Titan Souls – Recensione

titan souls

Nato dalla mente di Mark Foster durante una game jam, il concept di Titan Souls è stato poi ampliato grazie all’apporto di David Fenn e Andrew Gleeson. Insieme hanno fondato Acid Nerve, una piccola software house indipendente che, grazie all’ala protettiva di Devolver Digital, è riuscita a portare sui PC e nei salotti di noi tutti quello che nel frattempo era diventato un videogioco vero e proprio. Titan Souls è un titolo che già dal suo nome fa capire esattamente quali opere hanno influenzato il team nel corso dello sviluppo: Sin dall’inizio si respira quella stessa aria malinconica che Fumito Ueda ha volto donare a quello che nel tempo è diventato il suo lavoro più apprezzato, ovvero Shadow of the Colossus; al contempo, la difficoltà ragionata e la possibilità di morire in ogni istante lasciano trasparire un omaggio ai titoli della serie Souls, sviluppati da From Software, il cui ultimo esponente è il Bloodborne qui recensito dal nostro Ivan Conte.

DA SOLI CONTRO I TITANI

Imbracciando un arco e con una singola freccia nella sua faretra, il nostro protagonista senza nome si avventura in una terra misteriosa per eliminare i titani che la popolano. Quali siano le sue motivazioni non è dato sapere: l’impresa assume così i tratti di un viaggio enigmatico, quasi onirico, con uno scopo materiale a cui non sembra fare seguito uno morale o emotivo. Il tutto viene enfatizzato dalla presenza di un alfabeto sconosciuto, creato appositamente dal trio di sviluppatori: durante la prima run sarà difficile capire il senso di tali scritte, a meno di non fermarsi e provare a tradurle; finendo il gioco, però, potremo abilitare un’apposita opzione che svolgerà il lavoro al nostro posto, permettendoci di fare un minimo di chiarezza sul background di Titan Souls.

titan souls[quotedx]sia il protagonista che gli enormi nemici hanno a disposizione un solo punto ferita[/quotedx]Per quanto riguarda il gameplay, il concetto di base è semplice e interessante: sia il nostro alter ego che gli enormi nemici hanno a disposizione un solo punto ferita, ciò significa che basta un singolo colpo per morire, e questo vale tanto per il protagonista quanto per i titani. Ahinoi, i nostri avversari dovranno essere colpiti solo ed esclusivamente nel loro punto debole, il quale è spesso protetto da armature di vario genere. Scoprire come esporre la debolezza del nemico di turno rappresenta metà del divertimento: bisognerà studiare l’ambiente, analizzare i pattern di attacco e cercare ogni minima falla dei movimenti del titano, il tutto mentre si cerca di evitare di essere colpiti. Solo allora converrà scoccare l’unica freccia a nostra disposizione. E se il colpo non dovesse andare a segno? Nessuna paura. Fortunatamente, il proiettile acuminato può essere recuperato camminandoci sopra, oppure riportandolo a casa grazie ai poteri telecinetici del nostro ignoto eroe. Queste basi, apparentemente semplici, spianano la strada a una discreta ricchezza di situazioni: ogni titano è diverso dagli altri e necessita di un approccio differente: ne consegue che non esistono due scontri uguali, il che è garanzia di un’esperienza di gioco assai varia.

L’OMBRA DEI TITANI

Purtroppo, Titan Souls non è un prodotto esente da difetti. Il primo, e che per forza di cose salta più spesso all’occhio, riguarda il posizionamento dei checkpoint. I punti di salvataggio sono collocati in posti relativamente distanti dalle stanze dei boss, non così tanto da rendere le numerose morti eccessivamente snervanti, ma ripercorrere più volte lo stesso tragitto può risultare molto fastidioso. Il secondo problema – a mio avviso il più importante – è rappresentato dalla povertà di contenuti: come accennato in precedenza, gli scontri sono molto vari, ma sono pochi, e il fattore rigiocabilità è estremamente limitato.

titan soulsCerto, ci sono tre modalità aggiuntive che vengono sbloccate dopo aver portato a termine l’avventura per la prima volta: una che aumenta la difficoltà degli scontri, un’altra che elimina la possibilità di correre e rotolare, e una terza, per veri masochisti, che concede solamente una vita al nostro eroe; tuttavia, i contenuti sono i medesimi e i titoli di coda possono apparire sullo schermo dopo appena un paio di ore, circa il doppio se vi fermate a osservare i bellissimi scorci o andate alla ricerca dei segreti sparsi nel mondo di gioco. Chi vive di pane e obiettivi – Titan Souls ne ha ben 27! – si divertirà un po’ più a lungo, ma tutti gli altri potrebbero storcere il naso dopo essersi ritrovati a finirlo nello spazio di un pomeriggio.