Non è raro che gli anime subiscano una certa dose, più o meno invasiva, di censura in tutti i paesi fuori dal Giappone. Spesso infatti la sensibilità a determinati tipi di argomenti e di immagini è diversa col variare della cultura e per questo motivo le serie nipponiche subiscono dei notevoli rimaneggiamenti prima di arrivare sugli schermi occidentali.
Ma nel caso della Russia sembra che si sia preferito intervanire radicalmente e vietare direttamente la trasmissione di alcune serie anime poiché giudicate “pericolose” per i bambini a causa dei loro contenuti. Con questa motivazione un tribunale di San Pietroburgo ha dato il via al ban televisivo di serie come Tokyo Ghoul, Terror in Tokyo, Inuyashiki, Elfen Lied, Death Note, Interspecies Review e soprattutto, Naruto.
Non si tratterebbe certo del primo provvedimento restrittivo emanato contro gli anime: sotto la lente d’ingrandimento in passato sono già finite opere come L’attacco dei giganti, Hetalia e addirittura Pokemon. Ma è probabile che gli otaku russi non dovranno disperarsi più di tanto. Secondo quanto riportato dalla stampa locale infatti, sembra che la sentenza non sia stata pubblicata nella sua interezza, e che manchi ogni riferimento al tipo di estensione del ban. Secondo i più informati infatti, la corte si sarebbe limitata a oscurare alcuni domini internet che trasmettevano le serie, e questo ridurrebbe notevolmente la portata del provvedimento.
Ad ogni modo per capire cosa sarà di queste serie bisognerà attendere la pubblicazione della sentenza, che potrebbe contenere provvedimenti più stringenti. Vi terremo aggiornati!