1992 – Con The Great Giana Sisters, gli home computer potevano anche aver trovato il proprio Mario Bros., ma restavano comunque orfani di un eroe in grado di contendere a Sonic la leadership vantata nel mondo dei “fast-paced” platform. Dopo vari tentativi andati più o meno a vuoto, questa lacuna sarebbe stata colmata infine dall’arrivo di Zool, un titolo fresco e spettacolare, grazie al quale sistemi all’epoca ritenuti in declino quali Amiga ed Atari ST ebbero occasione di godersi una delle ultime ribalte della rispettiva carriera videoludica.

Nato dalla fervida immaginazione di George Allen, questo simpatico gremlin ninja tutto pepe ed arti marziali avrebbe infatti dimostrato al pubblico che i Personal a 16Bit non fossero rimasti affatto a secco di risorse e che avessero anzi spalle abbastanza larghe per cimentarsi in un settore che troppi ritenevano essere oramai divenuto appannaggio delle sole console. Inizialmente accolto con un certo distacco dagli appassionati di genere, Zool trovò nell’inatteso entusiasmo riservatogli dalla stampa specializzata il suo principale propulsore mediatico.

Nel lodare senza riserve aspetti portanti della produzione quali la briosità di character e level design, le firme più note dell’epoca riuscirono in altre parole a convincere gli scettici che il piccolo gioiellino targato Gremlin Graphics potesse davvero rimettere in discussione le gerarchie hardware che andavano delineandosi in quel periodo. Come testimoniò l’interesse mostrato da Sega e Nintendo verso l’acquisizione dei diritti necessari alla distribuzione di conversioni destinate alle proprie console ammiraglie, gli esperti ci avevano fin troppo bene e il successo che coinvolse di lì a poco il brand, con tanto di pronto sequel annesso va, in tal senso, interpretato come una conseguenza fisiologica.

A distanza di circa 23 anni dal suo debutto, Zool potrà aver magari perso l’irresistibile appeal di cui godette in quei giorni, ma i titoli di cui fu protagonista rimangono tuttora godibilissimi: qualora foste intenzionati a recuperare o riscoprire questo classico, il consiglio è ovviamente quello di fiondarsi sulla storica versione Amiga 500. Chi, ai tempi, fosse stato così ardito da acquistare un Amiga CD32 per poi conservarlo sino ad oggi, potrebbe invece provare la rispettiva edizione digitale che approdò sul mercato ad un anno di distanza dalla release originale forte di un comparto sonoro interamente rivisitato e ulteriori ritocchi grafici.
TRIVIA: UN CURIOSO EQUIVOCO
Per diversi anni gli amighisti e, con essi, tutti gli altri gamer dell’epoca identificarno Zool come una Formica Ninja e non certo come un Gremilin: Per molti versi comprensibile, dato il look del rispettivo sprite e degli artwork che accompagnarono il lancio del gioco, l’equivoco venne chiarito più volte dagli stessi sviluppatori, i quali non mancarono peraltro di sottolineare che la sua identità costituisse un omaggio al brand della stessa software house (Gremlin Graphics) di cui esso era a tutti gli effetti la mascotte. In barba ad ogni chiarimento, per molti gamer Zool è e rimarrà una formica, con buona pace della mera realtà dei fatti!