Cyberpunk 2077: ecco i “migliori” bug che abbiamo trovato!

Cyberpunk 2077

Anche stavolta parleremo di Cyberpunk 2077. Siete pronti? Noi nemmeno, proprio per questo motivo oggi vorremmo raccontarvi, con fare più scherzoso e rilassato del solito, ciò che abbiamo trovato durante le nostre belle ore spese a giocarlo. E no, non stiamo parlando delle Doll per strada con cui poter passare la notte (quelli che poi sarebbero solo 20 secondi di clip un po’ hard); o delle belle auto da poter rubare una volta aumentati i Punti Attributo; oppure ancora dei fantastici momenti dove non avevamo nulla da fare e passavamo il tempo a bazzicare per strada in cerca del “Ramen più buono” come cita V stesso/a. No, oggi parleremo di un dettaglio che di solito ci fa sorridere o che ci fa impazzire ancora di più rispetto a come abbiamo vissuto questa incombenza che grava sulle spalle del povero titolo di CD Projekt RED.

Sì, avete capito bene, parleremo dei bug. Quei bellissimi o osceni, dipende dal tipo, intramezzi in cui una linea di codice poco chiara o scritta con significato variabile, porta alla distruzione di quello stato mentale e d’animo che ricerchiamo e bramiamo all’interno dei videogiochi: l’immersività. Ebbene sì, è già difficile immergersi in un titolo utilizzando uno schermo e un controller/tastiera, già lì ci estraniamo un poco dalle vicende che accadono ai personaggi; ma se poi aggiungiamo anche qualcosa di completamente assurdo che può capitare durante una partita… beh, ecco che il sottile filo che collegava la nostra coscienza al mondo di gioco si spezza violentemente. Ora, bando alle ciance, è arrivato il momento di iniziare a parlarvi un po’ di questi bug… siete pronti? Ah, ovviamente ci saranno spoiler, continuate solo se ne siete certi. Buona lettura!

Cyberpunk 2077: Ehm… che succede amico?

Ci verrà in mente l’iconica frase di Bugs Bunny quando, quasi a fine prologo, il nostro povero compagno Jackie sta per morire. Dopo un’intensa sparatoria e una fuga in auto da vero e proprio film degli anni ‘80 un po’ troppo sci-fi, ci troveremo a dover parlare con lui per l’ultima volta. Il momento sarà straziante, in fin dei conti Jackie è il nostro unico vero amico. Una persona buona e dolce che voleva solo aspirare ad una vita migliore, senza più violenza o crimini, da vera leggenda insomma. Un filmato che quindi, potrebbe anche strapparvi un amaro sorriso o persino qualche lacrima… se non fosse per un problema.

C’è un bug parecchio frequente in questa sezione di dialogo che disturba gli ultimi respiri di Jackie. Lui, in fin di vita, si toglierà il Relic e ve lo porgerà… oppure potrebbe porgervi la sua pistola. Che cosa? Sì, avete capito bene. L’arma si infilerà nella sua testa e resterà lì finché lui non si toglierà la pennetta dalla nuca, passandovi lo shard e il revolver. Uno dei momenti più toccanti di Cyberpunk 2077 distrutto da un bug che, come già detto, è parecchio frequente. Un vero peccato. Addio Jackie, noi proseguiremo a parlare di altri bug, tu riposa in pace amico.

Cyberpunk 2077: i problemi di calvizie di V

In buona memoria di Jackie proseguiamo in questo viaggio parlandovi di un altro bug che ci ha abbastanza destabilizzato durante la nostra permanenza a Night City. Stiamo parlando di V stavolta e del suo problema di calvizie momentanee. L’alopecia androgenetica che affligge il nostro povero alter ego non è perenne ma sicuramente da curare, magari facendoci aiutare da un buon Bisturi di fiducia. Forse Viktor è l’unico a poterci salvare. Non provateci, non funziona, abbiamo già tentato. Il nostro chirurgo di fiducia non può aiutarci quando si tratta di linee di codice, lui è dentro al gioco non davanti a programmarlo.

Scherzi a parte, anche questo piccolo problemino è tanto frequente quanto fastidioso, soprattutto in determinate occasioni. Siete in casa e volete rifrescarvi il viso davanti allo specchio. Andate quindi in bagno e guardate il vostro riflesso e… no quello non è il V che avevate scelto. È pelato e delle volte non indossa nemmeno i vestiti. È un problema? Sì, se siete nella camera di un motel con una Doll che vi sta aspettando sul letto, lo è. Anche quando prendete una moto e scegliete la visuale in terza persona potrebbe capitarvi, forse solo per qualche secondo o per tutta la corsa. Ma abbiamo notato che questo bug capita più di rado se non indossiamo un determinato tipo di accessorio. Se infatti non avete una bandana equipaggiata, sarà più difficile trovare V senza capelli, ma può capitare comunque.

Cyberpunk 2077

Una Supercar… troppo intelligente

Volevate le auto cyberpunk? Volevate anche le moto, gli elicotteri, i carrarmati e i camion? Forse tutti no, ma li abbiamo ricevuti. Dobbiamo ammettere che in quanto a lore dietro ogni azienda automobilistica nell’universo di Cyberpunk 2077, c’è stato parecchio lavoro e studio per amalgamare bene così tante realtà. Si parla di politica e cultura legate alla sfera della produzione nazionale, quindi non è roba da poco. E in questo caso a livello di design, storia e differenziazione, CD Projekt RED si è superata. Hanno davvero alzato l’asticella delle aspettative che potremmo volere in un titolo fantascientifico nel prossimo futuro. E a noi sta bene così. Le vetture sono tutte bellissime e ognuna è unica a modo suo. Quindi perché ci troviamo a parlare di qualcosa che all’apparenza sembra perfetto? Perché i bug intaccano anche questa parte e bisogna discuterne.

Uno degli elementi più interessanti di Cyberpunk 2077 è sicuramente l’interfaccia. L’HUD è stata studiata a fondo per essere così minimale, semplice ma anche efficace ed efficiente. C’è tutto, non manca nulla davanti ai nostri occhi e, qualsiasi cosa può servire è a portata di mano. Chiamate, mail, armi, stato di salute e piccoli disclaimer quando stiamo subendo danni o ci sono altri problemi con i nostri chip neuronali. Cosa manca? Ah già, c’è anche la possibilità di chiamare l’auto. Dovete sapere che in questo universo l’IA e la tecnologia in generale si sono evolute fino a raggiungere livelli inimmaginabili. Quindi, anche le vetture dispongono di una propria intelligenza artificiale che sa come trovarvi e, se chiamata, fa arrivare la macchina ovunque voi siate. Comodo no? Diciamo che è la variante del classico fischio per richiamare il cavallo in un classico GDR. Solo che qui ha più senso e l’animale non sbuca dal nulla.

Il problema del bug in questione affligge proprio l’IA a cui forse stiamo abbastanza antipatici. Vi starete chiedendo perché? Beh, è semplice. Una volta chiamata, invece di raggiungere la nostra posizione, vedremo sulla minimappa che la nostra auto/moto si sta pian piano allontanando da noi. Ma non finisce qui. Dato che riusciamo a trovarla sulla mappa vuol dire che è vicina, perciò non potremo nemmeno provare a richiamarla per farla tornare indietro. Semplicemente vi aspetterà lì, a 40/50 metri da voi. Iniziate a camminare o rubate un mezzo più vicino a voi…

Potremmo andare avanti per ore, ma abbiamo sviscerato quelli che secondo noi sono i migliori bug. Per chi non ne avesse trovato nessuno beh, siete stati più che fortunati. Questi sono i maggiori che capitano almeno una volta nella vita. Ce n’è uno anche quando parlate con Takemura Goro in un Diner, ad esempio. In questo caso una persona apparirà dal nulla dietro il nostro interlocutore e poi uscirà dal locale trascinandosi senza camminare, come se fluttuasse nel nulla. Per quanto concerne le auto invece c’è la possibilità che la vostra moto arrivi dal cielo oppure, se ancora non lo avete fatto, vi consigliamo di bazzicare per la discarica. Con la moto sarà come fare una gara da cross perché il veicolo rimbalzerà a gravità zero sui vari cumuli di immondizia.

Restate sintonizzati per scoprire altri bug o glitch presenti in Cyberpunk 2077. Nelle prossime settimane potrebbero arrivarne altri! Vi consigliamo la lettura della nostra recensione e di un altro editoriale che concerne il lancio disastroso su console. Intanto, vi auguriamo una buona permanenza in Night City e che la forza di Johnny Silverhand sia con voi!

Nata con in casa una PS1 ed una stanza con pareti ricche di personaggi disegnati dal padre, si innamora ben presto dei videogiochi e dei manga. Dal primo titolo giocato, Paperino: Operazione Papero, fino ad arrivare a Death Stranding, vive ogni avventura come se fosse la propria, amando e studiando ogni personaggio che le si pari davanti. Le due opere che le sono più rimaste più nel cuore sono: Bioshock Infinite e The Last of Us. Appassionata di grafica, fumetti e storytelling, nel tempo libero scrive, disegna, gioca e soprattutto immagina. Incurabile sognatrice dal 1999.