Demon Slayer: un fan denunciato per pirateria

Demon Slayer

L’enorme successo di Demon Slayer non sembra conoscere confini, con l’opera di Koyoharu Gotoge che, sia nella sua versione cartacea che in quella animata, ha passato il 2020 e i primi mesi di questo 2021 ad abbattere record, tanto da aggiudicarsi anche l’Oscar giapponese come miglior film animato.

Alcuni fan però stanno cercando di utilizzare questo successo a proprio vantaggio, registrando e diffondendo in rete parti dell’attesissimo film Demon Slayer Mugen Train, che in patria ha sbancato al botteghino, ma nel resto del mondo deve ancora conoscere la ribalta cinematografica. E proprio uno di questi fan, un uomo di 53 anni residente nella prefettura di Chiba, è finito nei guai per queste sue azioni di pirateria.

L’uomo è stato infatti fermato durante la proiezione del film al cinema con l’accusa di averne registrato una parte consistente (circa mezz’ora) con il suo smartphone, violando così la legislazione giapponese sul copyright, recentemente fattasi più stringente.

A chiamare le forze dell’ordine è stato un altro spettatore, ma l’accusato si è difeso affermando di aver visto il film già una prima volta e sostenendo che stava soltanto registrando le scene più intense e belle per potersele poi godere anche a casa, senza avere la minima intenzione di caricarl su internet.

La questione della pirateria e della registrazione illegale di film in Giappone è tornata d’attualità con l’uscita di Evangelion 3.0+1.0 Thrice Upon a Time, l’ultimo film della tetralogia di Hideaki Anno, con il quale il fenomeno si è dimostrato tanto consistente da spingere lo studio d’animazione Khara a minacciare serie azioni legali e a ricordare che in Giappone la pena prevista per la registrazione illegale di materiale protetto dal diritto d’autore può arrivare fino a dieci anni di carcere e a una multa di 10 milioni di yen.

Anche la serie di Kohei Horikoshi, My Hero Academia, ha voluto recentemente prestare la propria notorietà a una campagna volta a contrastare proprio questi fenomeni illegali.

La questione ha però radici ben più profonde, che risalgono anche a 10 anni fa, con episodi avvenuti durante la proiezione di titoli come Space Battleship Yamato Resurrection (2010), Mobile Suit Gundam 00 the Movie: a Wakening of the Trailblazer (2011) e Magical Girl Lyrical Nanoha the Movie 2nd A’s (2012).