Call of Duty Modern Warfare: tutto quello che c’è da sapere

Call of Duty Modern Warfare

Puntuale come ogni anno, giunge nel periodo autunnale un nuovo capitolo della saga di Call of Duty, immancabile ormai soprattutto per la direzione che ha assunto la serie affidata ai tre consueti sviluppatori: Infinity Ward, Sledgehammer e Treyarch. Il brand, soprattutto in questi ultimi cinque anni, ha visto diversi cambiamenti radicali: da un sistema di movimento tradizionale, si è passato all’implementazione di boost e jetpack per migliorare la verticalità del gameplay, dopodiché si è tornati al movimento classico senza abbandonare quelle novità che hanno condizionato il franchise per qualche anno. A seguire, dopo svariate campagne single-player poco incoraggianti, Treyarch con Call of Duty Black Ops 4, decise di dare un taglio netto e proporre un titolo completamente online, puntando soprattutto all’introduzione della modalità battle royale, ormai in voga grazie ai vari PUBG, Fortnite ed ora Apex Legends. Ma il punto di partenza di ogni capitolo prende il via sempre da un evento di reveal ufficiale. Rispetto agli anni passati, la strategia comunicativa di Activision adottata per Call of Duty Modern Warfare ha assunto un basso profilo, con un trailer di presentazione pubblicato sui canali ufficiali e lo scorrere di informazioni attraverso le varie anteprime e articoli della stampa specializzata (a proposito, cliccate QUI per la nostra anteprima sul gioco). Tutto ciò che sappiamo è arrivato da qualche intervista, botta e risposta su Twitter, leak di massa e infine, la presentazione della nuova modalità Gunfight avvenuta con lo stesso modus operandi della comunicazione. Ieri, la compagnia ha finalmente rivelato al mondo il multigiocatore del nuovo capitolo della serie sviluppato da Infinity Ward, la quale, dopo un Call of Duty Infinite Warfare poco apprezzato, cerca di riscattarsi con quello che è stato definito un soft-reboot della serie Modern Warfare. Prima di avventurarci nelle novità proposte per il multigiocatore del nuovo Call of Duty, vogliamo parlarvi di tutto ciò che c’è da sapere su questa nuova iterazione della saga, attesa per il 25 ottobre su PlayStation 4, Xbox One e PC.

Call of Duty Modern Warfare

Call of Duty Modern Warfare: Ritorna la campagna single-player, ma non sarà affatto tradizionale

Bravo Six, going dark.” Con l’indimenticabile sigaro fumante tra le sue labbra, un ringiovanito Capitano Price ordina ai suoi uomini di agire nell’oscurità. Ed è proprio  questo il tono assunto dalla nuova campagna single-player di Call of Duty Modern Warfare, oscuro. La drammaticità degli eventi infatti sarà la direzione con cui questa volta: Infinity Ward racconterà la guerra moderna in atto in Europa e nell’Asia meridionale. Verrà concesso al giocatore di immergersi in un’esperienza single-player intensa, con una provocazione morale, la quale, a detta degli sviluppatori, renderà la missione “Niente Russo” di Modern Warfare 2 uno scherzo a confronto. Dunque addio alle tanto amate esplosioni e spettacoli pirotecnici a cui la serie negli ultimi anni ci ha abituati, torniamo ad imbracciare le armi con diverse prospettive pronte a narrare un tema scottante come quello della guerra. Infatti, oltre al ritorno del celebre capitano e di alcuni volti noti alla serie non meglio specificati, parte dell’avventura potrà essere vissuta attraverso gli occhi di varie fazioni, come l’operatore di una task force o di un semplice soldato ribelle. Ciò che Infinity Ward ambisce è quello di fornire una storia quanto più realistica possibile, grazie anche a un contesto bellico che tenterà di scuotere il giocatore attraverso delle immagini forti, le quali toccheranno addirittura la sensibilità di quest’ultimo. Ma in tutto ciò, le novità non si fermano solo alla campagna single-player.

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Call of Duty Modern Warfare: Assenza del Season Pass, arriva il tanto desiderato cross-play

Dopo una strategia che seguiva una filosofia “tutto o niente” con i contenuti scaricabili a pagamento di Call of Duty Black Ops 4,  Activision ha voluto cambiare rotta e dire basta al consueto Season Pass. Infatti, con l’assenza di questo biglietto d’accesso a tutti i contenuti scaricabili futuri, la compagnia ha optato per un supporto post-lancio fatto di aggiornamenti gratuiti che introdurranno mappe ed armi all’interno del gioco. Ciò ovviamente spingerà un approccio alle microtransazioni probabilmente più aggressivo seppur, come sottolineato dal team di sviluppo, saranno di natura estetica e non influenti sulle prestazioni del giocatore stesso; non a caso, infatti, tra i preordini delle varie edizioni, digitali incluse, vi è un buon ammontare di COD points come bonus prenotazione. Tali microtransazioni nei capitoli precedenti, permettevano ai giocatori di ottenere armi extra e varianti di quelle base più o meno sbilanciate, le quali in alcuni casi offrivano un pizzico di vantaggio a colui che le impugnava: le proteste da parte dei giocatori non tardarono ad arrivare.

Chi lo avrebbe mai detto che alla fine il cross-play sarebbe giunto nella serie di Call of Duty e, per di più, tra tutte le piattaforme su cui verrà pubblicato il nuovo capitolo? Pochi o nessuno, eppure tale elemento era un sogno per la fan base di vecchia generazione. Annunciato a seguito del primo reveal del gioco, il cross-play vanterà di un matchmaking ben preciso, il quale rileverà la periferica di controllo in utilizzo (pad o mouse e tastiera) e cercherà di abbinare i giocatori secondo essa. Dunque, questo sistema di abbinamento impedirà che chiunque utilizzi mouse e tastiera possa affrontare un giocatore che utilizza un joypad, così da non creare alcun tipo di svantaggio tra i due. Questo lascerebbe intuire che il titolo supporti nativamente mouse e tastiera anche su console, soprattutto su PlayStation 4. Ovviamente, questo sistema di matchmaking potrebbe riscontrare qualche problema nel caso in cui i gruppi di giocatori utilizzano una periferica di controllo mista, ciò potrebbe non garantire un abbinamento ottimale tra i sistemi di input.

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Tornano le serie di uccisioni e le Spec Ops, introdotta la nuova modalità Gunfight!

Call of Duty Modern Warfare non sigla soltanto una nuova – se non ennesima – rivoluzione per il brand, poiché con esso i fan di vecchia data assisteranno al ritorno di tanti elementi nostalgici. Tra questi troviamo le serie di uccisioni – o killstreak – le quali prendono nuovamente il posto delle serie di punti introdotte da Call of Duty Black Ops 2. Come annunciato dal reveal del multigiocatore (di cui affronteremo tra poco il discorso), ritroviamo delle serie di uccisioni classiche e in linea con quella che è stata la trilogia originale, tra questi spicca il ritorno del Juggernaut. Questo passo indietro sulle ricompense per le uccisioni lascia intuire un approccio dove il gioco di squadra potrebbe venir meno, poiché pur di ottenere le ricompense, il giocatore più casual metterà da parte la conquista degli obiettivi e del gioco di squadra. Anche le Spec Ops, le quali escluderanno la modalità zombi, faranno il loro ritorno in questo nuovo capitolo della serie: Activision definisce le operazioni speciali come qualcosa di più sostanzioso rispetto alle iterazioni passate, una serie di missioni strategiche che chiunque potrà giocare insieme ad un amico, indipendentemente dall’abilità del giocatore stesso. Le Spec Ops inoltre saranno collegate alla storia e alcuni dei personaggi coinvolti in essa, avranno una parte in queste missioni cooperative, mentre i progressi e gli equipaggiamenti saranno condivisi con il multigiocatore.

Con la nuova modalità Gunfight abbiamo finalmente potuto vedere in azione il gameplay del nuovo Call of Duty. Tale modalità vede due coppie di giocatori affrontarsi in mappe di medio-piccole dimensioni, dove l’azione si intensifica grazie ad un approccio allo scontro a fuoco con gli avversari immediato: tempo di spawnare ed è subito il momento di premere il grilletto. In Gunfight il rientro è disabilitato, dunque, come nel classico Cerca e Distruggi, i giocatori sconfitti rientreranno nel round successivo. Cosa dire invece del Gunplay? Quello che abbiamo potuto vedere sinora mostra come Infinity Ward abbia adottato un approccio più tattico e realistico ma meno arcade, tant’è che il paragone con Tom Clancy’s Rainbow Six Siege salta subito fuori. Questo è dovuto ad un feedback delle armi – sempre da quanto abbiamo potuto vedere – che rimarca maggiormente l’animazione del rinculo, dando una sensazione più realistica del peso dell’arma eliminando così, quella staticità inverosimile che intaccava l’immersione nel gameplay dei precedenti capitoli. Finalmente anche l’animazione del movimento è stata resa più realistica, durante la corsa invece il soldato terrà l’arma alzata con una singola mano e mentre si è in modalità mirino, sarà possibile ricaricare senza dover staccare la mira.

Rivelato finalmente il multigiocatore! Ecco tutte le novità della nuova esperienza online di Call of Duty

Sulle note di “Enter Sandman” dei Metallica, Infinity Ward ha presentato l’esplosivo trailer dedicato al multigiocatore di Call of Duty Modern Warfare. Parte dei leak emersi in passato sono stati confermati: torna ufficialmente la Nucleare, ottenibile molto probabilmente con una serie di 25 uccisioni di fila, insieme alla presenza di veicoli pilotabili ed ottenibili come serie d’uccisioni tra cui un vero e proprio carro armato. Tornano anche le armi classiche della serie confermando così i rumors delle ultime settimane, i veterani potranno rimettere mano sulla celebre Desert Eagle, 44. Magnum, Javelin, M4A1 e AK-47 tra le armi presentate durante il reveal. Per quanto riguarda la creazione delle classi, si torna al classico sistema, con una personalizzazione delle armi estremamente dettagliata grazie alla miriade di accessori presenti, tra cui ovviamente, un nostalgico lanciagranate da sotto canna. Ogni arma, dalla sua versione base, potrà essere letteralmente costruita. Confermati anche i leak che riguardavano le specialità, con la presenza di sciacallo, fantasma e molto altro ancora.

Le mappe hanno ricevuto finalmente un nuovo design, con elementi ricostruiti grazie alla tecnica della fotogrammetria, la quale prevede la scannerizzazione 3D di un oggetto scelto; sarà possibile impersonare un soldato donna, così da venire in contro anche alle videogiocatrici appassionate della serie. Le novità del multigiocatore si concentrano soprattutto sulle modalità di gioco disponibili: oltre alla già presentata Gunfight, e quelle tradizionali da dodici giocatori, Infinity Ward ha voluto spingersi oltre rispetto ai colleghi di Treyarch e per l’occasione ha annunciato l’introduzione di modalità su larga scala, con numeri che toccano da venti a quaranta giocatori per partita, avvicinandosi sensibilmente all’impostazione fortemente marcata nella serie di Battlefield: soprattutto con Guerra Terrestre, la partita raggiungerà un totale di cento giocatori partecipanti dove si affronteranno in una modalità incentrata sulla conquista delle bandiere. All’avvio della partita, i soldati entreranno nella mappa in elicottero o a bordo di un furgone, mentre il conto alla rovescia è stato sensibilmente ridotto. Anche il gameplay, come abbiamo potuto vedere prima, ha assunto un’impostazione più tattica, dove conquistare dei punti di vantaggio della mappa aiuterà sensibilmente la squadra a raggiungere la vittoria; nelle mappe buie sarà possibile utilizzare il visore notturno il quale avrà una visuale più pulita rispetto a quello introdotto nel primo Modern Warfare. Grazie al nuovo engine, i proiettili di un’arma dall’elevata potenza di fuoco, cecchino soprattutto, potranno perforare le superfici e causare danni, soprattutto dei veicoli corazzati. Inoltre, è stata annunciata una open beta adibita al cross-play dal 21 al 23 settembre tra tutte le piattaforme, mentre per coloro che preordineranno Call of Duty Modern Warfare, sarà disponibile in early access il 19 e il 20 settembre. Confermata ancora una volta l’esclusiva temporale su PlayStation 4, infatti la beta in accesso anticipato sulla console ammiraglia di Sony avrà luogo dal 12 al 23 settembre per tutti coloro che effettueranno il preordine, mentre entrerà in una fase open beta, sempre sulla medesima piattaforma dal 14 al 16 settembre.

Sarà veramente il miglior Call of Duty di sempre?

Tanti sono gli elementi che vanno in favore di questo Call of  Duty Modern Warfare. A partire da una campagna single-player che non vuole farsi influenzare dai movimenti sociali, i quali, puntuali, agiscono in nome di una causa senza preoccuparsi del punto di vista del creativo. Con dei toni più oscuri e un realismo bellico degno di nota, sicuramente la campagna giocatore singolo non deluderà le aspettative, soprattutto se a coprirci le spalle c’è l’infallibile Capitano Price. Anche le premesse sul supporto post-lancio sono di buon auspicio: niente Season Pass in cambio dei contenuti gratuiti, il quale incentiverà presenza delle microtransazioni estetiche. Il gameplay porta finalmente una ventata d’aria fresca al franchise monumentale di Activision, questo merito soprattutto del nuovo engine utilizzato durante lo sviluppo: animazioni più realistiche, un gunplay meno arcade ed un comparto grafico da togliere il fiato, seguito da miglioramenti tecnici come il revamp dei proiettili e degli annessi “wall bang”. Il multigiocatore si prende la sua bella fetta di attenzione introducendo tantissime novità nelle modalità di gioco e nel sistema di personalizzazione delle classi: addio ai punti che imponevano un limite nella creazione del proprio equipaggiamento. Ora, grazie alla massiccia presenza di accessori, sarà possibile costruire la propria arma secondo le nostre esigenze, senza dover necessariamente rinunciare alle specialità da inserire negli appositi slot. Il ritorno della “Nuke” sigla il ritorno definitivo della serie Modern Warfare, con serie di uccisioni variegate e innovative per la serie – tra cui mezzi blindati come un tank – , insieme alle armi classiche a cui eravamo una volta affezionati. Infine, le modalità di gioco su larga scala la cui impostazione si avvicina di parecchio a quella dello sparatutto targato Electronic Arts e DICE. Stranamente però, durante tutte le sequenze di gameplay, non abbiamo visto alcun giocatore effettuare alcun tipo di salto, dunque per esclusione, crediamo che tale sistema non sia stato inserito in nome di un maggiore realismo, una scelta che sicuramente penalizzerà parecchi giocatori, così in egual modo anche l’assenza della modalità zombie, sacrificata in nome di una proposta quanto più realistica possibile.

Dopo svariati capitoli da dimenticare, la serie di Call of Duty sembra essere ritornata sulla giusta rotta, con tante novità con cui solleticare il palato di un appassionato ormai rimasto deluso. Con il cross-play, contenuti gratuiti, un multigiocatore promettente e infine, una campagna single-player che vuole osare di più, abbiamo finalmente tutti gli elementi per attendere con trepidazione un nuovo capitolo dello sparatutto di Activision.

Matteo è un grande appassionato di videogiochi, manga ed anime. Come videogiocatore nasce sul Nintendo 64, Il suo primo videogioco? Super Mario 64. Col passare del tempo si è unito alla famiglia delle console di casa Sony e adora in particolare i videogiochi di produzione giapponese, ma grazie anche al suo spirito di cacciatore di trofei, prova interesse in ogni sfaccettatura del videogioco.