nelle sale il 14 dicembre prossimo e promette di diventare un nuovo “caso cinematografico”.
Nell’oramai lontano 2009, che a oggi pare l’annus mirabilis di un’altra epoca, usciva Avatar di James Cameron, un’opera realizzata con un budget enorme, premiata da incassi record e destinata a rivoluzionare l’esperienza cinematografica tout court grazie al modo non più marginale ma bensì intensivo e immersivo di sfruttare la tecnologia 3D. Un film, quello di Cameron, che anche al netto dei super-guadagni, ha quindi segnato una pagina fondamentale nella storia del cinema e delle sue tante, continue innovazioni. Inoltre, un film che Cameron è stato in grado di realizzare esattamente secondo i suoi piani grazie anche a un altro suo enorme precedente successo, ovvero il celebre Titanic del 1997, osannato dal pubblico e vincitore di ben 11 premi oscar.
Avatar La Via dell’Acqua: Cameron intraprende la strada maestra della pentalogia
Avatar La Via dell’Acqua, sequel di Avatar, a cui si andranno ad affiancare altri tre film (un lavoro produttivo enorme che aveva come obiettivo ultimo quello di realizzare in contemporanea quattro diversi film autoconclusivi, ma tutti facenti parte di un’unica grande saga epica), promette quindi di essere il nuovo avvolgente capitolo di quest’avventura tridimensionale che va ben oltre i confini dell’immaginazione, e che stavolta aggiunge anche la complessità di una tridimensionalità subacquea, di una profondità marina, dando vita a una storia che vive, si muove e corre attraverso la bellezza dell’elemento acquatico, promettendo nuove e affascinanti avventure visive. La domanda che sorge spontanea è… si riuscirà a bissare o addirittura superare il successo del 2009?
In ogni caso, quello che si può già sicuramente dire è che in “Avatar 2” ritroveremo Jack Sully e Neytiri, umani, indigeni Na’vi e tutto il meraviglioso mondo di Pandora che ci ha già conquistati in passato e che in questo nuovo capitolo s’immerge e si amplia verso affascinanti scenari acquatici.
Meeting Jon Landau
A Roma, in occasione della proiezione di 20 minuti di footage (blindatissimo, e di cui per ora non possiamo ancora dirvi nulla) del nuovo attesissimo Avatar 2, abbiamo incontrato, in collegamento video, il produttore del film e storico collaboratore di James Cameron, Jon Landau.
Il tema della famiglia
In questo nuovo film s’indaga molto sul concetto di famiglia, che trascende anche il concetto stesso di legame biologico per abbracciare quello più universale della famiglia che si sceglie, della comunità alla quale ci integriamo e affidiamo per vivere. Come spiega Landau:
Quando la famiglia Sully deve lasciare la sua casa e si ritrova catapultata in una nuova situazione vive quello che ognuno di noi può provare sulla propria pelle, con tutte le difficoltà d’integrarsi e essere accettati in un nuovo nucleo. La famiglia in Avatar è quella che si sceglie, non rappresenta solamente un legame di sangue.
Sfide produttive
Jon Landau ha spiegato inoltre come sia stata una vera sfida realizzare ben quattro film in contemporanea, un progetto enorme che ha comportato un grosso dispendio di energie e tempo per la scrittura delle varie sceneggiature. Anche se, poi, a fronte della difficoltà e dei tempi prolungati si è potuto girare in maniera più consapevole, avendo l’intera visione d’insieme dei film nel complesso e non solo l’idea di un singolo capitolo. Così come si è rivelata una grande sfida quella di realizzare riprese subacquee mantenendo sempre la centralità degli attori. Come ha spiegato Landau:
La più grande sfida, che ha impiegato molto del nostro tempo in questi anni, è stata realizzare quattro sequel. Il cast sapeva in che direzione andavamo, la scenografia anche, ma dovevamo lavorare ad un altissimo livello di motion capture. Volevamo per esempio costruire un serbatoio di 2 milioni di litri per catturare la performance sott’acqua. Questo film ha molte più scene in CGI e mescolare tutto questo tenendo sempre gli attori al centro è stata davvero una grande sfida.
Eppure, nella realizzazione di questo mega-progetto, la produzione ha avuto sempre l’appoggio degli Studios:
James ha avuto totale libertà artistica al tempo di Titanic così come l’ha avuta anche oggi, e c’è da dire che nel nostro rapporto con la Fox e la Walt Disney Ptictures non abbiamo mai avuto tanti problemi perché ci hanno sempre assecondato nelle nostre richieste.
Sigourney Weaver e il tema dell’ambiente
Landau ha confermato, inoltre, la presenza di Sigourney Weaver anche in questo secondo capitolo di Avatar:
Sigourney non solo ci sarà, ma sarà in più ruoli. In questo film sarà nella parte di Kiri, la ragazzina 14enne, e in una scena interpreterà addirittura tre personaggi. Quando ho parlato con lei mi ha confessato che realizzare questo ruolo l’ha resa molto felice perché le ha permesso di vestire i panni di una ragazzina, esperienza che non avrebbe mai potuto fare senza questa tecnologia.
E per quanto riguarda la tematica ambientale profondamente legata ad Avatar, Landau dichiara:
Spero che il film aiuti a sensibilizzare le persone. Se ci pensate il primo film inizia e finisce con la stessa immagine, questo ci deve far capire che le nostre azioni hanno impatto sulle persone e sull’ambiente intorno a noi. Non si può fare una predica, dobbiamo lanciare un messaggio utilizzando la fantascienza come metafora del mondo in cui viviamo. E questo avrà un’eco su tutte le sequenze produttive. Noi da parte nostra abbiamo cercato di essere molto green sfruttando l’energia solare e azzerando l’utilizzo di plastica, anche perché non si può predicare bene e razzolare male. E speriamo che le nuove generazioni possano guardare al mondo in modo diverso.
Arriverà il 14 dicembre nelle sale italiane il film 20th Century Studios Avatar La Via dell’Acqua, primo sequel diretto da James Cameron di Avatar, il lungometraggio con il maggior incasso di tutti i tempi. Ambientato più di dieci anni dopo gli eventi del primo film, Avatar: La Via dell’Acqua inizia a raccontare la storia della famiglia Sully (Jake, Neytiri e i loro figli), del pericolo che li segue, di dove sono disposti ad arrivare per tenersi al sicuro a vicenda, delle battaglie che combattono per rimanere in vita e delle tragedie che affrontano. Diretto da James Cameron e prodotto da Cameron e Jon Landau, il film è interpretato da Zoe Saldaña, Sam Worthington, Sigourney Weaver, Stephen Lang, Cliff Curtis, Joel David Moore, CCH Pounder, Edie Falco, Jemaine Clement e Kate Winslet.