Mount & Blade: Warband – Recensione

Mount & Blade è sicuramente un titolo ben noto ai giocatori PC, visto che ad oggi il titolo Taleworld vanta una comunità di modders tra le più attive della storia, quasi senza paragoni. Il segreto del suo successo è nella sua semplicità: cinque o più fazioni di chiara provenienza medievale, grazie alle quali il giocatore potrà cercare la gloria unendosi a nobili cavalieri o alleandosi con gruppi di banditi senza scrupoli, perennemente a caccia di villaggi da saccheggiare. Ma non solo: mercati di schiavi, guerre tra eserciti ed un ventaglio pressoché infinito di situazioni, il tutto con un sistema di crescita del personaggio in perfetto stile gioco di ruolo, combattimenti strategici e una gestione del regno realmente interessante. Questo perché, a rigor di logica, il punto di forza di Mount & Blade è proprio la sua invidiabile varietà di situazioni, caratteristica che anche i possessori di PlayStation 4 potranno assaggiare a breve grazie alla conversione di Mount & Blade: Warband per la piattaforma Sony.

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IL MIO REGNO PER UN CAVALLO

Mount & Blade: Warband, in soldoni, è un titolo d’azione con combattimenti strategici, scontri a cavallo, duelli corpo a corpo, comandi dell’esercito in tempo reale e una gestione tattica del regno, il tutto con una struttura sandbox a fare da sfondo. Quello che di primo acchito sembra un’accozzaglia di formule e stili di gioco differenti, si tramuta invece in un gioco fatto e compiuto, forte di una campagna single player e diverse (valide) battaglie multigiocatore, anche e soprattutto in queste nuova edizione PS4. La prima di queste si ispira palesemente all’originale Mount & Blade: avremo infatti la possibilità di scegliere l’aspetto e i tratti somatici del viso del personaggio scelto, oltre a poter successivamente deciderne la fazione di appartenenza e le abilità disponibili, siano queste legate al saper maneggiare un’arma a una o due mani, arco e frecce o, ancora, andare a cavallo. Subito dopo saremo letteralmente scaraventati all’interno dell’immensa mappa di gioco, difendendoci dai briganti che infestano quelle zone. Il nostro obiettivo primario sarà però da subito quello di reclutare i primi soldati direttamente dai villaggi di Calradia, creando mano a mano il nostro piccolo esercito personale. Ma non basterà che questi giurino fedeltà nei nostri confronti: sarà infatti fondamentale equipaggiarli e sfamarli, guadagnando conseguentemente il loro rispetto portando anche a termine (e con successo) determinate missioni o sconfiggendo nemici. Passando di livello aggiungeremo punti alle statistiche, andando così ad influenzare il danno in combattimento, la resistenza ai colpi e la qualità dell’equipaggiamento che potremo indossare e fare indossare al nostro prode esercito. E questo è solo la punta dell’Iceberg di un sistema di gestione dei contenuti realmente immenso e virtualmente infinito.

[quotedx]Un’accozzaglia di generi differenti che si tramuta in un gioco fatto e compiuto[/quotedx]

E i combattimenti, in Mount & Blade: Warband, non mancheranno di certo: se già nel prequel e nella versione per Personal Computer il sistema funzionava alla grande grazie al movimento del mouse per decidere da quale parte indirizzare i colpi, in Warband su console si percepisce una struttura ancora più complessa e realistica, grazie anche all’utilizzo del joypad. Ciò che purtroppo fa scendere e di molto l’asticella di gradimento è il comparto grafico, che esattamente come la controparte PC è buono ma non straordinario, con tutta una serie di texture di qualità altalenante e animazioni a volte troppo sconnesse. Ok che la grafica non è tutto, specie in questo caso, ma in Mount & Blade: Warband parliamo sicuramente dell’elemento più debole dell’intera produzione. E ciò è un vero peccato, visto e considerato che i ragazzi del team Taleworld avrebbero davvero avuto tutto il tempo per dare un deciso colpo di spugna al comparto estetico. Purtroppo così non è stato.

Mount & Blade – Warband

Sicuramente, però, la versione console di Warband eredita ed assicura uno degli elementi più importanti, oggi come ieri, presenti nel titolo: vale a dire il multiplayer. Totalmente (e senza alcun motivo) assente nel primo episodio, in Mount & Blade: Warband il comparto multigiocatore è stato implementato in maniera decisa e realmente coinvolgente, in grado di ospitare fino a 64 giocatori in contemporanea, divisi in arcieri, fanti e cavalieri, seguiti da altrettante sottoclassi come cavaliere leggero o pesante, balestriere o arciere, in battaglie campali alla conquista di terreni e villaggi. Le opzioni multiplayer sono le stesse che abbiamo imparato ad apprezzare in titolo analoghi, tra team deathmatch, capture the flag, assalti e molto altro ancora. La modalità online è quindi il luogo giusto dove mostrare le proprie abilità apprese sul campo di battaglia.