The Sims 4 arriva, finalmente, anche sui computer con la mela, e lo fa cavalcando l’onda dei notevoli miglioramenti introdotti nei primi mesi di vita del (semi) reboot proposto da Maxis a settembre (qui, se volete, potete leggere la recensione che io stesso vi avevo scritto della versione Windows). La conversione, analogamente a quanto accaduto per SimCity, si aggiunge candidamente al vostro account Origin, per cui, se siete utenti Windows e Mac, sarete felici di sapere che da oggi siete possessori anche della versione per sistemi Apple.
Detto ciò, The Sims 4 arriva su Mac proprio nel momento in cui l’esperienza del simulatore di vita si sta finalmente arricchendo, dopo un avvio solido ma un po’ timido e i salti mortali di EA e Maxis per tenere a bada una community storicamente molto esigente, che ha mal tollerato le presunte “mancanze” al day one. Nel giro di pochi mesi, infatti, sono arrivate le piscine e le morti per annegamento, i fantasmi hanno cominciato a infestare le case dei simmini, sono ritornati gli alberi genealogici e una serie di nuovi look hanno invaso l’editor, che ha subito qualche ritocco per essere ancora più completo. Soprattutto, però, è arrivato il primo game pack che porta i sim all’aria aperta e offre una nuova area giocabile. Certo, il costo del DLC non è proprio esiguo, ma The Sims è anche questo, e lo è sempre stato.
Il GIUSTO TEMPISMO
Gli utenti Apple, dunque, si trovano a vivere, paradossalmente, un day one decisamente migliore dei cugini con le finestre, dove alcune delle piccole idiosincrasie dovute ad altrettante scelte di Maxis sono state risolte in maniera brillante, migliorando l’esperienza complessiva col simulatore di vita per eccellenza. Oltre le novità già illustrate in precedenza, infatti, molti aspetti sono stati bilanciati un po’ meglio, mentre altri del tutto rivisti, soprattutto riguardo le carriere lavorative.
Per quanto concerne la conversione vera e propria non c’è molto da dire dal punto di vista tecnico, se non che sia stata eseguita con estrema cura, tanto che l’edizione per Mac sembra quasi più ottimizzata di quella PC, se non altro per merito delle configurazioni abbastanza bloccate di Apple. Molto bello, in particolare, l’adattamento per display retina, che permette di giocare a risoluzioni notevoli senza risentirne sul frame rate.
[quotedx]una conversione puntuale e messa sul mercato al momento giusto[/quotedx]Ritornare a Willow Creek e Oasis Spring è stato estremamente piacevole e, merito anche di una community che alla fine ha superato l’iniziale diffidenza nei confronti nel titolo, la Galleria è stata una felice intuizione di Maxis per iniettare costantemente linfa vitale nell’universo di gioco. Così come vincente, d’altronde, è stato motivare i giocatori a “fare cose” all’interno del proprio universo narrativo personale con eventi pubblici come il “weekend del fiki fiki”, amorevolmente proposto durante il fine settimana di San Valentino. Insomma, come avevamo ampiamente previsto in sede di recensione, The Sims 4 si sta rivelando una base solida su cui costruire una nuova galassia di contenuti grazie all’opera sia di utenti volenterosi, sia di Maxis, finora brava a tenere in equilibrio gli aggiornamenti gratuiti e quelli a pagamento.
La versione per Mac, dunque, non fa altro che allargare ulteriormente la fan base del titolo, grazie a una conversione puntuale messa sul mercato al momento giusto, in previsione della prima espansione ufficiale che andrà a migliorare l’aspetto più critico della versione base, ovvero quelle delle carriere lavorative. Ad aprile, infatti, arriverà “Al Lavoro!”, dove la chiave di lettura principale del gioco, ovvero quella delle emozioni e delle relazioni sociali, investirà la sfera professionale dei nostri sim, che dovranno venire a capo di colleghi, capi e una dimensione lavorativa finalmente più umana. Nel frattempo, però, il potenziale di The Sims 4 sta finalmente venendo fuori e gli utenti Mac possono godersi la loro vita virtuale con tutti i confort del caso e senza le polemiche al day one. Bene così.