La nostra è un’epoca piuttosto felice per ciò che concerne l’offerta di titoli interessanti relativi al mondo di Dragon Ball: dopo uno Xenoverse 2 capace di migliorare il già buonissimo primo episodio e con l’avvento dell’eccellente FighterZ, da molti considerato “lo Street Fighter II dell’attuale generazione videoludica”, i tempi di prodotti indegni come Final Bout (rilasciato per la prima PlayStation nel 1997) sembrano davvero solo un brutto e lontano ricordo. L’opera di Arc System Works, in particolare, ha saputo contraddistinguersi sin dal primo trailer grazie al suo impatto grafico pressoché strabiliante, ma chi ha avuto modo di addentrarsi nelle sue meccaniche sa perfettamente che la carta vincente di questa produzione è insita nel suo gameplay, semplice e appassionante, e nella diversificazione dei moveset dei personaggi. Paradossalmente, da ciò deriva anche uno dei pochi difetti del titolo: la limitatezza del roster. È per questo che nell’infinito e continuo supporto al gioco, fatto di correzioni di problemi e ribilanciamenti, i programmatori hanno impiegato parte delle loro energie nello sviluppo di nuovi Season Pass, capaci di aggiungere contenuti inediti sotto forma di personaggi giocabili.
La seconda ondata di aggiornamenti ha salutato l’arrivo di due guerrieri molto diversi: Jiren e Videl. Il primo, l’eccezionale combattente dell’11° universo che ha appena fatto la sua comparsa anche nell’edizione italiana del manga di Dragon Ball Super (felice adattamento della serie animata, già conclusa), si presenta come un lottatore massiccio, con contrattacchi fulminei in grado di neutralizzare le offensive nemiche sia dall’alto che dal basso. Particolare è anche la scelta di assegnare una presa all’input di attacco forte, così come l’effetto di ottenere un ribaltamento di lato a seguito della pressione dello stesso comando in abbinamento alla direzione verso il basso: in pratica, quando questo attacco connetterà l’avvio di una combo, l’avversario “rimbalzerà” urtando contro il lato dello schermo, tirandoci fuori da una situazione prettamente difensiva. Jiren è un personaggio probabilmente non assimilabile a suoi colleghi dallo stile più intuitivo e bilanciato, ma proprio per questo può dare soddisfazione ai giocatori più rodati in cerca di novità.
Videl è la celebre figlia del ben più celebre Mr. Satan. A differenza di suo padre, le sue capacità combattive si avvicinano (per quanto possibile) a quelle dei “guerrieri Z”: allenata dal suo compagno Gohan, la ricordiamo protagonista (nella serie originale) di una spietata battaglia contro Spopovich, uno dei tanti sottoposti di Babidy e Majin Bu. Il suo design all’interno di Dragon Ball FighterZ è ispirato proprio a quell’arco narrativo, con tanto di seconda skin selezionabile per offrire i suoi due look sfoggiati in quei capitoli, soprattutto in termini di taglio di capelli (che sia un precedente per lo sviluppo di skin diversificate anche per altri personaggi?). Il suo inserimento nel roster è davvero gradito, vista anche la carenza di protagoniste femminili; non sarebbe davvero interessante se in futuro dovesse mai essere valutato l’arrivo di una Chichi in versione torneo Tenkaichi? Lo stile di combattimento di Videl è veloce e aggressivo, pensato soprattutto per anticipare e sorprendere l’avversario. La sua peculiarità, non possedendo un controllo del Ki molto approfondito, è quella di delegare a Gohan (nei panni di Great Saiyaman) molti dei suoi attacchi, o di chiamarlo in causa nell’esecuzione di super-colpi molto coreografici.
Nelle prossime settimane, i possessori di questo secondo Season Pass potranno impersonare Broly e Gogeta Super Saiyan Blue (sull’onda del successo del nuovissimo film di Dragon Ball Super), ma non prima dell’annuncio di due ulteriori personaggi ancora avvolti dal mistero.