Cyberpunk 2077: il titolo porterà animazioni facciali avanzate

Manca meno di un mese ormai all’uscita di uno dei titoli più attesi dell’anno (se non il più atteso). Parliamo ovviamente dell’ultima fatica dei ragazzi di CD Projekt RED, Cyberpunk 2077, il quale si mostra come una delle opere più di spessore di questa fine generazione. Ovviamente, il gioco mira a rendere immersiva l’esperienza del giocatore e, questo, comporta una mole di fattori tra cui le animazioni facciali.

Proprio su questo punto, il team polacco ha già precedentemente lavorato molto (guardasi The Witcher 3). Ora, Mateusz Poplawski, Lead Character Technical Director, ha riferito che uno dei grandi obiettivi della loro ultima opera è proprio quella di migliorare ulteriormente le animazioni dei personaggi, dai più importanti ai passanti per strada. Sfida estrema, quella annunciata dallo studio stesso; voler fare un lip-sync perfetto per tutte le lingue della localizzazione.

Nel video che potete vedere in calce, vengono mostrati alcuni esempi creati in collaborazione con JALI, un software procedurale e altamente personalizzabile appositamente creato per le animazioni facciali. Questa tecnologia è quella che viene attualmente utilizzata nel titolo RPG della CD Projekt. Vi consigliamo di dargli un’occhiata, i risultati sono davvero fuori dal comune, ben riprendendo non solo i movimenti delle labbra, ma anche degli occhi, le rughe facciali, le sopracciglia e altro ancora.
Avete visto il nostro recap dell’ultimo episodio del Night City Wire incentrato sui veicoli di Cyberpunk 2077? In caso, potrete trovarlo a questo link.

All'età di sei anni, Fabio ha potuto mettere le mani su quella che sarebbe diventata, in estremamente poco tempo, la sua passione più grande: il videogioco. Dalla prima Playstation, vagando tra le terre simil-burtoniane di MediEvil fino a Crash Bandicoot e Tombi arriva, nel suo percorso di videogiocatore, a farsi appassionare da una moltitudine di generi e a crescere con loro, facendoli diventare parte integrante della sua vita e riconoscendo nel videogame una nuova forma di pura arte, oltre che di intrattenimento. Da quel momento, i suoi interessi mettono radici anche altrove, arrivando alla Settima Arte e alla musica, il gioco di ruolo e la lettura e tutto ciò che permette di sentire e immaginare mondi che ci sembrano, o sono effettivamente, lontani dalle nostre realtà.