The Long Dark – Anteprima

Annunciato qualche tempo fa con una campagna Kickstarter di successo, The Long Dark è il titolo d’esordio di Hinterland: un progetto piuttosto ambizioso che, nelle menti degli sviluppatori, nasce come punto di partenza per un universo dall’enorme potenziale, capace – qualora il gioco abbia successo – di trovare un suo spazio anche in altri media (libri, graphic novel, magari anche televisione).

IL MONDO SPENTO

Fin dove sei disposto a spingerti per sopravvivere?” La domanda con cui ci accoglie il gioco è la stessa che ci porteremo avanti in ogni istante. The Long Dark è un survival estremo in prima persona, caratterizzato da uno stile grafico estremamente essenziale, al limite del fumettoso, ma molto efficace. La storia è altrettanto semplice, ma inquietante e affascinante al tempo stesso.
[quotedx]Tutto spazzato via, in silenzio, nell’arco di una notte buia e maledetta[/quotedx]
Un’apocalisse di natura geomagnetica non meglio precisata ha reso inutilizzabile tutte le tecnologie sviluppate dall’uomo, e con loro tutte le forme di energia a cui ci rivolgiamo in ogni istante per i nostri bisogni primari. Tutto spazzato via, in silenzio, nell’arco di una notte buia e maledetta. Un’apocalisse taciturna, come la quiete che si è lasciata alle spalle. E l’uomo si ritrova, di nuovo, debole e indifeso di fronte alle prove che gli impone la natura, facendolo precipitare di qualche scalino lungo la catena alimentare.

HAI DA ACCENDERE?

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Il protagonista di cui vestiremo i panni è il pilota di piccoli aerei Will Mackenzie, che si ritrova sperduto nelle desolate terre dell’America del Nord, con l’inverno alle porte, ad affrontare questa “nuova frontiera post-digitale”. La struttura del gioco vero e proprio sarà episodica, con una intensa e forte componente narrativa (così almeno ci viene raccontato), ma la versione alpha resa disponibile in Accesso Anticipato su Steam in questi giorni contiene solo la modalità sandbox, nella quale l’unico obiettivo è sopravvivere il più a lungo possibile nella zona innevata da cui ha inizio la partita. Il nostro zaino, al momento di partire, contiene pochissimi viveri, qualche benda, un paio di medicinali, un kit da cucito e qualche abito di ricambio; per tutto il resto dovremo affidarci a quel che si trova in giro.
[quotesx]Il nostro zaino contiene pochissimi viveri, qualche benda e un paio di medicinali[/quotesx]
La nostra salute dipenderà dal riuscire a tenere a bada fatica, fame, freddo e sete: a seconda del luogo in cui ci si trova, per esempio in un riparo di fortuna o in una grotta scavata nella neve, la temperatura ambientale potrà essere meno rigida che all’aperto; senza un tetto sopra la testa, l’alternativa è accendere un fuoco e stendere il sacco a pelo accanto alle fiamme. Alcune azioni, come la raccolta della legna o il riposo, sono gestite automaticamente dal computer, con il tempo accelerato e lo schermo nero. Un altro elemento estremamente importante da tenere sott’occhio sono le calorie, di fatto l’equivalente della barra della salute più tradizionale: ogni barretta di cereali recuperata, ogni succo di frutta, hanno un equivalente calorico (in positivo), così come ogni azione che si compie (in negativo, però). Occorre poi stare attenti a molte altre cose, come il consumo degli abiti, per cui ogni tanto è indispensabile sostituirli con altri meno lisi, o la tipologia di ferite che si possono riportare, che si curano con i medicinali giusti e non con il generico “medikit” buono per tutte le stagioni.

FUOCHINO, FUOCHETTO…

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L’esplorazione dell’area di gioco della modalità sandbox porta rapidamente a scoprire alcuni avamposti umani abbandonati, tra cui un enorme lago ghiacciato, una stazione ferroviaria per il traffico merci, e diverse capanne di boscaioli. Ogni anfratto, ogni zainetto, ogni cassetto può contenere qualcosa di utile: è sempre meglio perdere qualche secondo per non trovare niente che lasciarsi un pacchetto di cracker alle spalle. Il contesto è estremamente attento ai dettagli: non si può raccogliere carne congelata trovata a terra, per esempio, perché nel farlo ci ghiacceremmo le mani, e dobbiamo quindi trovare uno strumento atto alla bisogna; la percentuale di successo dell’accensione del fuoco dipende dalla skill annessa, che all’inizio del gioco è al 50%.
[quotedx]Ogni anfratto, ogni cassetto può contenere qualcosa di utile[/quotedx]
Poco, pochissimo, specialmente quando il tuo personaggio sta morendo assiderato e la stufa non si accende neanche al quarto tentativo (e i fiammiferi vanno rapidamente esaurendosi); a volte è utile correre, per scappare da un lupo, ma in generale si sprecano troppe calorie, e le salite troppo ripide richiedono uno sforzo molto maggiore per essere percorse. Molto meglio cercare una strada alternativa, fidatevi.

THE WINTER SURVIVAL GUIDE

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Pur senza voler diventare un survival da usare come manuale di sopravvivenza, The Long Dark getta sul piatto un sacco di elementi di notevole interesse: un’ambientazione silenziosa, gelida e affascinante, una direzione artistica tanto semplice quanto ricca di fascino, e dinamiche da survival piuttosto curate, che costringono a occuparsi di diversi elementi e non danno un attimo di respiro. La modalità sandbox è divertente ma limitata, senza dubbio utile per familiarizzare con le dinamiche del gameplay e della simulazione, e fare “palestra” nel ben poco accogliente mondo che attende il povero Mackenzie. Un piccolo e promettente assaggio della versione finale del gioco, in arrivo all’inizio del prossimo anno.