Ma davvero qualcuno credeva che sarebbe valsa la pena tornare a esplorare i dungeon una casella alla volta, dopo la rivoluzione di Ultima Underworld? Ancora, qualcuno era disposto a scommettere a favore di un simile ritorno alle origini nell’epoca di Skyrim? I ragazzi di Almost Human Games risponderebbero con un secco “sì!”, poco ma sicuro, e assieme a loro tutti quelli che hanno passato notti insonni davanti a Dungeon Master e derivati, verso la fine degli anni Ottanta, disegnando rudimentali mappe su fogli a quadretti strategicamente prelevati dal quadernone di matematica. Il primo Legend of Grimrock è stato un tuffo nel passato glorioso per tutti gli intrepidi vegliardi orfani della premiata formula a base di labirinti e enigmi, nonché per le nuove leve desiderose di una sfida come si deve, ma questo seguito alza l’asticella per quanto riguarda quantità e qualità. Legend of Grimrock 2 è più grosso e cattivo in tutto, e se avete perso le notti sul precedente episodio, raccomandarlo in questa sede è per me pura retorica. Ma andiamo con ordine.
UN MARE DI GUAI
Legend of Grimrock 2 lascia ad altri ore di inutili filmati o intermezzi, tagliando corto anche durante l’introduzione. Il nostro quartetto di avventurieri si ritrova in gabbia a bordo di una nave che, da lì a poco, naufragherà sulle spiagge dell’isola di Nex senza troppe cerimonie. Il tempo di recuperare un’arma di fortuna per aprire quelle scomode sbarre sarà sufficiente per capire che qualcosa non va: pare che l’isola sia governata da un sadico dominatore che pare decisamente interessato alle abilità dei nuovi venuti. La prima differenza rispetto al passato è subito evidente: laddove il primo Grimrock presentava una progressione lineare nella discesa del suo labirinto, Legend of Grimrock 2 pone il giocatore nel mezzo di un mondo aperto pieno di nemici, segreti e numerosi dungeon da esplorare.
[quotedx]Legend of Grimrock 2 è più grosso e cattivo in tutto[/quotedx]Un cambiamento spiazzante specialmente all’inizio, quando la mancanza di direzioni da prendere e l’abbondanza di scelte potrebbe causare qualche mal di testa, nondimeno apprezzabile nella sua flessibilità. Bloccati davanti a un enigma apparentemente insormontabile? Niente di meglio che tentare di battere una strada nuova per far sbollire la stizza, magari finendo dalla padella alla brace in un labirinto appena scoperto, traboccante di mostri letali. Anche sotto questo aspetto le novità sono lampanti: oltre alle gargantuesche dimensioni del bestiario, stavolta i nemici vantano abilità offensive più varie e elaborate, con mosse speciali in grado di coprire rapidamente le distanze e cattiverie assortite, come i giganteschi batraci che ingeriscono le armi equipaggiate dagli avventurieri. Un maggiore dinamismo, che ci chiede anche di considerare le dimensioni del nemico e eventuali dislivelli del terreno, fattori del tutto inediti nel genere. Provate a lanciare una palla di fuoco da una posizione sopraelevata, ad esempio, e la vedrete passare sulla testa dei nemici senza risultati.
Con tutta questa abbondanza, è una fortuna che in Legend of Grimrock 2 le opzioni a disposizione del party siano aumentate. Una delle novità sono le armi da fuoco, potenti ma propense ad incepparsi, senza tralasciare il fatto che i proiettili sparati non possono essere recuperati. Una scelta adatta nelle mani dell’alchimista, una delle nuove classi, mentre i più scaltri si troveranno a proprio agio nella puzzolente pelliccia dell’uomo ratto, la nuova razza che si affianca a quelle presenti nel primo capitolo: fragile, ma sgusciante come il più abile tra i ninja.
SQUADRA CHE VINCE…
In Legend of Grimrock 2 la creazione del party è quindi un momento vitale, più che in passato. Nuove classi dicevamo, dal coriaceo cavaliere al ridicolo contadino, goffo ma capace di salire di livello semplicemente ingozzandosi. Anche stavolta manca una classe completamente dedita alla cura, mentre l’uso di pestello e mortaio è soggetta alla padronanza di una nuova abilità. Ce ne sono parecchie, e le precedenti sono state riviste e corrette, potenziabili fino a cinque volte con i punti guadagnati ad ogni livello, sbloccando perk strada facendo. Investite tre punti nella padronanza delle armi leggere e potrete affiancare un pugnale all’arma principale, ma massimizzate l’abilità e sarete un dannato dio della guerra, capace di combattere con due armi a scelta, senza restrizioni.
[quotesx]La creazione del party è un momento vitale[/quotesx]Tante possibilità, accoppiate alla considerevole longevità dell’avventura, richiedono di ragionare differentemente rispetto al passato, dove la padronanze di poche abilità ben mirate era l’unica opzione per sperare di uscire vivi dal monte Grimrock. Stavolta non farete svolazzare una palla di fuoco senza investire anche nella scuola elementale dell’aria, a meno che non vogliate fossilizzarvi su semplici vampate a corto raggio.
Legend of Grimrock 2, insomma, è un seguito eccellente in tutto e per tutto. Più profondo, vario nonché bello da vedere, con il ciclo notte/giorno in grado di regalare scorci niente male, tra un colpo di spada e un enigma spacca meningi. Ancora meglio, è uno di quei giochi straordinariamente remunerativi, dove ogni livello guadagnato o interruttore scovato è fonte di grandissima soddisfazione. Fate scorta di patatine e schifezze varie: avete parecchie notti insonni da passare sull’isola di Nex.